Monaco sbotta: “Se Sinner deve andare ogni volta al Quirinale…Ormai dobbiamo capire una cosa”
Sono state giornate di polemiche dopo la vittoria di Jannik Sinner agli Australian Open 2025. Il n.1 del mondo, trionfatore per la seconda volta consecutiva a Melbourne, ha deciso di non prendere parte all’incontro che c’è stato il 29 gennaio al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un’occasione nella quale il capo dello Stato ha ricevuto le squadre italiane di Coppa Davis e di BJK Cup che si sono imposte nelle massime competizioni a squadre di tennis (uomini e donne) nel 2024.
Una defezione che ha fatto storcere il naso a una percentuale di opinione pubblica, con Sinner che si è giustificato con un certificato medico, venendo poi immortalato in foto sui social alcuni giorni dopo a sciare a Plan de Corones, lì dove risiedono i suoi genitori. A dire la sua in merito è stato Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, nell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport.
“Siamo un popolo meraviglioso, unici in questo. Non siamo abituati ad avere un fenomeno internazionale ed è questo il focus che manca a qualche intellettualoide o giornalista. Questa volta è totalmente pretestuosa la polemica, perché lui fa la finale domenica e si doveva fermare a Melbourne lunedì per tutto il giorno. Viaggia nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 gennaio, ma di cosa stiamo parlando? Se poi questo ogni volta che vince deve andare al Quirinale o da un’altra parte…“, ha dichiarato Monaco.
“L’unico appunto che mi viene da fare, come alle Olimpiadi di Parigi, è la motivazione medica che stona un pochino. Poteva dire di non farcela, visto quanto ho sostenuto fisicamente e mentalmente in Australia. Nessuno si sarebbe offeso. In questo modo ha lasciato spazio ai suoi compagni, perché ci fosse stato lui avrebbe tolto anche la scena. Del resto, nessuno dei giocatori italiani ha avuto da eccepire. Lo fanno invece Gramellini o chi per lui…“, ha aggiunto il commentatore tecnico di Eurosport, in riferimento alle considerazioni del giornalista del Corriere della Sera sulla vicenda.
“Comprendo poi che quando è un fatto eccezionale sia doveroso organizzare un incontro al Quirinale, ma quando diventa prassi o quasi…Dobbiamo capire che questo è un campione di tutti, con uno spessore e una mentalità internazionali, che non significa che non sia fiero di essere italiano, perché anche questo ho letto…Sinceramente, parlare di queste cose dopo che ha vinto lo Slam mi ha fatto cadere le braccia. Allora, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti che erano a Linz e, avendo perso il giorno prima, avrebbero avuto il tempo materiale per essere presenti? Per cui, era anche non vero che mancasse solo Sinner. Incastrare queste cerimonie è complesso. Francamente, sapendo che è uno che va in fondo ai Major, pensare che lui dovesse essere mercoledì 29, tornando il giorno prima…Ennesimo non caso“, la chiusura di Monaco.