Caso Boccia, da Del Debbio arriva la telefonata dell’ex marito: “Non invidio Sangiuliano, non può immaginare cosa passerà”
Si è tenuto a debita a debita distanza di sicurezza, ma alla fine, a sipario calato, da dietro le quinte di 4 di sera, il programma condotto da Paolo Del Debbio in access prime-time su Retequattro, parla anche l’ex marito della «signora Boccia, non dottoressa Boccia, come tiene a sottolineare l’uomo in uno dei nei pochi ma incisivi passaggi del suo intervento. Parole, le sue, che marcano il passo di una vicenda sulla ribalta mediatica e che ieri si è conclusa – per il momento – con le dimissioni del ministro Sangiuliano.
Su Rete 4 da Del Debbio parla l’ex marito della Boccia
«Non sono stupito e non invidio neanche il ministro perché quello che passerà non se lo può neanche immaginare»: raggiunto telefonicamente da 4 di sera, programma condotto da Paolo Del Debbio, l’ex marito della Boccia arriva dritto al punto e contribuisce a chiare lettere alla decodificazione del ritratto della donna che è stata sua moglie per un anno. Un lungo anno sembrerebbe di dedurre da quanto afferma e dai toni della breve conversazione telefonica col programma. «Se vuole le lascio il numero del mio avvocato che mi sta curando il divorzio dopo dieci anni con la signora, e non dottoressa, signora e ripeto signora», aggiunge.
«Non invidio Sangiuliano, non può immaginare quello che passerà»
Così, quando gli viene chiesto se sono stati sposati per dieci anni, l’uomo risponde: «Ma lei è pazzo? Dieci anni con la signora Boccia? Assolutamente no, un anno mi è bastato e mi è avanzato». E conclude: «Io non vorrei proprio essere rilevante, mi creda… A me non interessano i riflettori, mi interessa solo stare lontano da quella persona». Ma se all’uomo non interessa la ribalta, non altrettanto si può dire per la sua ex consorte: una figura a cui sinistra e stampa amica hanno dato l’assist per ottenere una popolarità social che prima del “caso Sangiuliano” non avrebbe potuto neanche immaginare.
«Non sono stupito, un anno di nozze mi è bastato»
Come spiega dalle colonne di Libero in edicola oggi Roberto Esposito, ceo di DeRev ed esperto di influencer marketing, che argomenta: «Quella di Boccia su Instagram, spiega, «è una crescita totalmente connessa al caso Sangiuliano e dovuta principalmente dal fatto che Boccia ha scelto il suo profilo per raccontare la sua verità e, quindi, trasformandolo in un canale per ottenere notizie in presa diretta. Non a caso, infatti, i suoi follower sono principalmente giornalisti, addetti al settore, tra stampa e politica, e curiosi».
Intanto Maria Rosaria Boccia triplica i follower…
Una ribalta e una notorietà, prosegue l’esperto su Libero, legate a «un fatto di attualità che, per giunta, per lei può rappresentare un problema di reputazione perché associato a una raccolta di materiale in incognito». Un assedio che ha fruttato follower, quello sferrato da Lady Pompei. Stando agli studi sulla metrica social e gli andamenti dell’exploit, scrive sempre il quotidiano che cita le misurazioni stilate dall’agenzia Arcadia di Domenico Giordano, «fino alla fine di agosto, l’account della Boccia guadagnava pochi seguaci al giorno. Poi dal 3 settembre il boom. L’imprenditrice è passata in un pochi giorni da 27mila a 100mila follower».
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