La partita del tifo (Milan)
Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Si gioca oggi, sabato 8 febbraio 2025, alle h.18, al “Carlo Castellani-Computer Gross Arena di Empoli, questo match, sulla carta quasi proibitivo per l’Empoli, valevole per la 24esima giornata, quinta di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025. Il meteo è davvero inclemente, piove piuttosto forte e fa freddo, e quindi non tutti gli abbonati sono presenti, infatti anche la Maratona inferiore, che è esaurita in abbonamenti, presenta qualche vuoto di troppo, anche se lo stadio in generale presenta un bel colpo d’occhio, con gli spettatori ufficiali che sono 14.691, di cui 7.676 paganti. Il Milan viene dall’aver battuto la Roma in casa 3-1 nei 4.i di finale di Coppa Italia e in campionato da otto punti nelle ultime cinque partite, ma al mercato invernale si è rinforzato molto, con le pepite Gimenez e Joao Felix, e altri ancora. L’Empoli, per contro, viene dall’aver raccattato solo due punti nelle ultime cinque giornate di campionato. Nel primo tempo un Empoli diligente e attento, intenso nelle giocate, concede poco all’avversario, senza sfigurare per niente, anzi è Colombo che prende il palo interno al 33°. Poi, nella ripresa, il Milan la risolve con dei cambi di assoluta qualità. L’Empoli non approfitta della superiorità numerica arrivata dall’espulsione per doppio giallo al 55° del rossonero Tomori, anche perché a sua volta rimane in dieci dal 65° per l’espulsione, molto discutibile, di Marianucci per un fallo di reazione avvenuto a centrocampo, con l’incerto arbitro Pairetto di Nichelino che viene richiamato al monitor dal Var. Ristabilita la parità degli uomini in campo è il Milan con la sua qualità e superiorità tecnica che la fa da padrone, passando una prima volta con Rafael Leao al 68° e raddoppiando in contropiede col neoarrivato Gimenez al 76°. Ora la partita per l’Empoli è compromessa. Da registrare al 27° il brutto incidente accorso a Mattia Viti, al quale si gira il ginocchio e deve uscire: sembrano una maledizione per l’Empoli i numerosi infortuni di quest’anno, prosegue il momento negativo anche a livello di risultati.
Tantissimi i tifosi rossoneri sparsi nello stadio, ma a farsi sentire, e tanto, a livello vocale, sono gli ultras che si sistemano nel terzo spicchio, per intendersi quello più centrale, partendo dalla Maratona, oltre a prendere un pezzetto anche nel quarto spicchio, dove si notano alcuni ultras a torso nudo. Solo nel settore ospiti di curva Sud sono presenti 3.100 tifosi milanisti. Quando decidono di cantare tutti insieme gli ultras impressionano, distinguibili indubbiamente dai giubbotti neri che indossano, tanto da farli sembrare dei ‘becchini’, una macchia tutta nera che risalta ancora di più visto che non hanno con sé né bandieroni, né striscioni. Come sappiamo è a loro proibito portare tali strumenti basilari di tifo, ai quali sopperiscono però con tanta voce. La macchia si dà molto da fare fin dall’inizio, quando per esempio canta “Noi siamo la curva Sud!”, poco prima dell’inizio della partita, e “Maciniamo chilometri superiamo gli ostacoli solo per voi…”. Per loro tanta voce, bei cori tanto da sciorinare un po’ tutto il repertorio, e molti battimani. Quando Leao porta in vantaggio il Milan il boato dei tanti milanisti presenti è fortissimo; vengono anche accese torce a più riprese. Certo che quelle poche, rare volte che canta tutto il settore ospiti, come quando cantano nel finale “Milan! Milan!”, sono convincenti. Verso la fine cantano anche “Siamo noi lalalalalallalà…siamo noi…”, festanti sullo 0-2 con la vittoria ormai conquistata. Nonostante non siano per niente colorati, come detto, certo non sfigurano, ma per quanti sono certo ci si poteva aspettare qualcosa di più. Lo spicchio centrale è piuttosto attivo, ma il resto della curva Sud non è granché. Rispondono agli insulti che vengono dalla Maratona con “Chi non salta è un empolese”. Nullo è il contributo del resto dello stadio, zero assoluto, si sentono solo ai gol. Possiamo comunque dire che il livello del tifo milanista è quest’oggi piuttosto buono. Voto: 7,5.
