Pattinaggio artistico: Laura Barquero patteggia. La spagnola squalificata per doping
Un caso spinosissimo, durato due anni e otto mesi, risolto con un patteggiamento. Laura Barquero, atleta di pattinaggio artistico spagnola risultata positiva al clostebol durante le Olimpiadi di Pechino 2022, ha raggiunto un accordo con l’Agenzia Mondiale Antidoping, la WADA, e con l’International Skating Union. La sanzione è tra le più dure: si tratta infatti di sei anni di squalifica, dal 22 febbraio 2022 al 21 febbraio 2028. Stando a quanto riporta la testata iberica Hielo Espanol, l’intesa è stata firmata il 21 ottobre scorso ma è divenuta pubblica solo nelle scorse ore, quasi di pari passo con la decisamente più nota questione legata a Jannik Sinner.
La condanna è stata pronunciata accogliendo la formula piena prevista sulla base dei due test positivi alla sostanza per contaminazione transdermica con il Trofodermin, crema cicatrizzante non utile al fine del miglioramento delle prestazioni sportive.
Malgrado sia stata riconosciuta l’intenzione e il contatto di tipo accidentale, la spagnola (all’epoca dei fatti in forza nelle coppie d’artistico con Marco Zandron) ha subito una pena pesante, anche se comunque paradossalmente inferiore a quella massima: grazie all’accodo infatti si è evitato il prolungamento del caso e la sua relativa estensione al TAS, fattore che poteva sulla carta causare in caso di condanna al doppio della sanzione prevista.
Barquero ha rilasciato una lunga intervista proprio ad Hielo Espanol, spiegando la sua estraneità ai fatti e le cause della contaminazione: “Fin dal primo momento, pur essendo sconvolti, abbiamo iniziato a indagare e abbiamo scoperto che il risultato positivo era dovuto a una crema (trofodermin) che un mio collega aveva lasciato mesi prima nel caso ne avessi avuto bisogno per una ferita che avevo. Me l’ha dato senza scatola né istruzioni e non l’ho mai usato. Quando sono tornata a Bergamo, l’ho messo in un cassetto insieme ad altre creme e medicine e me ne sono dimenticata. Purtroppo, come abbiamo scoperto in seguito, il tubetto conteneva dei residui all’esterno e ha finito per macchiare altri prodotti che avevo messo nella trousse da toilette che avevo portato ai Giochi. In questo modo, sono stata continuamente esposta per via transdermica alla contaminazione con questa sostanza senza saperlo. Purtroppo, quando sono stata sottoposta al test antidoping, sono risultata positiva al clostebol, in una quantità talmente piccola da essere compatibile con la contaminazione (circa 0,5 ng/ml)”.
Barquero-Zandron sono stati senza alcun dubbio tra i team più sorprendenti dello scorso quadriennio e, senza la squalifica, avrebbero senza certamente lottato per le medaglie nelle competizioni di prima fascia svolte fino a questo momento senza la Russia. Oggi la dama studia biologia all’Università di Madrid.