Casa, né stangate né “vendette”: cos’ha detto davvero Giorgetti. E perché la sinistra farebbe meglio a tacere
Allarme, gridano a sinistra, il governo vuole aumentare le tasse sulla casa. E niente meno, denuncia Repubblica, “Giorgetti si vendica del superbonus”. A leggere certi commenti e certe cronache del giorno dopo su un passaggio della relazione sul Piano strutturale di bilancio che il ministro dell’Economia ha reso ieri davanti alle Commissioni Bilancio riunite c’è da saltare sulla sedia. E da domandarsi se il titolare di via XX Settembre sia impazzito o se, piuttosto, non ci si trovi di fronte a una nuova operazione di distorsione della realtà, simile per esempio a quella di pochi giorni fa sulla questione delle accise. La risposta sta nella lettura testuale delle parole di Giorgetti, il quale per altro ha ribadito anche al consiglio federale della Lega di oggi che “sulla casa non ci sarà alcuna stangata”. Più delle rassicurazioni del ministro, che per alcuni potrebbero suonare come l’oste che garantisce che il vino è buono, però, vale l’intervento al riguardo del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che su X ha chiarito che tutto ciò che è stato illustrato da Giorgetti rientra “nell’ordinarietà” e che dunque non esiste alcun “caso”.
Cos’ha detto davvero Giorgetti sulle rendite catastali
Ma cos’ha detto Giorgetti di tanto allarmante da far pensare addirittura a una volontà di specifico accanimento, di “vendetta”, contro i cittadini? Il ministro ha spiegato che tra le riforme del Psb c’è anche “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici”. “Non si tratta di fare l’aggiornamento dei valori di mercato, ma – ha chiarito ulteriormente – di andare a cercare le case fantasma e precisare che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare i dati catastali”.
Confedilizia: “Attività ordinarie, non c’è alcun caso”
“Entrambe le attività rientrano nell’ordinarietà. Se le cose stanno così caso chiuso”, ha commentato Spaziani Testa, in un post nel quale riportava i punti salienti della relazione di Giorgetti. Del resto, il ministro non s’è inventato nulla: la legge già prevede per chi ha usufruito del superbonus, così come per chi ha fatto ristrutturazioni, l’obbligo di adeguamento al catasto. Per il Pd, e nello specifico per il senatore e responsabile economia Antonio Misiani, però, si tratta di una “informazione dirompente rispetto a quello che questa maggioranza ha sempre sostenuto, rigettando qualunque aggiornamento dei valori catastali”. “È una cosa che riguarda potenzialmente milioni di italiani che hanno usufruito anche dei bonus ordinari”, ha aggiunto Misiani, chiedendo chiarimenti.
Il Pd cade dal pero e s’allarma, ma con Draghi pensava all’adeguamento al valore di mercato per tutti
La replica è arrivata dalla deputata della Lega Silvana Andreina Comaroli, ed è stata impietosa: “Povero Misiani, nessuno gli ha spiegato che la norma sul catasto citata dal ministro Giorgetti riguarda due fattispecie, peraltro già regolate dalla legge. L’emersione degli immobili fantasma e quelli che hanno beneficiato dei generosi bonus statali edilizi. Sono, infatti, norme già in vigore che anche Misiani dovrebbe conoscere, dato che le ha votate”. Ma c’è di più: Draghi premier avanzò una proposta di riforma del catasto che prevedeva l’aggiornamento di tutte le rendite in base ai prezzi di mercato. Misura – quella sì – che sarebbe stata una vera stangata sulla casa. Il centrodestra, come ricordato correttamente Misiani, si oppose con grande forza. Il Pd, invece, era favorevole.
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