Dove si farà l’America’s Cup 2027? Tra voci, incertezze e la suggestione Brasile
Team New Zealand aveva promesso una risposta entro Natale in merito al quesito primario che si stanno facendo tutti gli amanti della America’s Cup: dove si disputerà la prossima edizione della competizione sportiva più antica del mondo? Siamo ormai a fine inverno e non ci sono novità ufficiali in merito alla decisione che spetta di diritto ai detentori della Vecchia Brocca: per il momento si sa solo che si regaterà nel 2027, ma la sede del massimo evento velico è ancora ignota.
Per il momento si naviga tra voci e incertezze. Le alternative più papabili sembrano Valencia e Auckland. La località spagnola si è fatta avanti dopo la decisione di Barcellona di non riproporsi dopo aver ospitato l’ultima edizione con un ritorno poco soddisfacente, ma resta da capire se ci saranno le copertura economiche per riportare la kermesse a quelle latitudini dopo i precedenti del 2007 e del 2010, quando venne selezionata dagli svizzeri di Alinghi.
Il grande ritorno nel golfo di Hauraki, abbandonato nell’ultima campagna per inseguire un maggior introito economico, risulta suggestivo e Grant Dalton, CEO dei Kiwi, ne aveva parlato in un’intervista concessa alla testata neozelandese Stuff: “Il messaggio è semplice: siamo assolutamente sinceri nel dire che se possiamo portare a casa questa coppa, lo faremo“. L’amministratore delegato aveva affermato che Team New Zealand non vuole togliere il denaro pubblico da sanità, istruzione e trasporti, ma che i fondi già stanziati per la promozione del turismo, la ricerca e lo sviluppo potrebbero essere un’opzione.
Grant Dalton ha fatto capire che servirebbe l’intervento economico di qualche privato, come è successo a Barcellona dove c’è stato un investimento complessivo di 130 milioni di dollari: “L’investimento dei privati deve essere fatto senza secondi fini e senza cercare di impossessarsi della squadra, ma soltanto per il genuino scopo di riportare la Coppa America in Nuova Zelanda“. C’è però una terza opzione, indubbiamente molto suggestiva e sorprendente: Rio de Janeiro.
La America’s Cup potrebbe davvero sbarcare in Brasile? Eduardo Paes, sindaco della città, aveva inviato una lettera ufficiale a Grant Dalton per comunicare la sua disponibilità a ospitare l’evento e l’iniziativa sarebbe supportata dal Visit Rio Convention Bureau e promossa dall’imprenditrice Milena Andrade. Il CEO aveva risposto allo scritto, ma naturalmente tutto dipenderà da quale sarà l’offerta finanziaria. A livello economico l’opzione migliore dovrebbe essere Jeddah, ma la località araba non è gradita a Louis Vuitton e anche Luna Rossa non sembra entusiasta. L’attesa continua, chissà se ne sapremo di più durante la primavera.