SCIALBO PAREGGIO: il Catania esce tra i fischi del “Massimino”
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Ci risiamo. Continuità, questa sconosciuta. Una parola fin troppo spesso pronunciata e che, sistematicamente, il Catania non trova. Neanche dopo un successo esterno sul campo dell’ex capolista del girone, ottenuto peraltro con una squadra ridotta all’osso (dieci defezioni). Il successivo impegno casalingo con la Casertana poteva dare un segnale diverso, certificare il cambiamento, come sottolineato dallo stesso Toscano alla vigilia. Invece no, il Catania delude sotto il profilo della prestazione e del risultato, riportando uno striminzito pareggio. Proseguendo il festival degli sprechi.
PRIMO TEMPO – Toscano squalificato, al suo posto in panchina il vice Napoli. Confermato lo stesso undici di Monopoli, ad eccezione di Celli impiegato dal 1′ sulla corsia di sinistra al posto di Raimo (Anastasio out). De Paoli vince il ballottaggio con Corallo. Casertana priva di Bacchetti, causa febbre. Prima frazione di gara caratterizzata da pochissime emozioni. Tanti duelli in mezzo al campo, espressione di gioco abbastanza modesta e basso contenuto spettacolare.
Al 15′ Inglese prova l’eurogol dalla lunghissima distanza con il portiere fuori dai pali, ma la palla finisce lontana dallo specchio della porta. Gli ospiti rispondono con un tiro dalla lunga distanza di Collodel, respinta un pò difettosa di Dini e l’azione sfuma per i falchetti. Poi, l’episodio che consente al Catania di sbloccare il risultato: fallo di mano in area di Falasca, rigore netto. S’incarica della battuta Inglese, che trasforma calciando impeccabilmente.
SECONDO TEMPO – Ospiti subito propositivi nella ripresa, alzando il pressing al cospetto di un Catania in calo sotto il profilo dell’intensità. I falchetti spingono, al 49′ Dini si oppone alla grande sul tiro a botta sicura di Vano, il pallone rimane lì e Allegretto combina la frittata, falciando l’avversario in piena area. Inevitabile rigore concesso alla formazione di Pavanel. Il neo entrato Carretta calcia il penalty e batte Dini, riequilibrando le sorti dell’incontro.
Insistono i rossoblu ancora con Vano che avanza palla al piede e conclude dalla lunga distanza, blocca Dini. Al 60′ il Catania finalmente si rifà vivo dalle parti della difesa campana, sponda a beneficio di De Rose ma il tiro dell’ex capitano del Cesena si perde sopra la traversa. Gli ingressi di Raimo, Frisenna e Corallo non sortiscono gli effetti sperati. Anzi, al minuto 68′ è la Casertana a rendersi pericolosa con un tiro violentissimo di Llano, vola Dini ma l’arbitro aveva fermato l’azione per fuorigioco di Egharevba.
Al 70′ palla sanguinosa persa dalla difesa, ne approfitta Carretta che però si incarta al momento della conclusione. Il Catania attacca solo a sprazzi, con poco costrutto e idee piuttosto confuse. Inglese, uno dei pochi a lottare fino in fondo tra le fila rossazzurre, entra in area al 76′ e conclude leggermente alto. Nel finale Napoli si gioca le carte Luperini e Gega. La sostanza non muta. La Casertana, invece, a pochi minuti dl triplice fischio sfiora il 2-1 con Dini che respinge in tuffo la deviazione di Proia. E’ l’ultima azione degna di nota al “Massimino”, finisce 1-1 ed è un pari indigesto, che il pubblico accoglie fischiando e contestando i rossazzurri. Punto utile in chiave salvezza, invece, per la Casertana.
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