Volley, gara1 dei quarti: Milano sbanca Civitanova al tie break, Piacenza vince sul campo di una falcidiata Verona
Doppio successo esterno nella domenica dedicata ai quarti di finale di playoff scudetto. Milano si impone 3-2 sul campo di Civitanova e indirizza la serie, così come Piacenza che si impone 3-1 sul terreno di una decimata Verona.
Partita pazza all’Eurosuole Forum dove l’Allianz Milano si aggiudica gara1 della serie dopo oltre due ore e mezzo di battaglia. Break, rimonte, azioni interminabili e grande spettacolo. Alla fine Milano si conferma squadra da playoff vincendo una partita rocambolesca dove carattere e determinizione fanno la differenza e sono caratteristiche che non mancano di certo alla squadra di Roberto Piazza. Primo set subito all’insegna delle emozioni forti con Civitanova che parte male (7-10), si riprende e nel finale sembra volare verso una facile vittoria. I padroni di casa si portano sul 24-18 e poi si bloccano letteralmente. Milano annulla un set ball dopo l’altro e pareggia a quota 24. Occorrono altri quattro set ball alla Lube prima di chiudere 29-27 con l’attacco vincente di Bottolo che manda in visibilio l’Eurosuole Forum.
Nel secondo set l’Allianz non si ferma e vola sul 13-8 approfittando anche degli errori dei padroni di casa. I milanesi mantengono le distanze fino alla volata finale, che li vede avanti 24-21. Civitanova annulla i primi due set ball e sembra un film già visto, ma stavolta l’Allianz si ritrova al momento giusto ed è Schnitzer a regalare l’1-1 ai lombardi (25-23).
Nel terzo set, dopo un buon avvio di Milano, Civitanova pareggia e poi prende un break di vantaggio sul 13-11. Da lì in poi la Lube aumenta il vantaggio e non ha problemi nel finale vincendo 25-18. Cambia di nuovo tutto nel quarto set. Milano vola sul 16-12, ma Civitanova è lì e pareggia a quota 17. L’Allianz torna avanti sul 22-18, ma la Lube raggiunge di nuovo la parità a quota 23. Il finale però premia Milano con l’attacco di Schnitzer e il muro di Reggers per il 25-23 che significa tie break.
Solita battaglia anche nel tie break. Civitanova scatta avanti 5-3, ma Milano ribalta tutto portandosi in vantaggio 8-6. Bottolo sigla il pareggio Lube sul 10-10. Prima Orduna e poi Boninfante si affidano a Nikolov che regala due set ball a Civitanova ma Milano li annulla, poi l’errore di Bottolo e il muro del nuovo entrato Barotto regalano a Milano il primo punto nella serie (17-15). Per Civitanova 23 punti di Bottolo, 22 di Lagumdzija, 14 di Nikolov e 12 di Podrascanin. Per Milano 25 punti di Reggers, 16 di Otsuka, 12 di Schnitzer.
Una Gas Sales Bluenergy Piacenza corsara va a vincere 3-1 sul campo di una Rana Verona sfortunata e falcidiata dagli infortuni. Stoytchev deve fare a meno di un giocatore importante come Mozic (problema muscolare) e perde per strada anche l’opposto delle meraviglie, Keita, e ovviamente per Verona tutto diventa più difficile. Nel primo set i padroni di casa partono bene, si portano sul 13-9, ma Piacenza lentamente rosicchia punti, pareggia a quota 15 e nel finale piazza il break approfittando dell’errore di Zingel. È l’errore di Vitelli al servizio a regalare il primo set agli emiliani: 25-23.
Nel secondo set la Rana si sistema dal punto di vista tattico con Sani ed Ewert in banda e tiene testa alla Gas Sales Bluenergy. Nella parte centrale sono i veneti a prendere un vantaggio importante sul 18-15. Verona sembra poter tenere a bada i tentativi di rimonta di Piacenza, che però nel finale si riporta a -1 (23-22). La Rana tiene il break di vantaggio e restituisce il 25-23 agli ospiti (1-1). Verona paga lo sforzo del secondo set. L’assenza dei due riferimenti principali in attacco si fa sentire alla lunga in casa Rana e Piacenza ne approfitta aumentando progressivamente il vantaggio e vincendo senza troppi problemi 25-17.
Grande equilibrio nel quarto set, con Stoytchev che rischia Keita sul 13 pari, ma l’ingresso non sortisce gli effetti sperati e Piacenza continua a giocare meglio e si impone 25-20. Per Verona, 15 punti a testa per Ewert e Jenssen e 10 punti di Sani. Per Piacenza, 19 punti di Maar, 16 di Romanò, 13 a testa per Mandiraci e Simon.