Agguato con pugni al volto e calci: due ragazzi rapinati dalla baby gang a Treviso
Una sigaretta elettronica e pochi spiccioli dietro ad una doppia aggressione a due minorenni su cui stanno indagando le forze dell’ordine. La prima è successa a Casale sul Sile e la seconda pochi giorni dopo a Treviso. Il denominatore comune è che ad entrare in azione è stata una coppia di bulli. Non si esclude sia la stessa che ha agito in entrambi gli episodi. Sia per la tecnica usata che per altre similitudini: la vittima scelta mentre si trova da sola vicino ad una fermata del bus, l’aggressione alle spalle, il volto travisato da cappuccio e bandana e l’età sui 17/18 anni.
I fatti risalgono a tre settimane fa. Nel primo pomeriggio del 12 marzo scorso in via Mazzini a Casale uno studente quindicenne del posto, poco dopo essere sceso dalla corriera della Mom, proveniente da Treviso, mentre stava rincasando, è stato preso alle spalle da due giovani con il volto travisato da bandana e cappuccio.
L’aggressione è stata cruenta. Dopo averlo sgambettato e fatto cadere a terra, gli sono saltati addosso ordinandogli di consegnare loro i soldi. Alla risposta che non aveva nulla, i due bulli gli hanno perquisito le tasche trovando solo poche monetine. Poi, dopo avergli rifilato un pugno al volto e in pancia, gli hanno rotto gli occhiali. Alla fine sono scappati, senza lasciare traccia.
Sei giorni dopo, la seconda aggressione. È il primo pomeriggio del 18 marzo quando una coppia di bulli raggiunge un quattordicenne di Villorba. Lo studente si trova nei pressi di una fermata dell’autobus in via delle Absidi a Treviso.
È da solo e sta aspettando la corriera della Mom che lo riporti a Villorba. È in quel frangente che il ragazzo viene avvicinato da due bulli. Come quelli di Casale sul Sile hanno il volto nascosto da una bandana e da un cappellino ben calcato in testa. E anche in questo caso, prima di rapinarlo e scappare con una sigaretta elettronica, lo riempiono di pugni.
Entrambi i casi sono stati denunciati ai carabinieri e in questura dai genitori dei due minorenni. Ora, viste le similitudini delle due aggressioni sfociate in rapina, dire che la matrice potrebbe essere la stessa non è assolutamente azzardato. E gli investigatori stanno prendendo in considerazione anche quest’ipotesi.
Oramai fatti del genere si ripetono soprattutto in centro a Treviso, nella zona del quadrante di via Roma e all’ex Siamic. Aggressioni gratuite oppure a scopo di rapina. Soltanto per poche monete o per un oggetto. L’ultima, in ordine di tempo, è quella avvenuta venerdì pomeriggio in vicolo Rialto a Treviso. Ma in quel caso l’aggressione a un cinquantenne, in città per una visita ai partenti, è scattata per una banale rimprovero di una donna che invitava due bulli a non impennare con la bici.