Martina Navratilova contro la WADA: “Jannik Sinner non è un dopato, questa decisione fa schifo”
Tante reazioni dopo l’accordo tra Jannik Sinner e la WADA sulla vicenda “Clostebol”. Il caso della doppia positività alla sostanza citata a Indian Wells nel 2024 si è chiuso con la “stretta di mano” tra le due parti, con l’altoatesino che ha deciso di accettare la proposta dell’Agenzia mondiale dell’antidoping, ovvero una sospensione di tre mesi.
Il n.1 del mondo è stato riconosciuto senza nessun dubbio “non dopato”, ma ha pagato per responsabilità oggettiva quanto fatto dal proprio staff. Un’interpretazione che sta alimentando non pochi contrasti tra gli appassionati sia perché la WADA ha deciso di ridimensionare in maniera netta la propria richiesta di sanzione (da 1-2 anni a 3 mesi) che per le motivazioni, parlando di un caso unico.
Dubbi ce ne sono anche considerando il verdetto di primo grado, con l’adozione dell’articolo 10.5 in cui espressamente si parla di nessuna colpa e negligenza per casi eccezionali, perfettamente aderente a quanto accaduto al pusterese. Il Tribunale Indipendente convocato dall’ITIA si era pronunciato proprio in questo modo, mentre la WADA ha finito per contraddirsi.
A esprimersi sulla vicenda è stata anche l’ex campionessa Martina Navratilova. La fuoriclasse americana, come da giocatrice, non si è tirata indietro dal definire in maniera chiara tutta questa situazione. “Penso che questa decisione faccia schifo. Cerchiamo di tenere lontani i dopati… e Jannik Sinner non è uno di questi. Questa sospensione di 3 mesi non aiuta nessuno. Almeno Jannik avrà finito con questa faccenda e avrà in questo periodo una vacanza forzata. Il tennis perde in ogni modo“, le parole di Navratilova.
I think this still stinks. We are trying to keep out dopers… and Jannik Sinner is not that…this 3 month suspension doesn’t help anyone. At least Jannik will be done with this and will have a forced vacation instead. Tennis loses in every way. https://t.co/7xe6apY9rF
— Martina Navratilova (@Martina) February 18, 2025