Salto con gli sci, da anni l’oro iridato è divenuto preda di chi non ha mai vinto! Sarà così anche a Trondheim 2025?
C’è un dato legato al salto con gli sci maschile che deve essere sottolineato alla vigilia dei Mondiali di Trondheim 2025. Riguarda le recenti manifestazioni iridate, che hanno tutte avuto lo stesso denominatore comune legato ai vincitori delle competizioni. Parliamo di un’anomalia vera e propria, se rapportata alla stagione in cui l’evento si è tenuto.
Nel 2023, le medaglie d’oro vennero conquistate da Piotr Zyla (trampolino piccolo) e Timi Zajc (trampolino grande). Quante gare di Coppa del Mondo avevano vinto l’uno e l’altro prima di Planica nell’inverno del trionfo? Nessuna. Nel 2021, i pendagli aurei furono appannaggio dello stesso Zyla (Normal Hill) e Stefan Kraft (Large Hill). Quante volte avevano festeggiato un’affermazione nelle precedenti competizioni del 2020-‘21? Mai!
A ben guardare, anche nel 2019 si verificò una situazione affine. Addirittura Markus Eisenbichler non era proprio mai salito sul gradino più alto di una prova di Coppa del Mondo, mentre Dawid Kubacki c’era riuscito una volta sola (proprio nel 2018-’19, ma all’epoca era ben lungi dall’essere definito un vincente abituale). L’ultimo serial winner vero e proprio ad aver confermato il suo status in un Mondiale è stato il già citato Kraft nel 2017, quando firmò una doppietta.
Ricapitolando, cinque degli ultimi sei titoli iridati sono stati vinti da atleti che non avevano mai primeggiato nella stagione di riferimento! Qualcuno potrà scomodare le dinamiche della “gara secca”, ma per la legge delle probabilità dovrebbe esserci almeno una ripartizione 50/50 tra successi conseguiti dai dominatori dell’inverno e quelli apparigliati da altri uomini. Peraltro, il fatto che Kraft acciuffi un oro proprio in una stagione negativa, seppur su uno dei suoi trampolini prediletti, la dice lunga sulla singolarità del caso.
Mettendolo in relazione a Trondheim 2025, cosa può significare tutto ciò? Tutto e niente. Diciamo però che gli austriaci, con Daniel Tschofenig in testa, avranno una “brutta scimmia” sulle spalle. Viceversa, atleti in decisa crescita, ma ancora a digiuno, si fregano le mani. A cominciare da Anze Lanisek e Marius Lindvik… Ai trampolini dell’antica capitale norvegese il compito di confermare o ribaltare la tendenza recente!