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Oasport: Nuoto paralimpico: Super-Italia a Berlino! Morlacchi, medaglie e record
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Sci alpino, Mondiali. L’Austria maschile, ancora a zero vittorie, teme lo spettro del 1987, ma spera nel precedente del 1992

La cancellazione della discesa libera di Garmisch-Partenkirchen ha, tra le sue conseguenze, quella di vedere l’Austria dello sci alpino maschile arrivare ai Mondiali di Saalbach senza aver vinto alcuna gara. Nella stagione corrente si sono infatti disputate 25 competizioni e gli sciatori rot-weiß-rot non hanno mai primeggiato.

Non sono mancati i risultati di rilievo. Quattro uomini diversi – al secolo Patrick Feurstein, Vincent Kriechmayr,  Raphael Haaser e Manuel Feller – hanno collezionato complessivamente cinque piazze d’onore. Inoltre Lukas Feurstein, Stefan Brennsteiner e Fabio Gstrein si sono tutti attesati sul gradino più basso del podio. Insomma, ben sette austriaci si sono classificati nelle prime tre posizioni. Però sempre da “piazzati”, mai da vincenti.

Fa caldo, in Austria. Non dal punto di vista meteorologico, bensì concettuale. Arrivare a una manifestazione iridata di casa senza alcuna affermazione aumenterà inevitabilmente la pressione sull’intero movimento, che in passato ha raramente vissuto una situazione del genere. Nessun successo nelle prime 25 gare dell’inverno, si è detto. Quante volte è capitato nella storia della Coppa del Mondo? Solo due.

La prima fu nel famigerato 1986-87, l’annus horribilis degli uomini austriaci, l’unica stagione in cui non vinsero mai, neppure in occasione del grande appuntamento. Anche allora, come oggi, vennero conseguiti tanti secondi posti. La manifestazione iridata si risolse poi con il magro bottino di un argento e un bronzo, firmati da Günther Mader. Dopodiché, anche la parte finale dell’annata fu deficitaria.

Lo “zero su venticinque” si propose anche nel 1991-92. Tuttavia, quando vennero messe in palio le medaglie (in quel caso olimpiche) la luce aurea di Patrick Ortlieb vaporizzò tenebre e spettri, poiché il velocista proveniente dal Voralberg trionfò a sorpresa in una discesa libera che nessuno riteneva affine alle sue caratteristiche. Successivamente, a marzo, un’affermazione del coriaceo Günther Mader evitò anche di andare “in bianco” in Coppa del Mondo.

Ricapitolando, questo Mondiale di Saalbach 2025 comincia con presupposti gravosi per l’Austria maschile. Qualsiasi medaglia d’oro non rappresenterebbe semplicemente un’apoteosi, bensì anche (e soprattutto) un sollievo per una superpotenza in affanno, soprattutto nel confronto diretto con la rivale di sempre, quella Svizzera vicina di casa che sta mietendo affermazioni a raffica, non solo con il fuoriclasse Marco Odermatt…




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