Sinner fa il test a Nole (Marino). Come lotta Cobolli, Paolini si allena (Bertellino). Arbino:”Sinner può crescere più di Alcaraz” (Bertellino)

La rassegna stampa di giovedì 27 giugno 2024

Sinner fa il test a Nole (La Gazzetta dello Sport, di Tiziano Marino)

Il nuovo numero uno di fronte all`ex numero uno. Jannik Sinner contro Novak Djokovic. E appuntamento è fissato per oggi, sull`erba del Centre Court di Wimbledon, dove la coppia di tennisti migliore al mondo si troverà faccia a faccia per un`ora di allenamento (14.15 di Londra subito dopo Alcaraz-Medvedev). Un test, qualche scambio e forse qualche simulazione di punto. I due proveranno a misurarsi reciprocamente. Nulla di impegnativo, molto di indicativo. In particolar modo per Djokovic, che a solo tre settimane dall`intervento al ginocchio destro (menisco) cercherà di capire quanto sia in grado di reggere i colpi dell`altoatesino e soprattutto se partecipare o meno allo Slam di Londra.
Ottimismo Per puntare al successo, come sempre. «Non sono venuto qui per disputare un paio di turni – aveva detto alla BBC -. Giocherò solo se saprò di essere davvero competitivo, di potercela fare». Nessuna comparsati dunque. «Se mi renderò conto che sono in grado di esprimermi vicino al mio massimo, allora ci sarò e proverò a vincere. Altrimenti darò a qualcun altro l`opportunità di disputare il torneo».

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Rivincita Sinner dal canto suo cercherà di valutare se il serbo sia già tornato ai livelli di sempre, quelli che gli hanno permesso di conquistare ben sette edizioni di Wimbledon e nelle ultime due di eliminare lo stesso azzurro. Nel 2022 ai quarti di finale, al termine di una grande rimonta (5-7 2-6 6-3 6-2 6-2), lo scorso anno in semifinale e in modo ancora più netto (3-6 4-6 6-7).

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Djokovic scambia con Sinner e poi decide. E se la scelta fosse positiva, i 60 minuti prenotati sul campo centrale sarebbero anche gli ultimi l`uno contro l`altro prima di un`eventuale sfida per il trofeo. Entrambi teste di serie, Jannik (al suo primo Slam da numero uno) e Novak non potrebbero sfidarsi se non per l`atto conclusivo, se non per la finale che tutti sognano.

Come lotta Cobolli, Paolini si allena (Tuttosport, di Roberto Bertellino)

Flavio Cobolli e Jasmine Paolini sono approdati nei quarti dei tabelloni maschile e femminile di Eastboume. Il 22enne romano nel 250 ATP e la 28enne toscana di Bagni di Lucca nel 500 WTA avanzano nei due tornei di preparazione al sempre più prossimo terzo Slam di stagione, l`affascinante e molto atteso Wimbledon. Cobolli ha vinto la sua seconda partita in carriera sull`erba ma contro il britannico Giles Hussey, lucky loser e n° 359 ATP non è stata una “passeggiata”. L’azzurro ha iniziato bene salendo 4-2 nel primo set, con un break di vantaggio, ma si è fatto rimontare dal rivale di giornata che ha cercato di metterlo in difficoltà, riuscendoci in questa parte di gara, con un gioco vario e a tratti difficile da contrastare.

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Jasmine Paolini, n° 3 del seeding e 7 del mondo, ha fatto il suo esordio stagionale sull`erba in singolare, dopo la grande impresa della finale raggiunta al Roland Garros, contro la belga Elise Mertens, avversaria ostica come diceva il bilancio dei Sonego dei precedenti (1-4). Questa volta l`azzurra è volata sul 5-2 e ha incassato il ritiro dell`avversaria dopo soli 33 minuti di gara. Un tempo breve che ha però permesso di vedere una giocatrice propositiva e ben disposta al servizio: “Non è un bel modo per vincere una partita, mi dispiace tanto per lei. Le auguro di recuperare in fretta” – le parole a caldi di Jasmine. “Sono contenta di giocare questo torneo, è un bel posto e c’è bel tempo. Il pubblico mi ha accolto davvero bene. Ero già stata qui e ho voluto tornare”.

