IL MONDO È TUO! Federica Brignone oro di classe in gigante: epica vittoria, Robinson si inchina
Federica sei d’oro! Dopo una carriera straordinaria Federica Brignone è finalmente campionessa del mondo di gigante. Un trionfo arrivato sulle nevi di Saalbach, infliggendo distacchi abissali a tutte le avversarie, facendo segnare il miglior tempo sia nella prima sia nella seconda manche. Una vittoria che resterà per sempre nella storia dello sci e dello sport italiano. Un capolavoro di testa e di tecnica, gestendo la pressione dell’essere al comando a metà gara ed anche dopo, quando Robinson piazza una manche fenomenale. Federica è fenomenale, riuscendo a fare ancora meglio della neozelandese, con una seconda parte di manche epica.
Non è il primo titolo iridato della carriera per Brignone, che aveva già vinto un oro in combinata nella passata edizione in Francia, ma è sicuramente quello più atteso, più importante, perché arrivato nella sua disciplina, nel suo gigante. Prima di lei in Italia ci era riuscita solo una leggenda come Deborah Compagnoni, capace di salire sul gradino più alto del podio a Sierra Nevada nel 1996 e poi al Sestriere l’anno successivo.
Si tratta della sesta medaglia in una rassegna mondiale per Brignone, nessuna italiana come lei nella storia dello sci alpino. La prima era arrivata proprio in gigante quattordici anni fa a Garmisch. Poi un lungo aspettare fino ai Mondiali francesi del 2023 con l’oro in combinata e l’argento sempre in gigante. A Saalbach la definitiva consacrazione di una leggenda dello sport italiano prima con il secondo posto in superG e poi con la vittoria odierna.
Una giornata di festa anche per la Nuova Zelanda, che grazie ad Alice Robinson conquista la prima medaglia in un Mondiale. Davvero strepitosa l’oceanica, che si è dovuta inchinare solamente ad una memorabile Brignone. Robinson ha dato tutto, infliggendo anche lei distacchi notevoli a tutte le altre avversarie, mettendo pressione come non mai a Federica, con una seconda manche eccezionale. Non è bastato contro questa Brignone, con il ritardo che alla fine è stato di 90 centesimi.
Sul podio sale anche la statunitense Paula Moltzan, con un ritardo che va oltre i due secondi e mezzo (+2.62). Un bronzo conquistato per appena un centesimo sulla norvegese Thea Louise Stjernesund, quasi in lacrime al parterre e che era riuscita a rimontare due posizioni, mettendosi dietro la svizzera Lara Gut-Behrami (+2.68) e la svedese Sara Hector (+2.88).
I distacchi sono incredibili, visto che Lara Colturi è settima a 3.50 da Brignone. Ottavo posto per la croata Zrinka Ljutic (+3.54), mentre completano la Top-10 la tedesca Lena Duerr (+3.56) e la canadese Britt Richardson (+3.89). Da ricordare in casa Italia le uscite nella prima manche di Sofia Goggia e Marta Bassino, mentre Lara Della Mea (trentunesima) ha deciso di non prendere parte alla seconda manche.