Sofia Goggia: “Più rammarico per il superG che per la discesa, mi serviva un miracolo. C’è un motivo…”
Zero medaglie mondiali. Il computo di Sofia Goggia è questo nella rassegna iridata a Saalbach (Austria), allo stato attuale delle cose. La campionesse bergamasca avrebbe sperato in un riscontro chiaramente diverso nelle prove di velocità che l’hanno vista protagonista. Il quinto posto del superG e il 16° della discesa lasciano tanto amaro in bocca, specialmente per il riscontro della prima gara.
Ne ha parlato Sofia, sui propri canali social, facendo una specie di bilancio: “Siamo ai Mondiali e chiaramente in questo caso contano solo le medaglie. Io in velocità, come sapete, non ne ho vinta neanche una. Ho più rammarico per il superG, che per la discesa. Nel supergigante ho sciato forte e direzionando male l’ultimo salto ho fatto una traiettoria molto larga che mi ha precluso la medaglia. Inoltre, alla fine del superG, sapevo che avrei avuto più chance in questa specialità che nella discesa“, ha ammesso Goggia.
“La discesa è stata molto difficile da costruire. In tutte le prove, c’era sempre qualcosa che mi mancava, è stata una costruzione molto macchinosa. Chiaramente, il volo nell’ultima prova non ha contribuito a darmi buone sensazioni. Certo, potevo sciare tanto tanto meglio, però, avrei avuto bisogno di un miracolo, su una pista del genere e per quelle che sono le mie condizioni attuali“, ha spiegato la sciatrice azzurra.
“Sono sempre stata un’atleta che ha accampato scuse però ogni tanto penso anche di pagare lo scotto di aver messo gli sci a novembre ed essermi preparata solo su una pista e su una sola tipologia di neve per 20 giorni. È normale che ogni tanto manchino dei pezzettini, ma cerchiamo di essere più sul pezzo possibile per mettere insieme tutto al meglio. Farò il gigante domani, con molta serenità e tranquillità“, ha concluso la campionessa nostrana.
Domani, infatti, la vedremo protagonista nella gara tra le porte larghe, in una stagione in cui si è riproposta nella specialità con risultati importanti, come il quinto posto in Coppa del Mondo a Kranjska Gora (Slovenia). Vedremo poi il riscontro finale, ricordando l’assenza dell’americana Mikaela Shiffrin e il ruolo di favorita di Federica Brignone (argento in superG).