Pagelle gigante Kranjska Gora 2025: Kristoffersen torna grande, Odermatt non è più dominante. Sprofondo azzurro
LE PAGELLE DEL GIGANTE MASCHILE DI KRANJSKA GORA
Henrik Kristoffersen 10: non vinceva in gigante in Coppa del Mondo addirittura dal 2022 e quell’ultimo successo era arrivato proprio sulle nevi di Kranjska Gora. La località slovena porta bene al campione norvegese che adesso lancia la sfida ad Odermatt anche per la classifica di specialità, avendo solo 41 punti di ritardo dall’elvetico. Si tratta della trentaduesima vittoria della carriera per un campione troppo spesso sottovalutato e rimasto un po’ oscurato prima da Hirscher e poi da Odermatt, visto che i podi in totale sono ben 93.
Lucas Pinheiro Braathen 8: sfuma ancora il sogno del Brasile di vincere la prima gara della sua storia. Il brasiliano deve ancora una volta rimandare questo storico traguardo, assaporando per la terza volta stagionale la vittoria. Si tratta del terzo secondo posto stagionale, ma il successo ormai è vicinissimo per il verdeoro.
Marco Odermatt 6,5: in questa stagione lo svizzero non è più dominante come in quelle precedenti e sta lasciando spazio alla concorrenza, che ha sfruttato pienamente l’occasione. Anche oggi ha perso una posizione nella seconda manche, chiudendo poi al terzo posto ed ora dovrà battagliare per la classifica di specialità.
Filippo Della Vite 6: l’unico azzurro arrivato al traguardo in una giornata nefasta per la squadra di gigante. Alla fine ha concluso al diciottesimo posto, recuperando anche quattro posizioni rispetto a metà gara. Si tratta del miglior risultato stagionale.
Luca de Aliprandini 4,5: una giornata da dimenticare. Poteva essere un’occasione per consolidare o addirittura migliorare il quinto posto nella classifica di specialità, ma già dalla prima manche il nativo di Cles aveva sbagliato troppo. Una serie di errori nella parte finale che lo hanno relegato diciassettesimo posto, con poi la successiva uscita nella seconda a completare il sabato disastroso.
Alex Vinatzer 3: non ci siamo proprio. Il gigante sembrava essere diventata una specialità sulla quale puntare e ottenere dei buoni risultati, soprattutto dopo l’ottavo posto in Alta Badia. Invece quest’oggi è arrivata la seconda mancata qualificazione dopo quella di Schladming, chiudendo addirittura trentaquattresimo ad oltre tre secondi e mezzo. Preoccupa soprattutto la stabilità tecnica dell’azzurro, apparso veramente in grande difficoltà.