Droga, stoccata di Mantovano a rap e Sfera Ebbasta: “La marijuana non è leggera come si canta”… Ricordiamoci Corinaldo
Altro che dissing tra Fedez e Tony Effe: la bordata che il sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, lancia a Sfera Ebbasta e ai suoi epigoni ridimensiona il clamore mediatico riservato alla diatriba in punta di note e insulti tra i due cantanti, e colpisce dritto al cuore di un problema reale vanificando, delegittimando, e ridimensionando in un solo colpo, inni e lodi alla marijuana, cantate o rappate che siano.
Droga, Mantovano in audizione davanti alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza
Lo fa con eterogeneità di riferimenti e tono istituzionale, Mantovano, in audizione davanti alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori. Con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza. esordendo con il dire: «Ricordo una fiction, trasmessa qualche anno fa dalla Rai, che aveva per protagonista un commissario che, dopo una giornata faticosa trascorsa in commissariato, accendeva uno spinello dicendo che gli serviva per distendersi. È difficile fare prevenzione con messaggi di questo tipo».
Stoccata di Mantovano a Sfera Ebbasta: «Non è leggera marijuana di cui canta»…
E ancora. «Non è certamente leggera e non fa certamente distendere la marijuana di cui canta Sfera Ebbasta: il rapper ne rivendica l’uso e, di più, la esalta come fa nella sua canzone Notti», sottolinea assestando il colpo il sottosegretario Mantovano, in audizione davanti alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Poi, entrando nel merito del discorso, torna col pensiero a quella terribile notte di Corinaldo di sei anni fa, e ricorda: «Non è leggera perché sul fondo di una discoteca, la Lanterna Azzurra di Corinaldo, sono caduti senza rialzarsi, la notte dell’8 dicembre 2018, proprio mentre attendevano l’arrivo di questo rapper, cinque adolescenti e una madre che aveva accompagnato la figlia», ha proseguito Mantovano.
Mantovano riflette su chi come Sfera Ebbasta esalta in consumo di droga e ricorda la tragedia di Corinaldo…
«Il rapper – ha aggiunto poi – era ancora lontano dal luogo della strage, quindi nessuna criminalizzazione per l’episodio specifico, che fu provocato da un gruppo di giovani che provenivano dal modenese e avevano adoperato spray urticante per commettere rapine». Però, «le indagini e il giudizio – ha concluso il sottosegretario – hanno accertato l’uso di stupefacenti tra coloro che sono stati poi condannati con le imputazioni di omicidio, lesioni e rapina»… Non prima di aver precisato: «Non ho qualificato in termini criminali – ha precisato Mantovano – trapper e rapper, ma nessuno può sottovalutare un effetto condizionante. Dovremmo provare a rompere questo circuito vizioso»
Il sottosegretario: «Sempre più alto il principio attivo nella cannabis»
Puntualizzando anche: «C’è un aumento della percentuale media di principio attivo nella cannabis. 40 anni fa la concentrazione di Thc era tra l’1 e il 2%; è passata al 25% nel 2023. E già l’1% può causare effetti gravi su un soggetto in età evolutiva. Va usata quindi estrema cautela nel definire leggera una sostanza che ha il 25% di principio attivo: è come dire che mezzo litro di birra è uguale a mezzo litro di grappa”, ha detto Mantovano, spiegando che nel 2023 il consumo di sostanze stupefacenti ha superato i livelli pre-pandemici e che 516 mila studenti (il 34% di quelli tra i 15 ed i 17 anni) hanno riferito di aver consumato almeno una volta una sostanza mentre il 4,5% ne fa uso frequente». Numeri e parole su cui non si può non riflettere e sul cui allarme non si può che convenire.
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