Biathlon, Mondiali Lenzerheide 2025. Le ‘Mission: (im)possible’ dell’Italia del biathlon, puntata due. La medaglia nella sprint femminile
Se il biathlon italiano fosse l’Impossible Mission Force – l’immaginaria branca della Cia guidata dall’agente Jim Phelps (Peter Graves) nella splendida serie televisiva degli anni ’60-’70, poi rilanciata con successo negli anni ’90 dai lungometraggi interpretati da Tom Cruise nel ruolo di Ethan Hunt – dovrebbe realizzare tre compiti sinora proibiti nel corso della manifestazione iridata di Lenzerheide 2025.
Ieri si è detto della ricerca della medaglia d’oro nelle prove miste, mentre oggi è doveroso aprire una finestra sulla sprint femminile, format dove incredibilmente manca ancora il pendaglio metallico tout-court! Se guardiamo al settore “rosa”, l’Italia ha ottenuto 15 podi iridati, divisi fra individuali (5), mass start (4), inseguimenti (3) e staffette (3). Dunque, almeno 3 medaglie (con quantomeno 1 oro!) in qualsiasi competizione… Tranne la sprint!
Come se non bastasse, la gara su due poligoni è diventata una sorta di supplizio di Tantalo per le biathlete tricolore. I piazzamenti di prestigio non sono mancati, poiché quarti, quinti e sesti posti si assommano in serie. L’apoteosi della crudeltà, in tal senso, è stata Hochfilzen 2017. Otto anni orsono, Lisa Vittozzi e Federica Sanfilippo conclusero quarta e quinta, rispettivamente a 0”2 e 6”8 dal bronzo! Una vera e propria beffa agonistica.
Alla luce del fatto di aver centrato medaglie a raffica in tutti gli altri format, è evidente come prima o poi anche la sprint dovrà per forza di cose concedere una soddisfazione alle azzurre! Accadrà venerdì 14 febbraio 2025 a Lenzerheide? Difficile. Indubbiamente, l’edizione dei Mondiali in arrivo è quella a cui l’Italia femminile si approccia con le credenziali più deboli nell’ultimo decennio abbondante.
Però la vita è imprevedibile, lo sport anche e il biathlon ne è una rappresentazione estrema. “Mission: Impossible?” non esiste il termine “impossibile” in questa disciplina! Suvvia, solo nell’ultimo decennio si sono fregiati di un pendaglio metallico nella sprint iridata nomi inattesi, alcuni dei quali decisamente improbabili. Assenze di peso a parte, dare le azzurre per spacciate a priori sarebbe un delitto. Chissà che l’incantesimo non venga spezzato proprio quando meno ce lo si aspetta…