Anziano rapinato e malmenato in casa a Castelfranco: «Mi ha spiato e teso una trappola»
Non solo era dedito allo spaccio di droga ma per arrotondare si dedicava anche a furti: il 18 febbraio però è andato ben oltre. Dopo aver avvicinato nella sua abitazione di Loria un 69enne, Grazioso Porcellato, è riuscito a strappargli dal collo una catenina in oro con una crocefisso del valore di circa duemila euro, spintonando l’anziano fino a farlo cadere pesantemente a terra e dileguandosi a bordo di un’auto. Si tratta di un cittadino marocchino di 36 anni domiciliato nel bassanese, individuato grazie alla collaborazione tra i carabinieri della stazione di Riese Pio X e i colleghi di quella di Solagna e l’apporto della videosorveglianza presente nei pressi dell’abitazione della vittima.
Che si trattasse proprio dell’autore della rapina aggravata (questo il capo d’accusa) è testimoniato dal fatto che era in possesso degli stessi abiti immortalati dalle telecamere al momento dell’aggressione dell’anziano. La ricostruzione dei fatti, fatta dalla stessa vittima che si era rivolta ai carabinieri di Riese, vede il 36enne avvicinarsi nella mattina del 18 febbraio all’abitazione del 69enne. Suona il campanello, si fa aprire con una banale scusa, ma il suo scopo è chiaro: riuscire a sottrargli la collana che porta al collo.
L’azione è rapida e coglie di sorpresa Grazioso Porcellato che sicuramente non poteva prevedere le intenzioni dell’aggressore: il rapinatore gli strappa via il monile e di fronte alla reazione dell’uomo ne nasce una collutazione dove il 69enne ha la peggio, finendo a terra dopo essere stato malmenato. Il 36enne poi viene visto fuggire in auto, facendo perdere le proprie tracce.
Ma due mesi dopo l’episodio i militari dell’Arma in una azione congiunta sono riusciti a dare un nome e un volto al rapinatore: oltre ai vestiti indossati il 18 febbraio il 36enne è stato trovato in possesso di circa mezzo etto di hashish e di materiale per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. Quello che sorprende rispetto a quanto accaduto è il fatto che il marocchino 36enne sia andato praticamente a colpo sicuro nell’aggressione a Porcellato. La vittima ha un’idea sul perchè. «Sono convinto che mi abbia spiato e seguito» dichiara Porcellato, «e poi sia entrato in azione tendendomi la trappola».
La vittima fa riferimento anche alla violenza e alla determinazione con cui è stato aggredito: «Con una scusa mi ha fatto chinare, in modo che la collanina si spostasse, e così è riuscito a strapparmela di dosso. Ha dovuto tirare quattro cinque volte per riuscirci. Ho provato a difendermi, ma mi ha spintonato».
«Ho già provveduto a complimentarmi con i carabinieri per l’ottimo lavoro svolto a cui ha contribuito in modo determinante l’implementazione della videosorveglianza che ha riguardato anche l’area dove è avvenuto il fatto», dichiara il sindaco di Loria Simone Baggio. «La raccomandazione non può che essere quella di essere attenti e di non aprire se non si è sicuri della persona che sta oltre al cancello e, nel caso, segnalare alle forze dell’ordine anche la presenza di persone sospette» .