A Treviso docenti di sostegno già confermati per il prossimo anno scolastico
foto da Quotidiani locali
I docenti supplenti di sostegno, 1.352 oggi nelle scuole della Marca, potranno essere confermati dal prossimo settembre su richiesta delle famiglie. La novità è prevista dal disegno di legge “Semplificazioni” e, per tanti genitori con figli diversamente abili, rappresenta un deciso cambio di prospettiva: cambiare supplente ogni anno significa infatti dover ricominciare ogni volta daccapo, con buona pace della continuità didattica.
Senza contare le difficoltà nel reperire supplenti di sostegno, troppe volte non assegnati dal primo giorno di scuola. Nel caso della nostra provincia, i supplenti nel sostegno risultano 87 nelle scuole dell’infanzia, 630 alle primarie, 377 alle medie, 258 alle superiori.
Tutti assegnati a un solo alunno disabile. Ma gli incarichi sono annuali, a tempo determinato: senza il nuovo ddl, l’alunno dovrà confrontarsi, dall’anno scolastico successivo, con un altro docente. Approcci diversi, metodi di lavoro diversi. Senza scordare quanto pesi la fiducia nel rapporto fra un alunno diversamente abile e un insegnante. Non è facile tornare in classe dopo l’estate nel segno dell’incertezza. «La novità è molto positiva, perché vengono messe al centro le esigenze delle famiglie», commenta Roberto Miotto, vicedirettore Centro della famiglia Treviso, «garantire la continuità è indispensabile, perché si tratta di persone con cui un alunno entra in relazione. Non è poco evitare l’incertezza che c’è spesso a ogni inizio d’anno scolastico, viste le difficoltà nel trovare gli insegnanti. E, aspetto ancor più importante, si valorizza il parere delle famiglie».
Ai sindacati, per contro, non piace il fatto che siano le famiglie a “confermare” il docente di sostegno. «Non possono essere i genitori a valutare gli insegnanti di sostegno», attacca Anna Lucia Tamborrini, segretaria Cisl Scuola Treviso-Belluno, «sono contraria alla novità del ddl, non si risolve così il problema della precarietà. Una norma di quel tipo non tiene conto delle professionalità e competenze. Piuttosto bisogna stabilizzare le persone, implementare i docenti di sostegno specializzati. Purtroppo i posti a bando, per i percorsi di specializzazione in seno alle università, sono sempre pochi. È da anni che chiediamo di incrementarli».
Sulla stessa lunghezza d’onda Salvatore Auci, segretario Snals Treviso: «La continuità dovrebbe essere assicurata anche agli insegnanti non di sostegno. Altrimenti è solo fumo», obietta il sindacalista, ripensando ai duemila posti assegnati ogni anno a supplenti (quindi anche non di sostegno) nelle scuole trevigiane.
Ma, da qualche giorno (in attesa del voto del Parlamento), per 1.352 supplenti del sostegno c’è la possibilità della conferma del posto nella stessa scuola dall’anno successivo. Una conferma garantita dalle famiglie. Con contratto a termine, ma pur sempre di conferma si tratta.