Добавить новость
ru24.net
Panorama
Февраль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Non ci si cura su Google. Parola di Netflix

0

Il mercato della salute e del benessere è un’industria che muove cifre da capogiro, con un giro d’affari miliardario che continua a crescere. Sui social media, TikToker, influencer e content creator si credono medici dispensando consigli su come tenersi in forma e prevenire – se non come curare - malattie. Spesso però, dietro questi suggerimenti si nascondono pericoli che mettono a rischio la salute delle persone. Netflix ha deciso di portare sul piccolo schermo questo dibattito con una storia realmente accaduta, offrendo uno sguardo critico sulle conseguenze della disinformazione nel settore wellness.

Internet, con la sua natura accessibile e pervasiva, ha reso possibile la diffusione di questo genere di informazioni a un pubblico vastissimo, soprattutto quando a parlarne sono persone percepite come autentiche, che condividono esperienze personali e suggerimenti basati sulla propria storia. Tuttavia, questa dinamica non è priva di rischi. Lo si è visto con il caso di Belle Gibson, influencer australiana che nel 2013 lanciò l’app "The Whole Pantry", incentrata su ricette salutari. L’app fu un successo immediato, con 200.000 download nel primo mese e il riconoscimento di Apple come "Best Food and Drink App" dell’anno. Peccato che dietro questa narrazione ispiratrice si celasse una gigantesca truffa: Gibson aveva inventato la propria malattia, affermando di aver sconfitto un tumore al cervello grazie a un’alimentazione sana, spingendo migliaia di persone a seguire le sue indicazioni fuorvianti.

Questa vicenda è al centro di Apple Cider Vinegar, miniserie uscita su Netflix il 6 febbraio 2025, che mette in discussione l’impatto delle informazioni sulla salute diffuse online e il potere, spesso sottovalutato, degli influencer del benessere.

Trama della serie TV

La serie racconta la storia di Belle Gibson (interpretata da Kaitlyn Dever) e della sua app di wellness, basata su ricette e stili di vita salutari. La sua narrazione è intrecciata con quella di Milla Blake (Alycia Debnam-Carey), un’altra wellness guru che, a differenza di Belle, è realmente malata di cancro. Milla, convinta sostenitrice della medicina alternativa, rifiuta la chirurgia e la chemioterapia, preferendo cure naturali. A queste due storie si aggiunge quella di Lucy (Tilda Cobham-Hervey), una donna con un tumore al seno che segue le raccomandazioni di Belle e Milla, abbandonando la medicina convenzionale e intraprendendo un viaggio in Perù alla ricerca di guarigioni alternative.

Questo intreccio di storie porta alla ribalta un tema cruciale e più che mai contemporaneo: quanto può essere pericolosa la disinformazione sulla salute diffusa online?

La storia vera di Belle Gibson

Annabelle Natalie Gibson, nata nel 1991 a Launceston, Tasmania, è diventata nel 2003 una figura di riferimento nel mondo del social wellness, riuscendo a costruire un vero impero basato su una bugia. La sua app e il libro di ricette che ne seguì furono promossi con la narrazione della sua presunta guarigione da un cancro terminale, ottenuta grazie a una dieta specifica e a rimedi alternativi. Tuttavia, nel 2015 emersero i primi dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni, sollevati inizialmente dalla sua amica Chanelle McAuliffe. Quest’ultima, preoccupata per l’influenza negativa che le dichiarazioni di Belle potevano avere su pazienti reali, cercò di spingerla a confessare la verità. Di fronte al rifiuto di Gibson, McAuliffe decise di denunciare la situazione, ma incontrò resistenza da parte delle autorità e dei media.

Fu il giornale The Age a dare il via alle indagini, smascherando Gibson e rivelando che non solo non era mai stata malata, ma aveva anche mentito su vari aspetti della sua vita, incluso l’uso dei fondi destinati alla beneficenza, che aveva invece speso in futili beni di lusso: l’affitto di una casa di lusso, auto di lusso, cure dentistiche costosissime e meramente estetiche, abiti firmati... Nel 2016, il Consumer Affairs Victoria la denunciò per frode, e nel 2017 un tribunale la condannò a pagare una multa di 410.000 dollari per dichiarazioni ingannevoli. Tuttavia, Gibson si rifiutò di pagare e, negli anni successivi, le autorità fecero irruzione nella sua abitazione per sequestrare beni e recuperare il denaro, che con gli interessi aveva superato il milione di dollari.

