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PEnsieri Azzurri | Un nuovo inizio…

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Si torna finalmente in campo dopo due settimane di pausa, dovute allo stop del campionato per gli impegni delle nazionali. Due settimane che, in casa Empoli, sono state tutt’altro che ordinarie: giorni intensi, significativi, che hanno segnato un vero e proprio cambio di passo all’interno del gruppo azzurro. Un periodo che ha portato a una svolta tanto inattesa quanto, col passare dei giorni, sempre più concreta. Ci riferiamo naturalmente all’avvicendamento in panchina, con l’esonero di Guido Pagliuca, ufficializzato a inizio settimana, dopo che il tecnico di Cecina aveva comunque diretto la squadra negli ultimi allenamenti. Da giovedì mattina, il testimone è passato ad Alessio Dionisi, tornato ufficialmente alla guida degli azzurri e subito protagonista della sua prima seduta di allenamento nel pomeriggio dello stesso giorno. Una notizia che fino a poco tempo fa sembrava impensabile. Era difficile immaginare di rivedere Dionisi sedere sulla panchina empolese dopo la separazione del maggio 2021, avvenuta nonostante la splendida cavalcata verso la promozione in Serie A. E invece, il tecnico amiatino è tornato, e proprio ieri si è presentato nuovamente alla stampa locale: una “seconda prima volta” da allenatore dell’Empoli. Dionisi è apparso sereno, determinato e consapevole del compito che lo attende. Ha parlato con equilibrio, alternando parole di riconoscenza e affetto verso l’ambiente a riflessioni chiare sul lavoro da impostare. È evidente che il tempo avuto a disposizione finora è stato minimo: solo tre sedute di allenamento prima della gara di domenica. Per questo motivo, come lo stesso allenatore ha sottolineato, l’Empoli che vedremo all’esordio non sarà molto diverso da quello visto con Pagliuca. Sarà poi il tempo, e magari la prossima sosta di novembre, a consentirgli di incidere maggiormente sull’identità tattica della squadra e intervenire su quegli aspetti che finora non hanno convinto del tutto.

Il nuovo ciclo parte però da un concetto chiave: la testa. Dionisi vuole prima di tutto restituire serenità a un gruppo che nelle ultime settimane era apparso smarrito. Vuole ridare certezze mentali e consapevolezza di sé, elementi indispensabili per ripartire, soprattutto in un campionato come la Serie B. Un torneo che, come lo stesso tecnico ha ricordato in conferenza stampa, vive di equilibrio e imprevedibilità: un contesto in cui non sempre il valore sulla carta coincide con i risultati, e dove contano atteggiamento, intensità e compattezza. E proprio la compattezza è l’aspetto che più ha colpito nell’unico allenamento a porte aperte diretto da Dionisi. La squadra è apparsa più unita, più corta, con reparti vicini e pronti a muoversi insieme, in netto contrasto con la sensazione di sfilacciamento che aveva caratterizzato le ultime uscite. Dal punto di vista tattico, almeno per il momento, non dovrebbero esserci grandi variazioni. Il cambiamento atteso sarà piuttosto di atteggiamento, nella mentalità e nel modo di stare in campo. L’obiettivo immediato di Dionisi è quello di restituire compattezza, convinzione e fiducia a un gruppo che ha qualità, ma che deve ritrovare quella sicurezza collettiva che negli ultimi tempi sembrava essersi smarrita. Tra l’altro, la ripartenza del campionato e il debutto bis di Alessio Dionisi non saranno affatto una passeggiata. Al “Castellani” arriverà infatti il Venezia, una delle formazioni più accreditate per la promozione in Serie A. Un avversario di spessore, che renderà subito impegnativo il banco di prova per la nuova gestione tecnica azzurra.

Sotto certi aspetti, però, affrontare subito una squadra di questo livello può rappresentare anche un vantaggio. Quando giochi contro un avversario forte, con qualcosa in meno da perdere, puoi scendere in campo con maggiore leggerezza mentale, e magari trasformare la difficoltà dell’impegno in uno stimolo ulteriore. Affrontare una formazione considerata d’élite, con una qualità complessiva forse superiore, può infatti fornire quella spinta e quello scossone emotivo che si aggiungono al naturale entusiasmo generato dal cambio in panchina. Come sempre, sarà poi il campo a fornire le risposte più sincere. Già dai primi palloni si capirà se il nuovo corso ha portato energie fresche e un diverso atteggiamento. È difficile, tuttavia, entrare nel merito dei temi tecnico-tattici alla vigilia di una partita come questa: tutto è nuovo, e lo stesso Dionisi ha ammesso di non aver ancora sciolto del tutto i dubbi sull’undici iniziale, decisioni che probabilmente prenderà soltanto all’ultimo momento. Quella di stasera può essere definita una sorta di “gara zero”: servirà soprattutto pazienza per capire come la squadra si presenterà in campo, sia dal punto di vista dell’assetto che dell’approccio mentale. Non sarà questa la partita che potrà raccontarci fino in fondo la nuova identità dell’Empoli. Il tempo a disposizione è stato poco, come lo stesso allenatore ha sottolineato, ma ciò che accadrà domani non potrà in alcun modo rappresentare una fotografia definitiva del percorso che sta iniziando — anche qualora il risultato dovesse essere positivo.

Si riparte, dunque, da Alessio Dionisi. Si riparte da quel successo del 2020-2021 che ancora oggi resta scolpito nella memoria della tifoseria azzurra. E proprio ieri, nella sua conferenza di presentazione, il tecnico ha parlato con schiettezza, affrontando anche il passato e il modo in cui si era chiusa la sua prima esperienza empolese. Dionisi ha riconosciuto di non aver gestito al meglio alcuni passaggi di quella vicenda, attribuendolo in parte a una certa inesperienza, ma ha anche spiegato chiaramente le ragioni del suo ritorno: crede nel progetto, crede in questa squadra e, soprattutto, ha scelto di rimettersi in gioco in prima persona. Dionisi è un allenatore ambizioso, competente, e difficilmente avrebbe accettato di tornare a Empoli se non avesse percepito la possibilità concreta di fare bene. È naturale che, per qualcuno, restino ancora piccole ferite o parole non dette, ma in questo momento il bene dell’Empoli deve venire prima di tutto. Bisogna avere fiducia nella scelta compiuta dal presidente Fabrizio Corsi, che più di chiunque altro ha a cuore il destino della società. Dare fiducia a Dionisi significa credere nel progetto, ma anche riconoscere che l’allenatore sa cosa rappresentano Empoli e l’Empoli Calcio. Al di là di tutto ciò che è successo o non è successo, dentro di lui resta un legame autentico con questi colori. Da oggi dunque si riparte per questo nuovo inizio, e che possa davvero essere la prosecuzione di quello che quattro anni fa si è interrotto…

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