Monaco si sbilancia: “Gigante ha il miglior rovescio del circuito. Arnaldi ha la mobilità del Djokovic giovane”
Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, si è pronunciato su vari temi al termine dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Dario Puppo (telecronista e giornalista di Eurosport). Il primo argomento che è stato analizzato ha riguardato il ko di Novak Djokovic all’esordio nel Masters1000 di Indian Wells.
Il serbo si è trovato a fare i conti con l’olandese Botic van de Zandschulp, non riuscendo a prevalere esattamente come era accaduto a Doha contro Matteo Berrettini. “Fa riflettere e impressione che un giocatore così esperto non sia in grado di valutare la propria condizione. Il fatto che lui negli ultimi anni sia riuscito a giocare poco e comunque molto bene, gli ha dato una percezione di avere quel margine nel trovare la condizione. Fino all’estate 2024, oggettivamente, lo aveva perché è arrivato in finale a Wimbledon al 50%. Poi esce da lì e vince anche le Olimpiadi. Lui riteneva e ritiene di essere ancora della partita. E invece ci sono già state delle avvisaglie in passato. Adesso il credito è esaurito, l’avversario non ha timori reverenziali e parte col presupposto di poter vincere“, ha analizzato Monaco.
Un Djokovic che quindi deve fare i conti con i suoi 38 anni: “Commette errori insoliti e la condizione atletica non è fantastica. Arriva un attimo dopo e non è così sicuro nella giocata. I rivali poi vengono su per togliergli il tempo. Contro van de Zandschulp è accaduto questo. Il corpo gli sta dando dei segnali, le motivazioni prima o poi si esauriscono anche per lui che è un extraterrestre. Speriamo che non ci metta tutto il tempo per capire come Nadal e Federer“, la sottolineatura della voce tecnica di Eurosport.
Monaco ha poi parlato del match tra Fonseca e Draper: “Il brasiliano è ancora un ragazzino mentalmente e fisicamente, ma tra 1/2 anni lo vedo molto in alto. Il modo in cui ha preso a pallate a tratti il britannico nel primo set è stato impressionate. Anche perché Draper gioca da primi cinque al mondo sul cemento all’aperto, non ho grossi dubbi su questo“.
E poi un focus sugli italiani: “Credo che Gigante per qualità, imprevedibilità e sensibilità abbia il miglior rovescio del circuito. Un giocatore top-class da quel lato, mentre servizio e dritto, pur migliorati, hanno del margine. Gestione della partita buona, molto migliorato tatticamente. Super figura contro Fritz, può essere un punto di svolta. Arnaldi ha raggiunto una pesantezza di palla da big perché quando colpisce fa malissimo con tutti fondamentali. Si muove da primi cinque, è un Djokovic giovane per gli spostamenti. Per questo dico che se trova un equilibrio migliore tra rischio e difesa può ambire alla top-20. È anche imprevedibile, lui spinge tutte le palle e ti fa giocare male. È un tennista atipico, molto estremo, uno stile simile a quello di Camila Giorgi. Del resto è il suo progetto. Il giocatore e il suo staff ritengono che per stare ad alto livello c’è bisogno di prendersi grandi rischi“.