Delta Airlines, Miracolo (aereo) a Toronto dopo l'incidente
Un vecchio adagio dell’aviazione recita che un buon atterraggio è quello nel quale si può lasciare l’aeroplano con le proprie gambe. È invece un ottimo atterraggio se l’aeroplano si può usare ancora.
Passateci le battute, ma quello accaduto a Toronto ieri pomeriggio è un vero miracolo.
Un Canadair CRJ-900 della Endeavor Airlinescon marche di registrazione N932XJ che operava per conto della Delta Airlines il volo DL-4819 da Minneapolis (USA) a Toronto (Canada) con 76 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio, è atterrato sulla pista 23 di Toronto alle 14:12 ora locale. Dopo il contatto, sul quale si cercano evidenze nei video delle telecamere aeroportuali, ha subito il cedimento dell’attacco di una semiala, il distacco dell’altra, il distaccamento della coda e ha finito la sua corsa capovolto sulla pista con entrambe le ali, i carrelli principali e il piano di coda separati dalla fusoliera. Non ci sono state vittimee neppure un incendio, ed è questo il miracolo, tuttavia, una persona è rimasta gravemente ferita e una ventina hanno subito ferite più lievi. L’Agenzia per la sicurezza dei trasporti canadese Tsb-Air ha immediatamente schierato una squadra per indagare l’evento, cominciando a raccogliere le informazioni sulle condizioni meteorologiche presenti all'aeroporto internazionale Lester B. Pearson di Toronto. Qui nell’ora precedente all’evento era segnalata ottima visibilità orizzontale (oltre 2 km a livello del suolo), neve compatta e asciutta con residui chimici presenti (il liquido per lo sghiacciamento degli aeromobili che cola a terra durante l’applicazione), e una evoluzione delle condizioni meteo con nuvolosità a 3000 piedi (circa 1.000 metri) ma soprattutto vento a raffiche di direzione trasversale alla pista di circa 40°, da ovest a 270° (la pista è orientata 230) con intensità 28 nodi eraffiche a 35 (quindi da 51 a 64 kmh). Una componente certamente importante di vento al traverso che può aver causato un movimento improvviso del velivolo portando una semiala a toccare il terreno, innescando l’incidente, oppure uno dei carrelli principali a toccare in modo severo e mentre traslava lateralmente, il tutto quando la velocità del velivolo era ancora sostenuta, causando quindi il cedimento della gamba del carrello stesso. Tra le considerazioni immediate, fortuna ha voluto che non si sprigionasse alcun incendio, poiché gran parte del carburante residuo (il volo era inferiore alle due ore, quindi c’era almeno una riserva tale da garantire altrettanto tempo di volo), è contenuto nelle semiali che sono state sradicate alla radice, ovvero nel punto di aggancio con la fusoliera.
.Aggiornamento: da un video ripreso dalle videocamere di un’azienda attigua all’aeroporto si vede l’aeroplano subire un atterraggio molto duro che provoca il cedimento del carrello principale destro. Ne segue un principio d’incendio che si sviluppa attorno alle semiali per la fuoriuscita del carburante, ma che non investe la fusoliera, la quale scivola sul terreno ghiacciato fino a fermarsi in posizione capovolta.