Borse e cucce con le vecchie mascherine Covid: il progetto della scuola media di Silea
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foto da Quotidiani locali
Fino al 30 giugno il municipio di Silea ospita la mostra “Smascherala e liberala dal Covid”, risultato del progetto portato a termine dalla scuola media Marco Polo di Silea.
I ragazzi, sotto la supervisione delle professoresse di Arte e Tecnologia, hanno recuperato le vecchie mascherine Covid scadute e le hanno trasformate negli oggetti più disparati. Ecco il racconto del progetto da parte di uno dei suoi protagonisti, la studentessa Maya Zaghloul
«Capi d'abbigliamento, borse, zaini, coperte, cuscini, ma anche lampade, portaombrelli, cucce per animali domestici.
Tutto realizzato con mascherine scadute, che la nostra scuola avanzava dai tempi del covid, ormai quattro anni fa. Questi oggetti - alcuni, che vediamo tutti i giorni, altri più particolari e innovativi - sono stati realizzati dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Marco Polo di Silea, suddivisi in gruppi di tre, e coordinati dalle professoresse Gasparetto e Maccatrozzo, che insegnano rispettivamente arte e tecnologia.
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Ciascun gruppo, insieme al prototipo del suo prodotto, ha creato anche un breve video di presentazione, corredato da un cartellone per spiegare la propria idea al pubblico.
Gli elaborati sono in mostra presso l’atrio del Municipio di Silea fino al 30 Giugno: l’inaugurazione dell’esposizione è avvenuta in presenza dell’assessore alla cultura Angela Trevisin e dell’amministrazione comunale lunedì 17 Giugno.
Sarà possibile anche votare il progetto preferito.
Con questa attività i ragazzi hanno potuto dare spazio alla loro immaginazione e inventiva, oltre che contribuire alla tutela dell’ambiente, attraverso il riutilizzo di qualcosa che altrimenti sarebbe stato buttato.
Le mascherine hanno un significato che purtroppo ci ricorda una fase difficile della nostra vita.
Trasformarle, “smascherarle” - da qui il nome del progetto - togliere loro la funzione per cui erano state inventate inizialmente, oltre ad assumere un valore simbolico, ovvero la ripresa dopo un brutto periodo che tutti abbiamo vissuto, ha insegnato agli alunni l’importanza della sostenibilità, che può essere messa in atto attraverso gesti quotidiani. Si richiede forse un po’ di impegno, ma senza dubbio ne vale la pena.
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Già, perché noi della Marco Polo crediamo fermamente in un futuro nel quale torni ad esserci quell'equilibrio tra uomo e natura, che negli ultimi anni sta venendo meno in modo sempre più drastico e pericoloso.
I ragazzi sono il futuro di questo pianeta, e sta a loro essere preparati al meglio per poi agire in modo responsabile quando avranno la possibilità di compiere scelte più importanti. Con questa iniziativa abbiamo capito quanto sia necessario, soprattutto in quest'epoca, il rispetto per l’ambiente.
La creatività, la fantasia e l’ottimismo sono la chiave per un mondo migliore, più pulito e sostenibile».