STADIO | “Comitato Stadio si ma non così” invia una serie di criticità agli enti della Conferenza dei Servizi
Vi riportiamo integralmente un articolo dal portale Clebs.it riguardante le osservazioni del “Comitato Stadio Si ma non così” in vista della conferenza dei servizi.
Il Comitato “Stadio Sì ma NON così” ha recentemente inviato una serie di osservazioni agli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi Preliminare, sollevando una serie di criticità tecniche e urbanistiche che potrebbero impattare sulla qualità della vita dei residenti e sull’ambiente circostante.
Un progetto dalle dimensioni ambiziose, ma con rischi concreti. Il Comitato ha sempre supportato l’idea di ristrutturare lo stadio per adeguarlo agli standard moderni, ma ha sottolineato la necessità di soluzioni meno impattanti, che preservino il verde pubblico e non trasformino l’area in un grande polo commerciale. La proposta attuale, che include la costruzione di un centro commerciale e l’ampliamento delle strutture destinate a parcheggi, non convince il Comitato, che teme un consumo eccessivo di suolo e un potenziale aumento delle isole di calore in una zona già densamente urbanizzata.
Il cantiere e il traffico: una gestione complessa. Una delle principali preoccupazioni riguarda l’impatto del cantiere sulla viabilità cittadina. I lavori si svilupperanno in quattro fasi, su un periodo di tre anni, durante il quale il traffico sarà inevitabilmente congestionato. La viabilità intorno allo stadio è già messa a dura prova dalla nuova bretella stradale che collega la superstrada FI-PI-LI al quartiere di Serravalle, e l’aggiunta di nuove strutture commerciali e parcheggi potrebbe esacerbare la situazione. Il Comitato richiede pertanto uno studio approfondito della viabilità e del traffico da parte di esperti del settore, per evitare ulteriori problemi nei giorni di partita e in concomitanza con eventi sovracomunali.
I rischi idraulici e l’impatto ambientale. Un altro punto critico sollevato dal Comitato è il rischio idraulico e idrogeologico, dato che l’area dello stadio si trova in una zona a rischio di alluvioni, a ridosso del Torrente Orme e del fiume Arno. La realizzazione di parcheggi sotterranei e nuove strutture potrebbe interferire con la falda acquifera e incrementare il rischio di esondazione. Il Comitato chiede di posticipare la realizzazione di alcune delle opere previste fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza idraulica.
Inoltre, la preoccupazione per la gestione delle risorse idriche è alta, soprattutto per quanto riguarda i pozzi di captazione che servono l’area di Empoli. Gli scavi previsti potrebbero interferire con il sistema di approvvigionamento e compromettere la qualità dell’acqua potabile.
Il centro commerciale: una minaccia per il commercio locale. Una delle critiche più forti riguarda l’inclusione di un centro commerciale all’interno del progetto. Il Comitato teme che la creazione di nuovi spazi commerciali possieda un impatto negativo sul commercio locale e sul centro storico di Empoli, che già sta affrontando le difficoltà legate alla chiusura di numerose attività. A preoccupare è anche il rischio che il nuovo centro commerciale non attragga i visitatori come previsto, creando così aree abbandonate e degradate che, insieme alla perdita di verde pubblico, potrebbero compromettere ulteriormente l’ambiente urbano.
L’etica delle agevolazioni fiscali e la cessione di terreni pubblici. Alcuni punti sollevano anche questioni etiche e di equità, come le agevolazioni fiscali richieste dall’Empoli F.C. in merito al pagamento di IMU e TARIC per 73 anni, nonché la cessione gratuita di terreni comunali per la costruzione di un albergo. Il Comitato ritiene che tali decisioni favoriscano ingiustamente l’attività commerciale di una società privata a discapito dei cittadini e delle altre imprese locali, sollevando dubbi sulla correttezza di tale operato.
Conclusioni e richieste. In sintesi, il Comitato “Stadio Sì ma NON così” chiede che il progetto venga rivisitato, tenendo conto delle criticità sollevate, in particolare riguardo alla viabilità, all’impatto ambientale e alla sostenibilità economica. La proposta di realizzare un grande centro commerciale nell’area dello stadio viene vista come una scelta che potrebbe danneggiare il commercio locale e aggravare ulteriormente il traffico e l’inquinamento. L’invito è a trovare soluzioni più equilibrate, che mettano al primo posto la tutela del territorio e il benessere della comunità empolese.
Il dibattito su questo progetto è destinato a proseguire, con la speranza che le preoccupazioni espresse dai cittadini possano essere ascoltate e considerate in fase di decisione finale.
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