Da Prato a Siena per abbandonare 52 tonnellate di rifiuti speciali: denunciati tre cinesi
La Guardia di Finanza di Siena ha denunciato tre cittadini cinesi per abbandono illecito di oltre 560 quintali di rifiuti tossici. Nell’ambito del controllo economico del territorio volto all’individuazione di cittadini extracomunitari impiegati irregolarmente, una pattuglia del comando provinciale ha seguito un furgone con a bordo due cittadini cinesi i quali, giunti in località Acquacalda del comune di Siena, hanno scaricato numerosi sacchi di grandi dimensioni, gettandoli nei cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti.
I preliminari controlli hanno fatto emergere che uno dei cinesi era clandestino e che il contenuto dei sacchi era costituito da scarti di lavorazioni tessili. Ma non solo l’automezzo, riconducibile a un imprenditore cinese operante nel settore delle confezioni tessili, trasportava 50 colli per un peso complessivo di 4.360 kg. A fronte dell’ipotesi del reato di trasporto e abbandono non autorizzato di rifiuti, sono stati sequestrati il furgone e il relativo carico e denunciati all’autorità giudiziaria i due trasportatori, unitamente al titolare dell’impresa a carico del quale è stata anche ipotizzato il reato di impiego di manodopera clandestina.
Incastrati dalla videosorveglianza: a Siena quintali di rifiuti tossici
Grazie alla collaborazione di Sei Toscana, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani, che aveva già rilevato un incremento anomalo nell’abbandono di rifiuti in specifiche aree, monitorante mediante sistemi di videosorveglianza, è stato possibile acquisire le immagini e verificare che, negli ultimi mesi, gli stessi tre cinesi hanno abbandonato altri 12 carichi per un quantitativo stimato di oltre 52.000 kg. In base ai costi previsti per lo smaltimento, il gestore ha dovuto sostenere un esborso pari a circa 15.000 euro per l’avvio al termovalorizzatore di Poggibonsi.
Secondo le indagini della guardia di finanza la ditta da cui sarebbero provenuti gli scarti tessili – e di cui figura il titolare fra i tre denunciati per abbandono illecito di rifiuti – sarebbe situata nella provincia di Prato. Significa che per smaltire illecitamente i rifiuti speciali il furgone scoperto dalle Fiamme gialle potrebbe aver fatto circa 80 km di strada, dal Pratese a Siena.
Il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini, ha detto che “un’indagine che ha preso il via grazie ad un nostro esposto a seguito di un riscontro di anomalia nel conferimento dei rifiuti registrato a Siena”, ora “Sei Toscana si riserva il diritto di intraprendere ogni opportuna azione a tutela dei propri diritti e interessi”.
La soddisfazione di Barbara Magi, assessore di FdI a Siena
Apprezzamento per l’operazione della Gdf con l’ausilio di Sei Toscana lo ha espresso anche l’assessore di Fratelli d’Italia all’Ambiente del Comune di Siena, Barbara Magi: “Siamo fermamente convinti che solo attraverso una stretta collaborazione tra istituzioni, cittadini e gestori dei servizi possiamo arginare fenomeni di questo tipo e promuovere il rispetto per l’ambiente. Si tratta di un episodio che ci preoccupa profondamente – conclude l’assessore Magi – ma che al tempo stesso ci spinge a rafforzare ulteriormente gli sforzi per garantire la tutela del nostro ecosistema urbano e del decoro”.
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