Dopo due vittorie consecutive, il Catania cade in casa contro un avversario più che alla portata come la Paganese. A dimostrazione di come questa squadra debba sempre girare al massimo, senza mai abbassare la guardia, per conquistare risultati importanti. Contro i campani la formazione rossazzurra ha indubbiamente pagato a caro prezzo la stanchezza dei tanti impegni ravvicinati ma […]
Dopo due vittorie consecutive, il Catania cade in casa contro un avversario più che alla portata come la Paganese. A dimostrazione di come questa squadra debba sempre girare al massimo, senza mai abbassare la guardia, per conquistare risultati importanti. Contro i campani la formazione rossazzurra ha indubbiamente pagato a caro prezzo la stanchezza dei tanti impegni ravvicinati ma questo non può certamente costituire un alibi per la settima sconfitta casalinga. Gli etnei sono arrivati molto spesso al limite dell’area di rigore avversaria peccando però sia di precisione che di tranquillità. Il non essere riusciti a colpire la terza peggior difesa del torneo non può essere dipeso soltanto dalla mancanza di lucidità sottoporta di Luca Moro, a secco da quattro partite, ma più in generale dalla frenesia e dalla smania spasmodica di ribaltare il risultato.
Adesso non resta che effettuare una lucida analisi interna per capire quali siano state le cause di questo scivolone, lavorando ancora più duramente in vista del delicato incontro del “Partenio”. Sicuramente non sarà semplice contro l’Avellino, quarta forza del campionato e seconda miglior difesa (21 reti subite), tuttavia l’Elefante ha già dimostrato in questo torneo di esprimersi al meglio proprio lontano dalle mura amiche e con avversari di livello. Il match in terra campana dunque non spaventa la truppa rossazzurra ma anzi funge da ulteriore stimolo per riscattare il passo falso di martedì. In ogni caso per uscire indenne dal confronto sarà importante per il Catania ripetere gli ultimi exploit esterni, tenendo ben in considerazione la grande forza di un avversario che,insieme al Palermo, é l’unica squadra a non aver mai perso tra le mura amiche (7 vittorie ed altrettanti pareggi) conquistando 28 punti in 14 gare (media di 2 p.p.).
Dal canto suo lontano dal “Massimino” la formazione etnea registra il miglior attacco (24 gol realizzati), il sesto miglior rendimento con 18 punti in 14 sfide (media di 1,3) ed una serie positiva che perdura da cinque giornate (2 vittorie e 3 pareggi). Sabato pomeriggio, ore 14:30, il Catania proverà a conquistare punti importanti in ottica salvezza, interrompendo la lunga striscia d‘imbattibilità interna dei Lupi.
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