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PianetaEmpoli
Январь
2025

Comitato “Stadio si ma non così”: “10 interrogativi che restano riguardo al progetto”

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Prosegue la discussione sul progetto del nuovo stadio “Castellani”. Dal Comitato “Stato sì ma non così”, che raccoglie le istanze di buona parte degli abitanti nel quartiere di Serravalle, arriva un nuovo contributo alla discussione che nasce anche all’indomani di una serie di incontri che i cittadini hanno voluto fare con tutti gli esponenti delle forze politiche che sono presenti in consiglio comunale.

Ecco il comunicato reso pubblico dal Comitato che riprendiamo dal portale “Clebs”:

Da alcuni giorni, sui social e sulla stampa locale si sono susseguite le dichiarazioni delle forze politiche di maggioranza in Consiglio Comunale e di alcune importanti associazioni del territorio a sostegno del percorso intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Empoli per la riqualificazione dello Stadio Comunale Carlo Castellani.

In particolare, tali dichiarazioni, oltre ad evidenziare la grande opportunità che l’operazione costituirebbe per la nostra città, fanno emergere anche un entusiastico apprezzamento per i criteri di trasparenza e chiarezza a loro dire dimostrati dall’Amministrazione Comunale nella gestione di tutto il percorso.

Al riguardo della disponibilità di informazioni, siamo purtroppo costretti a riportare un’esperienza diametralmente opposta: infatti, proprio per reperire alcune informazioni necessarie per approfondire il tema stadio, abbiamo inoltrato regolare richiesta di accesso agli atti secondo le procedure previste; ebbene, nonostante siano ampiamente trascorsi i termini previsti dalle legge proprio in materia di trasparenza della Pubblica Amministrazione e nonostante un sollecito, tale richiesta è rimasta inevasa e non ne abbiamo avuto alcun riscontro. Inoltre, non possiamo fare a meno di sottolineare come i rappresentanti dei gruppi consiliari che il nostro Comitato ha incontrato alcune settimane fa, in tali occasioni non abbiano certo magnificato le informazioni a loro disposizione fino a quel momento e certamente in maniera ben lontana dai termini enfatici che sono stati poi evidenziati in molti comunicati stampa. Anzi, a dire il vero, ciò che a noi è sembrato inverosimile, data la rilevanza di un intervento che, comunque la si voglia pensare, è destinato a stravolgere la città di Empoli per le prossime tre generazioni, è che i consiglieri intervenuti ai nostri incontri, compresi quelli della maggioranza, siano apparsi ignari di molti dettagli e, fino a quel momento, non avessero mai avuto modo di prendere visione del progetto, fatto salvo quanto emerso nel percorso partecipativo.

Come già sottolineato in altro comunicato, il nostro Comitato ha quindi provveduto ad informare i consiglieri di alcune importanti criticità, anche di carattere ambientale, che non erano state illustrate né durante il percorso partecipativo, né in altri momenti istituzionali dedicati. Continuiamo a sostenere che tale onere di informazione ai rappresentanti eletti dai cittadini, sarebbe piuttosto spettato alla Giunta Comunale. Oltre al suddetto tema della trasparenza, riteniamo opportuno ritornare anche sul progetto in sé. Notiamo che tutti i comunicati apparsi sui social e sulla stampa, pur soffermandosi su aspetti anche diversi, sottolineano la straordinaria e irripetibile opportunità rappresentata da soggetti privati disponibili a investire 55 milioni di euro su un impianto sportivo pubblico. È chiaro a tutti che lo stadio comunale abbia necessità di essere ristrutturato e modernizzato e nessuno intende metterlo in discussione. In ogni caso, in attesa di poter entrare più nel merito della questione dopo aver preso visione dei necessari atti amministrativi, che ancora non ci sono o non sono stati resi pubblici, invitiamo tutte le forze politiche e tutti i cittadini a riflettere su alcune questioni a nostro avviso centrali:

1. Qual è l’interesse pubblico che sta alla base della proposta di ristrutturazione presentata dall’Empoli F.C. ? La messa a norma e un generale ammodernamento di un impianto sportivo pubblico o la costruzione di un nuovo centro commerciale e di un Auditorium di 300 posti a poche centinaia di metri dal futuro Teatro “Il Ferruccio” ?

2. È stato attentamente verificato e valutato il piano economico finanziario presentato dall’Empoli Calcio ? In assenza di tale verifica, l’importo di 55 milioni previsto dell’investitore è una semplice ipotesi, numeri messi su carta. Dato che quell’importo sta alla base di tutto il piano di recupero successivo dell’investimento, parlare di contropartite in assenza di una sicura certificazione perderebbe ogni senso. Sarebbe un po’ come pagare un oggetto senza conoscerne il valore di mercato.

3. Si ritiene eticamente giusto alienare un bene pubblico come lo stadio per un periodo temporale equivalente a tre generazioni di empolesi ?

4. E’ stato calcolato l’impatto causato sul tessuto commerciale del quartiere e della città, dall’apertura di un nuovo centro commerciale delle dimensioni di poco inferiore del Centro Coop di via Sanzio (da tutti conosciuto come Cooppone)?

5. Sono state prese in analisi, o richieste al proponente, proposte alternative e meno impattanti per la città ? Ad esempio una generale ristrutturazione, messa a norma e ammodernamento senza centro commerciale e auditorium. Quindi con una nuova tribuna centrale e nuove curve, ma con un’altezza inferiore a quella proposta.

6. E’ stato calcolato il costo per la collettività nel momento in cui si cede la proprietà di un bene pubblico (terreni o edifici) ad un privato per sviluppare la sua attività imprenditoriale ? Qual è il ritorno diretto per i cittadini ?

7. E’ stato calcolato quanto impatterà sulle tasche dei cittadini l’esenzione dalle tasse comunali (IMU e TARIC) per le attività sportive svolte all’interno dello Stadio ? Per altro, sarebbe l’unico caso, almeno nel nostro comune.

8. E’ stato calcolato l’impatto in termini di salute pubblica derivante dalla riduzione delle aree a verde (sussidiario e percorso vita dietro la tribuna centrale) trasformate in parcheggi, con conseguente minor drenaggio delle acque meteoriche e maggior riscaldamento dell’atmosfera nel periodo estivo ?

9. E’ stato calcolato il rischio idrogeologico e di alterazione in termini di riduzione e inquinamento, delle falde acquifere sotto lo Stadio, che alimentano l’acquedotto di Empoli, a causa degli scavi necessari alla realizzazione del progetto? Urge qui sottolineare che, negli ultimi venti anni, tali falde sono andate incontro a un pericoloso impoverimento.

10. E’ stato calcolato l’impatto sociale e sulla salute pubblica derivante dall’aumento del tra)ico veicolare in un quartiere già sottoposto a forte stress, soprattutto in determinate fasce orarie e in occasione di eventi?

Per quanto di nostra conoscenza, a nessuna delle domande suddette, al momento attuale, è stata fornita una risposta. In fiduciosa attesa dei necessari chiarimenti, ribadiamo la nostra disponibilità a qualsiasi confronto con i rappresentanti politici, qualora ci fosse una chiamata.

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