Nato, Meloni fa il punto: “L’Italia è stata ascoltata su Ucraina e sicurezza: si apre una fase nuova” (video)
Soddisfazione per le conclusioni del vertice Nato. “L’italia è stata ascoltata”. La premier Meloni ha lasciato Washington alle 6, ora italiana, dopo aver tracciato un bilancio sul summit. “Nelle dichiarazioni finali ci sono strumenti di sostegno importanti per l‘Ucraina:un miglior coordinamento degli aiuti e dell’addestramento. Si conferma che la Nato continuerà a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha affermato la presidente del Consiglio, puntualizzando che l’Alleanza “non è in guerra con la Russia”. “C’è un aggressore e c’è un aggredito e il lavoro fatto dall’Italia racconta un po’ quel che va fatto. Ci siamo concentrati sui sistemi di difesa anti-aerea. E lo dico a chi afferma che se si inviano armi all’Ucraina si alimenta la guerra. Dipende da cosa si invia”. Rafforzando la difesa aerea sui cieli dell’Ucraina “si difende la popolazione civile senza un rischio di escalation”.
Meloni soddisfatta per le conclusioni del vertice Nato
Gli obiettivi che si era prefissata la premnier alla vigilia sono stati ottenuti. Il risultato che la soddisfa di più è “stato l’impegno ad aumentare la sicurezza degli alleati sul fianco sud”. E su questo l’Italia “è stata ascoltata – rivendica la premier- era una nostra battaglia”. Perché Roma “non può essere lasciata sola”. Si è aperta “una nuova fase di attenzione per il fianco Sud e una presa di coscienza da parte degli Alleati: c’è un pacchetto di misure, con l’indicazione di un inviato speciale, ruolo per cui l’Italia intende presentare la sua candidatura“.
“Sull’Ucraina il governo ha una solidità mai vista in tutte le maggioranze chi ci hanno preceduto”
Ai cronisti che l’hanno incalzata sulla posizione critica di Matteo Salvini sull’invio di armi all’Ucraina ha spiegato: “La maggioranza è sempre stata molto compatta in questa materia, la posizione italiana è chiarissima in tutto il mondo”, risponde la premier. “Segue tra l’altro quel che è scritto nel nostro programma: abbiamo detto dall’inizio che avremmo sostenuto l’Ucraina e ogni iniziativa di pace. Questo è scritto nel programma ed è quel che abbiamo fatto. Con una solidità che – scandisce- non abbiamo visto in tutte le maggioranze che ci hanno preceduto e che non vediamo nell’opposizione. Lo considero un ottimo elemento che aiuta l’Italia ad essere rispettata e credibile nel mondo”.
“Missioni Orban? Non vedo volontà di dialogo da Mosca”
Sollecitata sui viaggi di Viktor Orban a Mosca e Pechino Meloni ha specificato: “Tutti hanno detto, ed è così, che non ci fosse un mandato” dell’Europa. Ma “se fossero iniziative che potessero portare a uno spiraglio di pace e di diplomazia non ci vedrei niente di male: direi ben venga. Ma quando si dà questo segnale e il giorno dopo si ottiene che un ospedale viene bombardato, beh questo dimostra che non c’è nessuna volontà di dialogo da parte di Putin”. E quanto all’annunciata visita di Orban in Florida da Donald Trump chiarisce: “Non vedo nessuna strategia e nessuna particolare implicazione: i leader politici hanno diritto di incontrare altri leader politici, non ci vedo niente di strano. Credo che non sia un mistero che Orban possa essere più vicino a Trump che a Biden. Sono leader politici che si parlano, non vedo grandi strategie“.
Meloni: “Biden o Trump? Da me mai ingerenze”
A chi le chiede un posizionamento in vista delle presidenziali -Trump o Biden?- Meloni risponde: “Io sono stata una vittima delle ingerenze straniere nei miei affari interni. Quindi da me non ci saranno mai ingerenze. Quello che posso dire è che l’Italia e gli Stati Uniti sono due nazioni che hanno dei rapporti estremamente solidi; e che quei rapporti non sono mai cambiati nonostante il mutare dei governi. E’ l’unica cosa che mi interessa”. Ciò detto “le mie idee politiche le conoscete bene – aggiunge – sapete anche che io sono presidente dei conservatori europei. Immagino sappiate pure che nei conservatori europei è iscritto anche il Partito repubblicano tra i partiti global, diciamo così, quelli esterni all’Unione europea. Ma chiunque dovesse essere domani il presidente degli Stati Uniti noi continueremo a lavorare bene con gli Stati Uniti. Senza entrare nella campagna elettorale degli Stati Uniti d’America”.
“Gli schematismi della politica europea non mi appartengono”
“Gli schematismi non mi appartengono” risponde Meloni a chi le chiede lumi sulla sua politica europea e sul possibile voto di Ecr per un secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida dell’Europa. “L’unico obiettivo è di portare a casa per l’Italia il massimo risultato possibile”. E le diverse posizioni nella maggioranza sulla Spitzenkandidat del Ppe “non impediscono forme di collaborazione. Come presidente del Consiglio italiano il mio unico obiettivo è portare a casa per l’Italia il massimo risultato possibile. Come presidente di Ecr, Von der Leyen incontrerà il nostro gruppo. E a valle di quello che lei dirà, chiaramente dialogheremo con le altre delegazioni. E decideremo che cosa fare”.
Bilaterale Meloni-Zelensky, focus sull’ ospedale colpito
Al termine dei lavori dell’ultima giornata del vertice Nato, la premier ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al centro del colloquio, spiega una nota di Palazzo Chigi, l’andamento del conflitto in corso: a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Kiev. I due leader hanno quindi passato in rassegna i risultati del Consiglio Nato-Ucraina e del vertice per la pace che si è svolto in Svizzera e i relativi seguiti. Sono state infine condivise le prime valutazioni con riguardo alla futura conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina che verrà ospitata dall’Italia a giugno del prossimo anno.
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