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2024

Sangiuliano, inaugurazione con stoccata al Museo di Stabia: siamo seri, non lavoriamo coi piazzisti

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Sangiuliano

Sale duplicate, una collezione arricchita da opere provenienti dalle ville del territorio stabiese, 507 i reperti ora esposti, tra dipinti murali, arredi marmorei, suppellettili in ceramica e bronzo. E, dulcis in fundo, un percorso integrato con tecnologie e apparati multimediali didattici che implementano l’accessibilità fisica e culturale delle opere e dei contenuti. Valorizzati anche i […]

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Sangiuliano

Sale duplicate, una collezione arricchita da opere provenienti dalle ville del territorio stabiese, 507 i reperti ora esposti, tra dipinti murali, arredi marmorei, suppellettili in ceramica e bronzo. E, dulcis in fundo, un percorso integrato con tecnologie e apparati multimediali didattici che implementano l’accessibilità fisica e culturale delle opere e dei contenuti. Valorizzati anche i depositi del complesso, secondo un nuovo concept finalizzato a renderli non più solo luoghi di conservazione, ma anche di fruizione e ricerca, aperti al pubblico.

Sangiuliano presenta spazi e progetto del Museo Archeologico di Stabia

È, in grande sintesi, il biglietto da visita con cui si presenta il Museo Archeologico di Stabia Libero D’Orsi, a Castellammare di Stabia, che da domani riapre i battenti. «Un qualcosa che vale per la cultura e per il territorio», anche perché, ha spiegato il ministro Sangiuliano all’inaugurazione del nuovo allestimento, «sono convinto che la cultura debba essere uniformemente diffusa in tutti i territori perché con la cultura si integra la qualità della vita dei cittadini. E poi questo è un territorio che ha grandi ambizioni anche turistiche. Quindi, con questo museo noi ampliamo la nostra offerta nei confronti del mondo del turismo».

Museo di Stabia, Sangiuliano: inaugurazione con stoccata (a De Luca)

E allora: un percorso ampliato, depositi visitabili e scuola di formazione e digitalizzazione, sono i fiori all’occhiello di quello che Sangiuliano non ha esitato a definire «un territorio molto importante, denso di storia e di identità». Un universo culturale e un epicentro turistico a cui – ha rilevato il ministro – «oggi aggiungiamo un altro tassello al nostro progetto che è fatto di tante realizzazioni e cose concrete, a dispetto di chi invece fa solo parole». E tanto per ribadire e chiarire il concetto – e perché ogni riferimento al governatore De Luca possa risultare tutt’altro che casuale – chiosa sul punto dicendo anche: «Io lavoro bene con tutte le regioni, solo con i piazzisti non lavoro. Con Bonaccini e a Bologna stiamo lavorando sul Museo della Civiltà, in Toscana con Giani ci stiamo attivando su altri progetti. Lavoro con tutte le persone serie che vogliono collaborare a realizzare progetti». E a buon intenditor…

Sangiuliano, il richiamo alla «cultura come qualità della vita e volano turistico»

Progetti, come quello del Museo Archeologico di Stabia, su cui Sangiuliano sottolinea: «È un qualcosa che vale per la cultura e per il territorio», anche perché, ha spiegato il ministro, «sono convinto che la cultura debba essere uniformemente diffusa in tutti i territori. Perché con la cultura si integra la qualità della vita dei cittadini. E poi questo è un territorio che ha grandi ambizioni anche turistiche. Quindi, con questo museo noi ampliamo la nostra offerta nei confronti del mondo del turismo».

Una perla incastonata in un tesoro archeologico e paesaggistico

E allora addentriamoci in quegli spazi e caliamoci in quel mondo, a partire dal contesto che incornicia il Museo, ospitato dal 2020 nell’area della Reggia di Quisisana – edificio che vanta una storia di oltre sette secoli, poi valorizzato in epoca borbonica – come spazio dedicato all’esposizione di numerosi e prestigiosi reperti del territorio stabiano, insieme a preziose testimonianze della vita quotidiana, in particolare quella che si svolgeva nelle ville romane d’otium (lussuose residenze finalizzate al riposo, del corpo e dello spirito, dalle attività e dagli affari). E nelle ville rustiche (simili nella concezione alle moderne fattorie), site in posizione panoramica con “vista” sul Golfo di Napoli.

Stabia come Pompei: sulla orme di un immenso parco della storia diffuso

Una perla incastonata in un tesoro archeologico e paesaggistico, dunque, che, come ha sottolineato Sangiuliano, «è un tassello fondamentale dell’operazione strategica di valorizzazione di questa area, all’interno del progetto della Grande Pompei. Ovvero, quell’immenso parco della storia diffuso, entro cui insistono le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Stabia, Oplontis, Boscoreale e tutto il territorio circostante». Il nuovo Museo di Stabia allora, ha poi concluso il ministro, «sarà una delle perle di questo progetto che testimonia, ancora una volta, la centralità che la Campania ha per l’archeologia mondiale. E la nostra scelta di continuare ad investire su queste meravigliose ricchezze del patrimonio culturale della Nazione. Su Castellammare c’è anche un finanziamento del Ministero pari a 4mln di euro per il restauro e la ri-funzionalizzazione del Convento di San Francesco, alle spalle del Museo Diocesano. Il progetto esecutivo è in consegna. Entro l’estate avvieremo i lavori».

 

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