Regno Unito - Italia, prove tecniche (e culinarie) di riavvicinamento
Chi meglio di un Re e una Regina innamorati dell’Italia per intensificare i futuri rapporti tra Londra e Roma, nell’epoca post Brexit? E allora su, ben venga la visita di Stato che Carlo e Camilla intraprenderanno aprile in Italia dove si recheranno proprio nel ventesimo anniversario del loro matrimonio.
Per ufficializzare l’appuntamento i Reali hanno organizzato una cena, nella dimora reale di Highgrove nel Gloucerstershire , con menu’ rigorosamente italiano, sotto la guida dello chef Fracesco Mazzei e di Alessandro Palazzi che ha servito dei cocktails ottenuti da un mix nato dall’incontro con i sapori italiani e le erbe coltivate a Highgrove.
Ad introdurre la serata è stato invece il noto attore Stanley Tucci. Americano con nonni italiani, l’interprete di film cult come Il Diavolo veste Prada e del più recente Conclave nonché protagonista di una fortunatissima serie della BBC dedicata alla cultura e al cibo italiano, è stato scelto come ospite d’onore del gala in cui sono intervenuti, oltre all’ambasciatore italiano Inigo Lambertini, ospiti illustri come l’attrice Helen Mirren, Roberto Bolle e i coniugi Beckham.
Per il Re, da sempre grande ammiratore dell’arte, della cultura e della religione, si tratta della 18esima visita, ma la prima in veste di monarca. Questa volta inoltre, la venuta in Italia dei Reali assume molteplici significati. Oltre ad incontrare il Papa, nell’anno dello speciale Giubileo che si celebra ogni 25 anni, il Re e la Regina hanno un programma ricco d’impegni che prevede incontri con le massime autorità politiche e visite a Roma e a Ravenna, come ha confermato Buckingham Palace.
La conferma della visita fa capire che il Re, tuttora sotto cura per il tumore che l’ha colpito, continua a migliorare tanto da essere nuovamente in grado di viaggiare. Ma il fatto che si tratti di una visita di Stato, gestita dal Foreign Office (dettagli degli incontri ed itinerari verranno confermati più avanti), rivela anche la volontà del Premier Keir Starmer di usare i Reali come ulteriore grimaldello per intensificare i rapporti con l’esecutivo romano con cui peraltro già sembrano esserci buoni rapporti.
Fu proprio Starmer a voler recarsi in Italia, qualche mese fa, per vedere di persona quale ricetta aveva messo in atto Giorgia Meloni, per combattere il fenomeno dell’immigrazione illegale. Alla fine non la ritenne una soluzione esportabile, tuttavia il suo governo rimane molto interessato a mantenere buoni rapporti con un Paese che prima della Brexit gli ha sempre fornito, oltre all’ottimo cibo, migliaia di lavoratori in settori centrali dell’economia come l’edilizia, la sanità e l’ospitalità, assieme a schiere di volenterosi studenti universitari.
Lavoratori e studenti di cui soprattutto Londra adesso sente molto la mancanza. E se il governo laburista di Starmer, schiacciato tra le pressioni dei Leavers del suo partito e gli avvertimenti minacciosi dell’America trumpiana non se la sente di esporsi in prima persona a caldeggiare un rientro in Europa, a spianare la strada per le trattative con i singoli Stati dell’Unione ci penserà il Re. Nel frattempo, tutti insieme appassionatamente, almeno a tavola.