La gaffe di Renzi su Giuli ministro senza laurea: da Veltroni a Rutelli, a sinistra illustri precedenti
Buona la prima per Alessandro Giuli, che il giorno dopo la sua nomina a ministro della Cultura incassa una rassegna stampa positiva. Anche i giornali più battaglieri nei confronti del governo ne hanno sostanzialmente riconosciuto le doti di intellettuale che si è formato su una solida e nutrita bibliografia e di persona con una visione, libera da legacci ideologici. Unico “neo”, scrive qualcuno, la mancata laurea. Ed è a questo aspetto che si è appellato Matteo Renzi oggi in tv, quando nel corso di Agorà ha mandato un “grosso in bocca al lupo” al neo ministro, ma ha voluto comunque fare “una battuta”. “Credo – ha detto – che Giuli sia il primo ministro della Cultura della storia italiana che non ha la laurea. Vedremo cosa saprà fare”.
La gaffe di Renzi su Giuli primo ministro della Cultura senza laurea
L’impressione è un po’ che, non sapendo quali argomenti usare contro Giuli, Renzi si sia voluto rifugiare più facile e populista “senza laurea”. Senonché, è incorso in una gaffe che è subito diventata un boomerang. “Non è vero! C’era già stato Walter Veltroni che, forte del diploma di istituto professionale per la cinematografia e la televisione, fu ministro per i Beni e le Attività culturali dal 1996 al 1998 nel primo governo Prodi”, ha commentato Lucio Malan su X. Alcuni utenti hanno ricordato anche l’illustre precedente di Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione nel governo Gentiloni non solo senza laurea, ma con un diploma triennale per insegnare alla materna.
Da premier anche il leader Iv scelse ministri senza laurea
E che dire di Teresa Bellanova, che ha iniziato a servire in incarichi di governo proprio con Renzi primo ministro? Bellanova ha terminato gli studi con la terza media, per andare poi subito a lavorare nei campi. Questo non le ha impedito di svolgere il ruolo di sottosegretario al Lavoro prima, di viceministro allo Sviluppo economico e poi alle Infrastrutture e infine di ministro dell’Agricoltura. Come dire che, pure per Renzi che per primo la nominò, val più la pratica del pezzo di carta. Anche Beatrice Lorenzin fu ministro senza laurea per Renzi (e non solo): con la maturità classica ha guidato il ministero della Salute.
Non solo Veltroni: anche Rutelli fu ministro della Cultura senza laurea
Ma la lista di ministri senza laurea è piuttosto lunga e non fanno eccezione gli ultimi decenni in cui l’accesso all’agognata pergamena è diventato fenomeno più di massa rispetto agli albori della Repubblica. Non sono mancati poi i casi di chi l’alloro l’ha conseguito quando era già da tempo nell’agone politico, avendo magari anche ricoperto incarichi di governo, come Piero Fassino e Francesco Rutelli. E qui si torna al punto di partenza, perché è vero che l’ex ministro della Cultura Rutelli si è laureato in architettura con 110 e lode, ma un decennio dopo aver lasciato il Collegio Romano. Dove, dunque, non c’è solo il precedente di Veltroni.
Il precedente di D’Alema a Palazzo Chigi
Da ricordare infine che anche Giorgia Meloni non è il primo presidente del Consiglio senza laurea. L’incarico è stato ricoperto con il diploma anche da Massimo D’Alema che, proprio come Giuli, ha studiato filosofia senza però concludere il cursus studiorum.
@matteorenzi dice che Alessandro Giuli è il primo ministro della cultura non laureato della storia italiana.
Non è vero!. C’era già stato Walter Veltroni che, forte del diploma di istituto professionale per
la cinematografia
e la televisione, fu ministro per i beni e le… pic.twitter.com/zfc6PsYPKp— Lucio Malan (@LucioMalan) September 7, 2024
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