VERSO AUDACE CERIGNOLA-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di Raffaele
45 punti frutto di 12 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte con 38 reti all’attivo e 24 al passivo. E’ lo score dell’Audace Cerignola. Dieci punti in più (9 sul campo) conquistati dai gialloazzurri rispetto al Catania. Numeri significativi che confermano l’ottima stagione degli ofantini, imbattuti in generale dall’11 novembre (ko di Taranto per 1-0) ed in casa dal 22 settembre (0-1 col Potenza). Dati alla mano, la differenza a confronto con la squadra di mister Toscano la fa il ruolino di marcia esterno: basti pensare che il Cerignola in trasferta ha collezionato 25 punti, 14 il Catania che, invece, tra le mura amiche registra un saldo di +2 a differenza dei pugliesi.
Dalla scorsa stagione al timone del Cerignola c’è una vecchia conoscenza dei tifosi etnei, l’ex allenatore del Catania Giuseppe Raffaele. Il 3-5-2 è il sistema di gioco finora adottato prevalentemente dai pugliesi, non una novità per Raffaele che oppone spesso agli avversari proprio questo modulo di base (o il 3-4-3, poche volte la difesa a quattro). La filosofia di calcio del tecnico nativo di Barcellona Pozzo di Gotto si basa su una fase difensiva aggressiva e orientata sull’uomo al fine di creare densità e superiorità numerica nella zona centrale. In fase di possesso invece la verticalità e l’attacco della profondità sono i concetti fondamentali.
Spiccano terzini dotati di fisicità e gamba come Coccia e soprattutto Russo, che ha collezionato finora ben 9 assist. Nel reparto arretrato emerge la figura dell’argentino Visentin, difensore dal fisico prestante, abile nel gioco aereo e in anticipo con esperienza maturata in club come Livorno e Cesena. Contribuisce a trasmettere sicurezza ed esperienza alla difesa l’ex Catanzaro Martinellli, autentico leader della squadra di Raffaele. Le alternative Ligi, Romano e Gonnelli, unitamente a Nicolao, laterale sinistro di qualità acquistato questo mese dalla Turris, completano un pacchetto che offre valide garanzie.
A centrocampo (ma anche dalla trequarti in su) è da considerarsi rilevante la perdita di Zak Ruggiero, ceduto al Trapani pigliatutto. Tascone, però, innalza il tasso tecnico del centrocampo fornendo un contributo eccellente sia in fase offensiva che di copertura. L’argentino Capomaggio, cresciuto nelle giovanili dell’Estudiantes, è un mediano (difensore all’occorrenza) dotato di una struttura fisica importante ma anche agile, copre bene il campo e sa fare ripartire l’azione alzando il baricentro della squadra.
L’ex Ancona Paolucci è molto abile negli inserimenti, profilo di grande spessore. Bianchini, altro argentino, può ricoprire sia il ruolo di trequartista che di mezzala. Giocatore insidioso tra le linee, muovendosi negli spazi e attaccando l’area avversaria. McJannet, colpo di mercato giunto in prestito dal Lecce nell’attuale finestra di mercato, è un centrocampista di polmoni, quantità e recupero che darà una grossa mano d’aiuto.
In avanti la punta di diamante è Cuppone, tuttavia il bomber classe 1997 dopo una partenza incoraggiante (tre gol nelle prime quattro giornate di campionato) si è dovuto fermare a seguito della rottura del legamento crociato e rientrerà nei prossimi mesi. Nonostante la mancanza dei gol di Cuppone si è messo in luce Salvemini, attaccante arrivato in doppia cifra, strutturato fisicamente, tecnico, potente. Sarà il pericolo numero uno per la difesa del Catania, che ritrova da avversario D’Andrea. L’ex rossazzurro ha faticato ai piedi dell’Etna ma è tornato in una squadra che lo ha visto grande protagonista la scorsa stagione a suon di gol (16).
In uscita Jallow, direzione Arzignano. Sainz-Maza è un giocatore di qualità che può risultare determinante se sta bene sul piano fisico. Parigini è un ulteriore profilo niente male là davanti. Possiede spiccate attitudini offensive, forza fisica, accelerazione, capacità di saltare l’uomo ed esplosività. Volpe, in prestito dal Catanzaro, è un altro nome di notevole spessore per qualità atletiche e tecniche. Achik – graditissimo ritorno dal Bari – arricchisce l’attacco con la sua rapidità, tecnica, forza nelle gambe e abilità nel dribbling
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