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Israele sospende il rilascio di 600 prigionieri palestinesi

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L'ufficio del Primo Ministro israeliano ha comunicato questa mattina che, a causa delle ripetute infrazioni di Hamas, è stato deciso di posticipare il rilascio dei terroristi che era previsto ieri. Secondo l'annuncio, uno dei motivi della decisione sono « le cerimonie che umiliano gli ostaggi e lo sfruttamento cinico degli ostaggi a fini propagandistici». In seguito alla decisione, i terroristi destinati al rilascio sono stati fatti scendere dagli autobus e riportati nelle loro celle. Originariamente, per sabato era previsto che Israele liberasse 620 terroristi, inclusi 71 condannati all'ergastolo e 60 a lunghe pene detentive. Sempre sabato mattina, Hamas ha portato al punto di rilascio altri due ostaggi, Evyatar David e Guy Gilboa-Dalal, insieme agli ostaggi Omer Wenkert, Omer Shem Tov ed Eliya Cohen, affinché potessero partecipare alla cinica cerimonia di «liberazione». Dopo la pubblicazione del video, il padre di Guy Gilboa-Dalal ha dichiarato a Channel 12 News : « È la prima volta che vedo mio figlio in 16 mesi. È il miglior segno di vita che potessi desiderare, ma d'altra parte non c'è niente di più crudele di questo. Non è sorprendente, ma è un nuovo livello: torturare le persone in questo modo. Questo dimostra solo l'urgente e grande necessità di tirarle fuori da lì». Ye'ela David, sorella di Evyatar David, ha risposto al crudele video e ha scritto: « Sono vivi, li hanno messi entrambi questa mattina nella situazione più orribile e brutta in cui potessero trovarsi. Non c'è fine allo stupido cinismo di questi animali. Vi ammiro, fratelli miei». Hamas su Telegram, ha condannato la decisione di Israele di rinviare a tempo indefinito il rilascio previsto oggi di 600 detenuti palestinesi, affermando che così facendo si mette in pericolo la tenuta della tregua. I jihadisti palestinesi si appellano ai mediatori «perché premano su Israele perché faccia quanto pattuito». Hamas nega inoltre l'accusa con cui Israele ha giustificato il rinvio, di aver messo in scena cerimonie umilianti per gli ostaggi israeliani rilasciati: «La cerimonia di consegna dei prigionieri non include alcun insulto, ma riflette invece il trattamento nobile e umano loro riservato», scrivono i tagliagole di Hamas. A proposito di quanto visto negli ultimi giorni il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, ha affermato Fox News: « Gaza è una società depravata.Abbiamo una società che non deve solo essere smilitarizzata, ma deve anche essere deradicalizzata». Poi Ortagus ha proseguito: «Il presidente Trump ha inviato un segnale molto chiaro e forte sulla deradicalizzazione che deve avvenire per questa popolazione. Se non credevate al presidente Trump qualche settimana fa, guardate l'immagine della folla che applaude e applaude mentre i bambini tornano nelle loro bare in Israele, senza la loro madre».

Sul fronte militare stamattina in Cisgiordania sono stati dispiegati carri armati israeliani, un evento che non si verificava da 22 anni, come ha confermato l'esercito israeliano secondo i media nazionali. Le truppe della Brigata di Fanteria Nahal e dell'unità di Comando Duvdevan hanno avviato operazioni in diversi villaggi nei pressi di Jenin, mentre un plotone della 188ª Brigata Corazzata ha preso parte alle azioni a Jenin. I media palestinesi hanno diffuso immagini che mostrano tre carri armati. L'ultima volta che tank vennero utilizzati in Cisgiordania fu durante l'operazione "Scudo difensivo" del 2002. Da oltre un mese, le forze israeliane conducono un'ampia offensiva nella regione, e l'IDF ha precisato che i carri armati schierati faranno parte dell'operazione "Muro di ferro", iniziata lo scorso 21 gennaio. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato di aver dato ordine alle Idf di restare per il prossimo anno nei campi profughi della Cisgiordania, dove sono stati liberati terroristi e civili, e di non consentire a nessuno di tornare.«Finora 40.000 palestinesi sono stati evacuati dai campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, e ora sono vuoti di residenti. Anche l'attività dell'Unrwa nei campi è stata interrotta», afferma Katz in una nota.

Novità sul fronte degli Huthi; Questa settimana, secondo due funzionari statunitensi che hanno riferito alla Reuters, gli Huthi dello Yemen hanno lanciato missili terra-aria contro un caccia americano e un drone MQ-9 Reaper, senza però riuscire a colpire alcuno dei due obiettivi. I funzionari, che hanno chiesto di rimanere anonimi, non hanno chiarito se gli attacchi siano avvenuti nel Mar Rosso o all’interno dei confini yemeniti. Alcuni analisti ritengono che tali episodi potrebbero indicare un potenziamento delle capacità offensive degli Huthi. In un discorso televisivo del 13 febbraio, Abdul Malik al-Houthi, il leader del gruppo sostenuto dall’Iran, aveva annunciato che gli Huthi sarebbero intervenuti con missili e droni, prendendo di mira le navi nel Mar Rosso nel caso in cui Stati Uniti e Israele tentassero di forzare l’allontanamento dei palestinesi da Gaza. Dal novembre 2023, gli Houthi hanno condotto oltre 100 attacchi contro imbarcazioni nei pressi dello Yemen, a sostegno dei gruppi palestinesi in conflitto con Israele, causando interruzioni nel trasporto marittimo globale. Inoltre, il movimento, che gode del supporto iraniano e opera anche nello Yemen settentrionale, ha spesso utilizzato missili e droni contro Israele nell’arco dell’ultimo anno. Fino ad oggi gli Stati Uniti, Israele e la Gran Bretagna hanno risposto con operazioni mirate tuttavia, con Donald Trump alla Casa Bianca non è escluso che per gli Huthi scatti la punizione definitiva.

Mentre scriviamo l’esercito israeliano ha confermato di aver condotto attacchi aerei nel sud del Libano, individuando tra i bersagli un sito militare di Hezbollah dove erano presenti lanciarazzi, altre armi e attività riconducibili al gruppo. Questa operazione, riportata dal Times of Israel, è stata giustificata dall'Idf poiché l'attività di Hezbollah in quella zona rappresenterebbe una violazione degli accordi stipulati tra Israele e Libano. Inoltre, le forze israeliane hanno preso di mira ulteriori lanciarazzi nel sud del Libano, considerati una minaccia per la sicurezza dei civili israeliani. Nel frattempo, allo stadio Camille Chamoun Sports City di Beirut si tenevano i funerali dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del suo successore Hashem Safieddine, uccisi da Israele agli inizi di ottobre. Pur essendo lo stadio progettato per accogliere circa 50.000 spettatori, gli organizzatori hanno predisposto migliaia di posti a sedere aggiuntivi sia sul campo sia nelle aree esterne, dove i presenti hanno potuto seguire la cerimonia su uno schermo gigante. Durante il funerale, gli aerei dell'IAF hanno sorvolato i cieli di Beirut. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato: « Gli aerei dell'aeronautica militare israeliana che ora stanno volteggiando nei cieli di Beirut in occasione del funerale di Hassan Nasrallah stanno trasmettendo un messaggio chiaro: chiunque minacci di distruggere Israele e attacchi Israele, quella sarà la sua fine. Voi siete specializzati nei funerali, noi nelle vittorie».





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