La Maratona “Emiliano Del Rosso” parte bene coi cori “Siamo sempre al tuo fianco io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c’è…” e “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem”. Poco dopo viene esposto lo striscione “Benvenuta Azzurra”, per il lieto evento della nascita di una bambina di un ultrà conosciuto della Maratona. Poco dopo è la volta dello striscione “Ciao Raffa per sempre Ultras”, dedicato a Raffaele Carlomagno, tifoso della Pro Patria scomparso tragicamente in seguito a una caduta allo stadio “Piola” di Novara, dopo alcuni giorni di agonia. Il 42enne al suo funerale, svoltosi il 7 febbraio scorso, è stato lungamente applaudito, con gli ultras, schierati come in curva, che gli hanno reso omaggio con cori, applausi, fumogeni e sciarpe sul feretro. Dopo l’esposizione dello striscione è partito puntuale il coro “Onoriamo gli ultras scomparsi!”. A cui è seguito poi il classico coro “Siamo l’armata biancazzurra e mai nessun ci fermerà…”. Verso il 30esimo parte “Tutto lo stadio! Tutto lo stadio!” nel tentativo, riuscito a metà, di coinvolgere nel tifo il resto della Maratona, che risponde con un “Empoli! Empoli!” non tanto convinto, nonostante gli azzurri stessero giocando piuttosto bene, tenendo il Milan sulle sue. Gli stessi cori verranno ripetuti in un momento in cui l’Empoli si trova in grossa difficoltà nel secondo tempo, e qui la risposta del pubblico di fede empolese sembra un po’ più partecipe. Sul finire del primo tempo viene cantato “E forza azzurro Empoli ti ama tutta la settimana io penso solo a te…”. Ad inizio ripresa è la volta del coro “Empoli alé siamo sempre con te…”, seguiranno poi “E’ la mia vita è per sempre insieme a te…ovunque andrai non ti lascerò mai…” e, sul finire del tempo, “Sacrifici e chilometri, diffidati liberi…”. L’Empoli in campo da un po’ di tempo è in difficoltà, ci sono alcune pause fisiologiche nel tifo, ma lo zoccolo duro canta ancora con “Forza ragazzi!”. Specie verso fine gara le due tifoserie non mancano di mandarsi a quel paese, specie gli ultras azzurri verso i milanisti, per una rivalità che cresce di anno in anno sempre più. Anche oggi la Maratona è molto colorata, tanti i bandieroni che sventolano, peccato che il tifo azzurro abbia avuto momenti intensi misti a momenti un po’ scialbi. Anche oggi si registra la visita dei fraterni gemellati di Montevarchi, omaggiati anche da alcuni cori, tra i quali, immancabili, anche quelli per i diffidati. Al triplice fischio i giocatori dell’Empoli si dirigono mestamente verso il cuore del tifo azzurro, ricevendo dei meritati applausi, e parte puntuale il coro “Orgogliosi di essere empolesi”. L’Empoli, tra squalifiche e i numerosi infortuni, ha l’organico davvero ridotto all’osso. La dirigenza azzurra, essendo la squadra in piena emergenza, ha reintegrato – notizia dell’ultim’ora – il centrocampista ucraino svincolato Kovalenko. Per rimpolpare la “rosa” però servivano altri giocatori, che dal mercato invernale non sono arrivati. E’ quindi il momento, per l’ambiente empolese, di fare quadrato, con un calendario per niente facile che incombe. Il livello del tifo azzurro è stato anche oggi piuttosto buono. Voto: 7+.