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Questa volta Purcell ha trovato le chiavi giuste per entrare nel gioco dell`azzurro che dopo aver recuperato nel primo set un break di svantaggio l`ha subito riceduto. Anche nella seconda frazione Purcell ha cambiato marcia sul 2-2 e non ha più tolto il piede dall`acceleratore chiudendo con un doppio 6-4. Sconfitto anche Fabio Fognini, ma al termine di una gran lotta, negli ottavi del 250 ATP di Maiorca. Per l`esperto ligure un po`di rammarico perché contro il 18enne ceco Jakub Mensa ha fatto partita pari fino al 5-4 del terzo set Poi è venuta fuori la maggior freschezza del rivale che ha dimostrato freddezza nel momento di chiudere sul 4-6 6-3 7-5.

Arbino: “Sinner può crescere più di Alcaraz” (Tuttosport, di Roberto Bertellino)

Gipo Arbino ha frequentato da coach e fino a poco tempo fa il massimo circuito mondiale e ha avuto modo di conoscere da vicino tutti i più grandi interpreti dello stesso. Da attento osservatore in questi ultimi mesi non si è perso i match più importanti che hanno consacrato la scalata di Jannik Sinner sulla prima poltrona mondiale: «Jannik è un fenomeno – la premessa di Arbino – e lo ha confermato la sua più recente affermazione centrata sull`erba di Halle. Un percorso, il suo, nel quale ha affrontato e battuto dei giocatori molto forti su questa superficie non così facile da interpretare, vedi l`olandese Griekspoor il magiaro Marozsan e in finale il polacco Hurkacz, che nel 2022 aveva vinto il torneo. È diventato giustamente il numero 1 al mondo e sa giocare divertendosi».

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Nei confronti di Alcaraz non mancano gli spunti di discussione su chi sia più forte: «Sinner deve ancora raggiungere la maturità fisica completa, anche se ha fatto passi da gigante -prosegue Arbino-nelle ultime due stagioni. Lo spagnolo, anche se più giovane, questo percorso lo ha già quasi terminato. Potrà ancora aumentare un po` la massa muscolare, ma non cambierà molto a mio parere il suo rendimento. Sotto il profilo tecnico ha un gioco più vario rispetto a Jannik, ma anche tale aspetto non lo mette a mio parere su un gradino più alto».

Non ci sono però “solo” loro in prospettiva: «Sono i due giocatori che al momento rappresentano il top del tennis mondiale, ma dovranno guardarsi le spalle perché non mancano quelli che stanno spingendo da dietro. Per esempio il ceco Lehecka, in questo momento un po` al palo, dotato di una grande capacità di penetrazione con i fondamentali e in grado di servire benissimo, lo stesso Marozsan, capace di picchi importanti. Ed ancora il britannico Draper e lo statunitense Shelton, entrambi mancini e anche per questo molto pericolosi».

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Intanto il tennis italiano sta esprimendo sempre nuovi giocatori: «Assolutamente. Mi ha impressionato Darderi, che da terraiolo puro ha rischiato di battere Struff ad Halle, mettendo in mostra un gioco completo fatto anche di ottime percentuali al servizio e di tocchi importanti. Non solo potenza quindi. È salito molto di rendimento e completezza di gioco anche Flavio Cobolli, nona caso entrato nei top 50 del ranking. Lo stesso Mania Bellucci, ancora fuori dai top 100, ha un tennis che mi piace molto. A Parigi si è qualificato e ritengo possa crescere ancora molto sotto più profili».

Un circuito mondiale, che impressiona: «Soprattutto per il livello medio che è salito tantissimo. Contro qualsiasi top 100 e non solo anche i migliori devono stare attenti fin dal 1° turno». Chiudiamo con Sinner e il suo plus: «Essere rimasto umile e disponibile con tutti, caratteristica comune a quasi tutti coloro che sono stati numeri i del mondo».