Rivoluzione oncologica a Treviso: nasce il nuovo polo per la cura dei tumori
L’azienda sanitaria trevigiana rivoluziona l’oncologia creando un nuovo polo, unico e iper-specializzato, per la lotta contro i tumori più severi dell’apparato digerente e del torace.
La struttura, centralizzata all’interno della Cittadella della salute di Treviso, consiste nel neo-dipartimento oncologico che tiene insieme diagnostica, chirurgie e trattamenti antitumorali accogliendo i pazienti provenienti da tutta la provincia.
«Forti dell’esperienza maturata in questi due ambiti abbiamo voluto istituire il nuovo dipartimento oncologico, attraverso il quale, tutti i tumori di pancreas, fegato, stomaco, esofago e polmone verranno operati all’ospedale di Treviso» annuncia il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, sfogliando le novità inserite nell’atto aziendale, ovvero il programma di governo dell’azienda ospedaliera, pronto ad essere attuato.
La nuova strategia
L’assetto, così concepito, richiamerà nel capoluogo oltre duemila pazienti all’anno, colpiti da forme di cancro che interessano l’apparato digerente o quello respiratorio (ad eccezione del tumore del colon che continuerà ad essere operato anche negli altri ospedali, ad esempio a Conegliano e Montebelluna).
Il nuovo dipartimento oncologico di Treviso per le neoplasie di apparato digerente e polmone gestirà un intervento su sei, rispetto ai dodicimila complessivi che l’Ulss di Marca garantisce annualmente, tra il capoluogo e i suoi diversi ospedali in provincia, per tutte le diverse patologie tumorali.
Cure all’avanguardia
«La scelta di fare solo alla Cittadella di Treviso la chirurgia oncologica più rilevante di pancreas, fegato, stomaco, esofago e polmone è dettata dal fatto che questo ospedale è centro hub di riferimento inserito nella rete regionale, ed è in grado di gestire una mole di attività massiccia, contando su tecnologie di ultima acquisizione e sulla bravura delle équipe sanitarie» prosegue il dg Benazzi.
Il riferimento è alla Chirurgia 2, diretta dal professor Giacomo Zanus, e al direttore dell’unità operativa complessa di oncologia medica Adolfo Favaretto, specializzato nella chirurgia di tumori e metastasi del polmone.
Il nuovo assetto va quindi a garanzia dei pazienti, visto che un più alto volume di attività chirurgica oncologica (dunque un maggior numero di interventi praticati) significa aggiornamento continuo ed expertise per le squadre sanitarie, e viene associato anche a migliori esiti delle cure oncologiche in termini di efficacia, efficienza e appropriatezza.
Novità per la radiologia
Di pari passo con la nascita del dipartimento oncologico, vengono attivati anche il dipartimento radiologico e una unità operativa di interventistica (Uosd).
«In questo caso, l’obiettivo del dipartimento radiologico è di uniformare tutti i protocolli radiologici nei nostri diversi ospedali per la gestione di tac e risonanze, vista la crescita esponenziale della domanda di diagnostica per immagini» aggiunge il manager Benazzi.
Verranno redatte delle linee guida e ripreso il confronto con i medici prescrittori, a cominciare dai curanti di famiglia. In contemporanea, l’Uosd di interventistica farà da raccordo tra la diagnostica per immagini e i blocchi operatori. Conclude il dg: «In particolare con la neuroradiologia e la neurochirurgia che ci vedono in prima linea nello sviluppo degli interventi alla colonna vertebrale, una branca sempre più importante».