Uno sguardo altrove: Con l’anticipo del venerdì sera COMO-JUVENTUS si inaugura la 24^ giornata di campionato. Gli juventini occupano ovviamente tutto il settore ospiti e fanno un buon tifo, specie all’inizio, con cori come “Noi vogliamo questa vittoria!” e “Vinci per noi magica Juve alè…”, poi calano alla distanza, riprendendosi verso la fine facendo festa per l’immeritata vittoria (1-2). Esposta la scritta “Ciao Raffaele”, per il tifoso bustocco scomparso. Bandieroni ininterrottamente sventolati per tutta la gara. I comaschi espongono lo striscione “Ciao Raffa”, omaggiando l’ultrà della Pro Patria scomparso lo scorso 3 febbraio ed accendono torce in vari punti della curva a partita in corso. Piuttosto buono il tifo lariano, la curva urla forte “Noi vogliamo questa vittoria!” e “Como! Como!”, offrono una sciarpata verso la fine, ma comunque niente di eccezionale. Sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più da una tifoseria che fino a 4 anni fa era in Serie C, anche se, va detto, che la conformità della loro curva, divisa ignobilmente in due, certo non li aiuta. Alle 15 del sabato pomeriggio si gioca HELLAS VERONA-ATALANTA. Gli ultras atalantini sono assenti, essendo obbligatoria la Tessera del tifoso per questa trasferta, non sottoscritta da loro. I bergamaschi presenti comunque sono oltre 500 e si danno molto daffare, con cori come “Dea devi vincere Dea devi vincere, ora tutta quanta la curva canterà per te…”, rispondendo per le rime ai cori offensivi dei veronesi con, ad esempio, “Tornerete in Serie B”; urlando più volte “Retegui! Retegui!”, autore di ben 4 gol. Grandi i veronesi con cori come “In Italia Hellas in Europa Hellas ovunque Hellas per sempre gialloblù”, e che sullo 0-4 intonano canti come “Io credo risorgerò questo mio corpo vedrà il salvator” ed “E quando i blue saranno in ciel io voglio essere con loro…”, mentre sullo 0-5 definitivo, con la solita goliardia che li contraddistingue, cantano a gran voce “Quando in campo scenderai non vi lasceremo mai soli insieme a voi sarem Hellas Hellas”. Con i veronesi i gemellati fraterni fiorentini e tedeschi del Kaiserslautern, con tanto di pezze. 20.872 spettatori ufficiali.
Al sabato sera alle 20,45 va in scena TORINO-GENOA. Tantissimi i tifosi rossoblù a Torino con il settore ospiti che straripa e quindi si prendono anche un bel pezzo dei Distinti, con l’entusiasmo e l’adrenalina a mille. Offrono tanta voce, il continuo sventolio dei numerosissimi bandieroni e una bella sciarpata; sono coloratissimi. Esplodono al gol dell’1-1 definitivo di Pinamonti. Molto tifo anche da parte della curva “Maratona”, anche oggi spoglia di striscioni. I cori sono stati tanti da ambo le parti. Si respira l’amicizia fraterna che intercorre tra le due tifoserie, ricomposta dopo un’incrinatura di ormai diversi anni fa, si respira un’aria amica. 22.359 spettatori ufficiali. Il tradizionale lunch-match della domenica alle 12,30 è VENEZIA-ROMA. Divieto di trasferta per i tifosi romanisti residenti nel Lazio, i presenti non offrono, mancando gli ultras, di conseguenza granché. Romanisti numerosi a Milano in Coppa Italia, 4.i di finale, per Milan-Roma del 5 febbraio scorso. Bella sciarpata veneziana prima dell’inizio. La Curva Sud si dà molto da fare, è viva e il suo tifo risulta buono. Per gli incidenti di Udine del 1° febbraio scorso, esposto lo striscione “L’Unione mormorò…non passa lo straniero!!!”. 