Rapinavano e seviziavano gay a caccia di minorenni: 12 anni e 3 mesi alla gang dei giustizieri

Sono stati condannati complessivamente a 12 anni, 3 mesi e 10 giorni (6 anni e 10 giorni al 19enne e 6 anni e 3 mesi al 20enne) due dei tre componenti della gang dei giustizieri che sequestravano e rapinavano uomini, adescati in una chat per gay, ispirandosi al docufilm americano Tom catch a predator. Il terzo componente, un quindicenne, sarà giudicato dal tribunale dei minori di Venezia.

Il terzetto di giustizieri era solito adescare sul web gli uomini che volevano fare sesso con minorenni e li attiravano in casolari abbandonati di Vedelago. Poi, in stile Arancia Meccanica, li sequestravano, immobilizzandoli anche con l'uso di un taser, e li rapinavano, andando a fare prelievi di denaro con i bancomat delle loro vittime. Solo dopo aver prelevato i soldi, rilasciavano le loro vittime. Otto gli uomini caduti nella rete, sei dei quali sono stati risarcito, mentre due si sono costituiti parte civile.

Rapina aggravata, sequestro di persona, indebito utilizzo di carta di credito e porto di oggetti atti a offendere. Sono queste le accuse contestate dal Pm Barbara Sabattini per le quali aveva chiesto in requisitoria una condanna dei due imputati a 13 anni complessivi. A squarciare il velo sull'operato della gang era stato il blitz dei carabinieri di Castelfranco, avvenuto nel febbraio del 2023, nel casolare degli orrori sulla Castellana a Vedelago dove il terzetto di giustizieri stava infierendo su un impiegato di 50 anni. L'uomo fu trovato immobilizzato a terra, nello scantinato della casa abbandonata, legato mani e piedi con il nastro adesivo sulla bocca. Respirava a fatica ed era pieno di lividi sul corpo.Oggi l'epilogo giudiziario della vicenda con un processo che si è svolto in rito abbreviato davanti al giudice Piera De Stefani. Gli avvocati dei due imputati, Elisa Berton e Nicoletta Gasbarro, si riservano di impugnare la sentenza in Appello, dopo il deposito delle motivazioni.