Basket femminile: Italia, con la Cechia per chiudere il girone di qualificazione agli Europei
Ultima sfida del girone di qualificazione agli Europei, sui generis per l’accesso automatico dei 4 Paesi ospitanti, in casa Italia. La Nazionale femminile guidata da coach Andrea Capobianco volge il proprio sguardo verso Brno, dove affronterà la Cechia alle 16:00 di domenica. Un confronto, questo, dalle lunghissime radici di tradizione nel passato.
Prima di tutto, non si può non rimarcare come Brno, dopo trent’anni, non sia proprio qualcosa di casuale in chiave azzurra. Qui, infatti, l’Italia ottenne il più grande risultato della sua storia in termini di dopoguerra: la finale europea, al termine di una cavalcata che si fermò soltanto contro l’Ucraina. Stavolta l’arena non è la stessa: al tempo era l’Hala Rondo, mentre stavolta è l’Hala Vodova, già sede di alcuni incontri dei Mondiali femminili del 2010.
Da quando la Cechia è Paese a sé stante, vale a dire dal 1993, c’è parecchio equilibrio in termini di precedenti: 8-7 a sfavore dell’Italia, ma sono infinitamente di più le sfide che si sono avute con quell’entità unitaria che era la Cecoslovacchia, dal 1950 al 1992. Ci furono 30 sconfitte in fila prima di riuscire a battere quella che era una potenza del basket europeo e non solo, nel 1975 a Messina. In quel caso il totale è di 9-48 (non comprendendo una sfida con la Cecoslovacchia B).
Le ceche, in questo raggruppamento, hanno fatto considerevole fatica, vincendo la prima gara soltanto tre giorni fa contro la Grecia. ironia della sorte, proprio questa partita si è tradotta in un autentico regalo alle azzurre, che per questo si sono viste di fatto regalare la chance di conquistare il girone già contro la Germania. Detto, fatto.
Pochi cambiamenti per Capobianco: il roster sarà quasi lo stesso di Faenza, con però l’esordio previsto per Carlotta Zanardi. Il tutto per una sfida che, comunque, di profili interessanti ne presenta diversi, soprattutto perché la Cechia, al di là dell’1-4 nel girone, non è squadra che possa definirsi di poco conto.
In particolare, al di là di Julia Reisingerova che abbiamo imparato a conoscere quando è transitata da Schio, vale rimarcare il blocco dell’USK Praga (Vyoralova-Vorackova-Sipova), uno dei tre che fondamentalmente compongono la squadra assieme a quelli di Zabiny Brno (Hamzova-Zeithammerova-Cechova) e Tany Bruno (Sotolova-Malikova-Kopecka). Da tenere d’occhio anche Holesinska, tra i principali nomi in chiave offensiva dell’Hozono Global Jairis già affrontato da Sassari in EuroCup. In generale, c’è del buon equilibrio tra i reparti, anche se al di là di Reisingerova forse manca un nome che possa elevarsi sopra gli altri. Un concetto che, però, la coach Romana Ptackova non vuole molto sentire, anche perché dove mancano le singole si fa forza il gruppo, come due anni fa l’Italia, agli Europei, ha scoperto a proprie spese.
Va rimarcato come, sebbene una vittoria non cambi nulla per l’Italia a livello di girone, può invece compiere molto per ranking mondiale e potenziale cambiamento di urne e teste di serie nel sorteggio. Un tema che sarà importante nell’approdo verso il girone del PalaDozza di Bologna. Ecco perché Capobianco non fa fatica a predicare un solo mantra: mai abbassare la guardia, e soprattutto costruirsi la giusta mentalità in vista di ciò che davvero conterà.