8mila spettatori circa. La domenica alle 15 c’è CAGLIARI-PARMA, autentica sfida salvezza, dove la spuntano 2-1 i padroni di casa. I parmensi occupano buona parte del settore ospiti, sono molto colorati con un bandierone e diverse bandierine costantemente sventolate, ma è difficile per loro farsi sentire anche se ci provano; espongono la pezza “Paolo sempre con noi”. In questi giorni, esattamente il 6 febbraio, è stato l’anniversario degli “Sconvolts Cagliari” e, per l’occasione i sardi organizzano una bellissima coreografia con, da sinistra verso destra, strisciate di cartoncini blu, bianche, rosse, bianche, poi al centro in basso un telone con il logo del Gruppo, coi leoni che reggono lo stemma della città di Cagliari, su sfondo blu, sopra ad esso cartoncini blu e in cima lo striscione molto bello “6 febbraio 1987: da allora ti ho giurato eterna Fedeltà!”, poi strisciate con la solita sequenza, bianche, rosse, bianche, blu, nell’altro lato. Tantissime pezze lungo il perimetro della Curva Nord in basso, tra le quali “Bizietto”, “Fabio vive”, “Tassotti”, “Tonno”, “Carota”, “Davide”, “Dragoni”, Ronny”, “Sboriuccio”, “Valery”, “6 febbraio 1987”, “Assenti presenti”, “Simone”, “Roby”, “Blatta”, “Stefano”, “Chicco il bello”, “Mauretto presente”, “Chicco” e altre ancora. Partono forte con cori come “Quando saremo tutti in curva Nord come una bomba noi esploderemo…”, “Aprite le porte che passano che passano i rossoblù”, proseguono con “Canteremo fino alla morte innalzando i nostri color che ci vien dal profondo del cuor alé Cagliari alé” e “Facci un gol facci un gol dai Casteddu dai Casteddu facci un gol…” e altri ancora. Peccato che non canta tutta la curva, altrimenti toccherebbero decibel altissimi. 16.154 spettatori ufficiali.
Sempre alle 15 domenicali si svolge anche LAZIO-MONZA. I brianzoli sono circa 200 e cercano di farsi sentire, ma il Monza, perdendo 5-1, vive uno dei momenti più neri della stagione. I biancorossi non perdono solo sul campo ma subiscono anche la dura contestazione (silenziosa) dei propri tifosi delusi. Una disfatta che lascia pochi margini di speranza per il futuro e certifica una profonda crisi. I monzesi al seguito reagiscono decidendo di non salutare la squadra, voltando le spalle ai giocatori proprio quando questi si avvicinano al settore ospiti, gesto simbolico ma significativo. I laziali invece fanno festa per una vittoria che li rilancia pienamente in zona-Champions League. Offrono un bel tifo con anche lo sventolio di tanti bandieroni. Espongono inoltre gli striscioni “Squadra, mister e popolo laziale…uniti contro chi della Lazio è il male!” (a dir la verità un po’ controverso), “Stefano Furlan presente”, ultrà triestino scomparso l’8 febbraio 1984 in seguito alle numerose botte e percosse da parte della celere, dopo un Triestina-Udinese di Coppa Italia, ed “Onore ai martiri delle Foibe”, che, intese come uccisioni di massa, furono un atto di violenza politica estrema e sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante e dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi, guidati dal generale jugoslavo Tito. Alle 18 della domenica è la volta di LECCE-BOLOGNA. Non tantissimi i bolognesi, per una trasferta che però non è certo dietro l’angolo, anche se occupano buona parte del settore ospiti inferiore, comunque è dura per loro farsi sentire. Da ricordare che a Bergamo per i 4.i di finale di Coppa Italia il 4 febbraio scorso di martedì sera erano ben 1.400. Come sempre è buono il tifo leccese, in Curva Nord vengono accesi anche alcuni fumogeni, tanti i cori che spingono i giallorossi ad un buon pareggio. Il posticipo della domenica sera alle 20,45 è NAPOLI-UDINESE. Ai tifosi bianconeri è vietata la trasferta, si sa che tra le due tifoserie non corre buon sangue, infatti i partenopei cantano, tra gli altri cori, “Chi non salta insieme a noi cos’è, chi non salta insieme a noi cos’è…è un friulano…”. Il tifo napoletano è bellissimo e senza soste, tanti i bandieroni che sventolano, specie in Curva A. molti i cori proposti, come “Alé alé alé Napoli alé…”. Purtroppo per loro arriva il secondo pareggio consecutivo della squadra di Antonio Conte, seppure venga mantenuto il primo posto in classifica. Spettatori ufficiali 50.938. Per motivi tecnici non è stata trattata la partita INTER-FIORENTINA.
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