Non solo i medici parlano di salute

(netflix)

Quando si parla di benessere e salute, il confine tra il semplice racconto di esperienze personali e la diffusione di informazioni potenzialmente dannose è molto sottile. Da un lato, è innegabile che i consigli di amici, erboristi o persone che hanno sperimentato rimedi naturali possano essere percepiti come genuini e di valore. Dall’altro, però, si pone una questione fondamentale: è giusto che chiunque possa dispensare suggerimenti su temi così delicati, oppure l’informazione sulla salute dovrebbe rimanere una prerogativa esclusiva di esperti qualificati? Il vero problema sorge quando opinioni e testimonianze soggettive si trasformano in dogmi che finiscono per sostituire la medicina scientifica, con conseguenze potenzialmente pericolose. La serie Apple Cider Vinegar evidenzia questo aspetto attraverso il personaggio di Milla, che racconta a tutti come la medicina alternativa che ha scelto, a base di cinque clisteri di caffè al giorno, l'abbia salvata dal cancro e le abbia risparmiato l'amputazione del braccio, quando si scoprirà che non è proprio così.

Giocare con la salute delle persone: un business da miliardi

Di fronte alla malattia, molte persone sono disposte a credere a qualsiasi soluzione che sembri più semplice e meno dolorosa delle cure tradizionali. È nella natura umana aggrapparsi alla speranza, e su questo bisogno hanno sempre lucrato in molti. Dai venditori ambulanti di elisir miracolosi di un tempo agli odierni wellness guru che promettono soluzioni facili e rapide, il meccanismo è lo stesso: la promessa di una vita più lunga, più sana, più bella.

Non tutti gli influencer del benessere sono truffatori come Belle Gibson. Alcuni, come Milla Blake nella serie, credono sinceramente nei consigli che diffondono, ma questo non li rende meno pericolosi. Anche la raccomandazione più innocente può risultare dannosa se seguita da persone che non ne comprendono i rischi.

Milla Blake condivide le sue convinzioni in buona fede, ma la sua influenza può indurre altri a scelte pericolose. Belle Gibson, invece, aveva un intento chiaro: guadagnare sulla credulità altrui. Dove sta il confine tra un consiglio wellness e la speculazione sulla salute delle persone?

Molti malati, disperati, sono pronti a pagare qualsiasi cifra pur di ottenere un rimedio miracoloso. La salute è diventata un business e, in alcuni casi, un gioco pericoloso che può mettere a rischio vite umane.

La medicina alternativa è da demonizzare?

Demonizzare completamente la medicina alternativa sarebbe un errore, poiché molte pratiche hanno radici antiche e possono offrire supporto alla medicina tradizionale. Tuttavia, devono essere considerate un complemento, non un sostituto delle cure scientificamente provate. Quando trattamenti alternativi vengono promossi come unica soluzione per malattie gravi, il rischio di danni irreversibili è altissimo.

Ecco, quindi, che la storia di Belle Gibson e la serie Apple Cider Vinegar ci offrono un importante spunto di riflessione: l’informazione sulla salute deve sempre essere supportata da basi scientifiche, perché il prezzo della disinformazione può essere altissimo, e a pagarlo sono sempre i più vulnerabili.

TUTTE LE NEWS DI TELEVISIONE




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Андрей Рублёв

«ПСЖ» с голом Хвичи разгромил «Монако», Рублёв проиграл в Роттердаме. Главное к утру






Мари Краймбрери вышла в свет после новостей о беременности — рожать уже весной

Мошенники начали звонить россиянам под видом сотрудников суда

Мишустин сообщил о росте ВВП России на 4,1% за 2024 год

Видео с издевательствами над умственно отсталой девушкой ложно приписали Ярославлю