Treviso, l’Ulss assume novanta infermieri: «Pronti a prenderne fino a 200»
Boccata d'ossigeno per gli ospedali dell'Ulss 2, a novembre il bando per infermieri con contratto a tempo determinato: si punta ad assumere tutti i circa 90 studenti che si laureeranno in autunno.
«È un bando aperto: se si presenteranno in 100, tanto meglio. Li prenderemo tutti», precisa Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2, «speriamo di "catturare" tutti i 90 neolaureati di Treviso per poter sanare così le posizioni mancanti».
Si tratterà, è bene sottolinearlo, di contratti a tempo determinato, in attesa che venga bandito il concorso di Azienda Zero per poterli stabilizzare.
Neolaureati
La nuova infornata del corso di laurea in Infermieristica (università di Padova, sede di Treviso) risulterà provvidenziale: basti pensare che oggi in tutta l'Ulss 2 non sono in servizio oltre 200 infermieri, considerando le 150 in maternità e l'ottantina con malattie lunghe. Le maggiori difficoltà in area medica.
«Si tenga conto che ogni anno abbiamo anche 80-100 infermieri che vanno in pensione», aggiunge Benazzi, «l'infornata dell'università aiuterà a dare respiro ai reparti, in previsione del periodo peggiore dell'anno, che per noi è sempre quello invernale. Faremo il bando a novembre nell'auspicio di riuscire a prendere tutti i neolaureati. Almeno con un contratto a tempo determinato, in attesa del concorso».
Dove le maggiori necessità? È lo stesso Benazzi a metterlo in evidenza: «La più sofferente è l'area medica con geriatria».
Piano ferie
Quanto al piano ferie, come precisato dallo stesso direttore generale, a Treviso si è deciso per l'accorpamento delle chirurgie 1-2: avendo ridotto gli interventi (non urgenti) del 10%, sono stati tolti - per il periodo estivo - otto posti letto (su 80 complessivi) a ciascuna delle due chirurgie.
Cambiamenti e riorganizzazioni provvisorie che, nelle settimane delle ferie, si verificano con puntualità.
Tornando invece alle carenze di personale, a inizio luglio Funzione pubblica Cgil Treviso aveva lanciato un grido d'allarme in merito all'Ulss 2, ponendo l'accento anche sugli infermieri, oltre che «su ostetriche e tecnici di laboratorio, figure fondamentali per il funzionamento del sistema sanitario locale», riprendendo le parole della sindacalista Sara Tommasin.
In precedenza, il sindacato Nursing Up, citando il "piano dei fabbisogni di personale" dell'Ulss 2, aveva ricordato come fossero stati stimati in 194 gli infermieri da assumere fra il 2024 e il 2026.
«Numeri rilevanti, ma sicuramente sottostimati se pensiamo all’assistenza ottimale», l'analisi di Annarita Secchi, coordinatrice Nursing Up per la provincia di Treviso, «perché il conteggio è fatto per garantire i livelli minimi ed essenziali dell’assistenza, ma non dobbiamo dimenticare che in ambito locale il rapporto è di 5,89 infermieri ogni mille abitanti, contro la media europea di nove».
Trapianti, il raddoppio
Ma l'iniezione di nuove risorse, oltre a garantire un ricambio e sanare le criticità, potrebbe permettere anche a un reparto neonato di alzare il numero delle prestazioni.
Potrebbe essere il caso, ad esempio, del centro trapianti allogenici (ne scriviamo a parte) che vorrebbe garantirsi la certificazione europea: oggi sono in funzione quattro letti sugli otto a disposizione, per essere a pieno regime (e puntare così ai 30 trapianti l'anno) ci vorrebbero quattro infermieri in più rispetto ai sei attuali.