Monaco: “Sinner Grande Slam? Penso che…Ruud come la Juventus, wild-card a Cinà diseducativa”
Guido Monaco si è proiettato verso l’imminente torneo di Indian Wells durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Ho parlato con Fabio Colangelo quando era appena arrivato a Indian Wells e mi ha detto che i campi erano lentissimi. Era però un giorno di allenamento, lo scopo di cambiare la superficie era di renderla un po’ più veloce perché era veramente troppo lenta. Si gioca con un tipo di palle che praticamente si usa solo lì e la somma delle due cose rendeva la situazione particolarmente lenta“.
Il telecronista di Eurosport ha individuato i favoriti: “Ruud mi sembra come la Juventus degli ultimi: sembra che faccia schifo, ma mal che vada è quarto, quinto, sesto. Ho dei dubbi che a metà settimana aggiungano dei dubbi alla Juventus (scherza, n.d.r.), magari fanno così anche a tennis. In queste condizioni può fare fatica. Mezzo gradino di favore ad Alcaraz non si può non dare visti i precedenti, Zverev viene subito dietro, poi la generazione che io davo in crisi ha dato segnali con Tsitsipas, Rublev, Medvedev: quando sei lì per anni il valore del giocatore non va mai messo in discussione. Se diciamo che hanno “fallito” non va comunque mai dimenticato lo spessore di questi giocatori, anche perché Shelton, Rune, Draper devono ancora dimostrare. Il torneo è aperto, a meno che non ci si trovi davanti la versione migliore di Alcaraz“.
C’è stato modo di soffermarsi su Nick Kyrgios: “Kyrgios cerca di alimentare i suoi follower e il suo avere un senso nel tennis. Sono molto tollerante con chi in campo ha delle intemperanze, qui stiamo parlando di un ragazzo problematico, squalificato per mancanza di impegno e che prendeva in giro il pubblico, a Roma ha fatto una scena che andava oltre il rompere la racchetta, spaccava sedie e tavolini, provocava campioni come Wawrinka dicendo che il suo amico si era appartato con la sua fidanzata e poi fa lezione di etica? Si è comportato sempre in maniera a dire poco indisponente, per non dire squallida“.
Un lungo passaggio sugli italiani impegnati a Indian Wells: “Berrettini trova uno Tsitsipas sollevato dopo aver vinto un torneo e in fiducia, poi con questa racchetta nuova che conta tantissimo. La partita di Dubai è stata spalla a spalla, è stato vicino a vincerla e sarà una partita apertissima. Djokovic lo scorso anno perse da Nardi e la condizione non mi sembra molto superiore a quella. Norrie è un brutto pesce per Nardi perché ti consuma minuto dopo minuto. Claudio Messina dovrebbe essere il suo nuovo coach: non lo conosco, speriamo che sia quello giusto e inizierà un lavoro che non è a breve scadenza. Ci sono italiani che possono puntare a fare strada, qualcuno che può fare mezza strada e qualcosa che se vincono un match strappiamo una bottiglia d’annata, Nardi è uno di questi. Sono preoccupato per Cobolli nel breve periodo, penso che per lui arrivino mesi non assolutamente facili, ma che fanno parte della crescita. Kovacevic è uno dei pochi con il rovescio a una mano, ha imbroccato due buone settimane, è un giocatore di talento, ma Arnaldi potrebbe essere favorito. Il Sonego di adesso non deve farsi scappare questo turno, anche se Goffin è in crescita. Gigante ha un buon sorteggio sul cemento“.
Quanti italiani arrivano al terzo turno? “Su nove azzardo in 5, sono ottimista. È un momento molto aperto, nessun tabellone mi sembra impossibile: Berrettini, Sonego, Musetti, Arnaldi e magari proprio Zeppieri. I nostri devono pensare di potersela giocare con tutti, è un momento in cui si può sperare in tanto, ma non si può rimanere sorpresi del poco. Se vogliamo diventare una potenza certe partite dobbiamo vincerle, altrimenti facciamo i ragionamenti di 5-6 anni fa dove si sperava di averne due al terzo turno“.
Federica Cinà ha avuto in dote una wild card per Miami: “È considerato nella fascia delle grandi promesse, non reputo però educativa la wild card, per me bisogna conquistarsela, anche se la wild card ha lo scopo di fare assaggiare il grande tennis. Per me le qualificazioni erano sufficienti, è seguito molto bene da suo papà e avranno fatto le loro valutazioni. Sicuramente sarà un’esperienza formativa”.
Ultimamente si è parlato a lungo della possibilità che gli organizzatori di Roma possano acquistare i diritti di Madrid e sperare di diventare il quinto Slam, ma Guido Monaco è molto scettico: “La storia del quinto Slam nasce trent’anni fa, due slam sulla terra rossa sarebbero troppi per questo calendario. Quanti campi coperti ha Roma? Il ragionamento finisce lì, se in futuro ne avrà 2-3, cosa molto difficile, allora se ne riparlerà. al momento è fumo negli occhi e propaganda“.
Un’analisi sulla situazione di Jasmine Paolini: “La cambiale di Dubai è scaduta e ora si va verso i grandi risultati dell’anno scorso. Furlan dice che non è condizionata da questo, ma magari inconsciamente lo è. Va per i 29 anni ed è a un bivio: o continuare per un tot a essere una top player o tornare un po’ più indietro ed essere una giocatrice da exploit e più vicina alla top-20 e top-30 rispetto alla top-10. Ll livello c’è perché fare due finali Slam e vincere un 1000 non è un caso, speriamo che riesca a confermarsi, senza dimenticarsi che in doppio ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Ha il vantaggio dell’età perché è matura, ma d’altra parte ti chiedi se non è che hai avuto la magia. Speriamo che sappia confermarsi in top-10. Paolini è tutto tranne che una predestinata a quei livelli, poi che giocasse bene a tennis lo si è capito fin da subito: prendiamo tutti i suoi risultati come qualcosa di prezioso, siamo propensi a pensare che non ripeta le imprese dell’anno scorso, ma se dovessimo sbagliarci saremmo tutti più felici, è da dirle grazie e brava“.
Un passaggio anche sulla possibilità che Jannik Sinner conquisti il Grande Slam: “L’anno scorso ha vinto 23 partite negli Slam, per fare il grande slam ne servono 28: ci è andato vicino. Al Roland Garros, battuto Alcaraz, non avrebbe perso la finale da Zverev, a Wimbledon battuto Medvedev si sarebbe trovato Alcaraz che avrebbe potuto ribatterlo prima di Djokovic. Al momento Sinner e Alcaraz ne hanno vinti sette in due, se continuano a spartirseli in due arrivano vicino a quei numeri là (si riferisce a quelli di Djokovic, n.d.r.) e se poi fanno il Grande Slam ne riparliamo“.