Sinner se lo sente: “Posso fare bene” (Azzolini). “Sinner fa sempre la scelta giusta” (Guerrini). “Qui tutti vogliono vincere” (Di Nardo)
Sinner se lo sente: “Posso fare bene” (Daniele Azzolini, Tuttosport)
Quante trappole abbiano disseminato sulla strada che porta lontano, soltanto i numi del tennis sono tenuti a saperlo, ma di buono c`è che lo spirito indagatore di JS è in pieno fermento, e buona parte riesce a scoprirle, forse anche a disinnescarle. Dicono sia il favorito in questa edizione dei Championships, e mi chiedo il perché di tanta sicurezza. Nello status erbivoro di Jannik Sinner non è cambiato molto dalla semifinale dell`anno scorso e dalla sconfitta contro Djokovic. Si sono aggiunti, è vero, il titolo ad Halle e, certo, anche il numero uno, e non è poco, ma niente che possa cambiare la sua consistenza sull`erba. Alla semifinale 2023 Jannik giunse tagliando con l`accetta un tabellone che raramente ho visto assumere in corso d`opera forme così agevoli. Il migliore in classifica, nei primi 5 turni, fu Quentin Halis, francese numero 79. Jannik prese le mosse dal Cerundolo Minore, Juan Manuel, 111 Atp di allora. Poi Schwartzman, già in assetto da ritiro dal Tour. Dopo Halys ecco Galan, colombiano, 85 in classifica. Infine Safiullin, che oggi riteniamo in grado di dar fastidio a molti, ma allora si sbatteva ancora per guadagnare i suoi crediti ed era numero 92. A rileggere i nomi, i cinque infilati ad Halle la scorsa settimana potrebbero apparire come “la creme de la creme” erbivora: Griekspoor, Marozsan, Struff, Zhang e Hurkacz. Ma Sinner, dicono, è favorito… Attorniato da sponsor esigenti, reduce da una serata Gucci, Jannik ha fatto il punto così nella tradizionale conferenza stampa: «Se penso a come sono arrivato a Parigi, qui mi sento più che bene. So di poter giocare senza l`assillo dei dubbi sul mio corpo, sulla mia tenuta. Abbiamo lavorato tanto negli ultimi giorni. Sento la fiducia, che sull`erba è sempre importante. La vittoria ad Halle mi ha fatto bene. Sorteggio brutto o meno, non ha senso pensarci troppo. Così come la classifica non conta. A Wimbledon tutti vogliono vincere. L’importante è cominciare a giocare subito un buon tennis. fanno scorso ho raggiunto la semifinale. Qui so che posso farlo». […] In una recente intervista a l’Equipe, Sinner ha detto che i buoni colpi lui li avverte dal suono, «che deve essere pulito e pesante… Sentire un colpo che sfrega sulla racchetta lo avverto come un graffio. In allenamento cerco di riprodurre il più possibile i colpi che abbiano un buon suono. Poi, in partita occorrono i colpi giusti al momento giusto, ed è un`altra storia. Ma se le sensazioni sono buone è più facile arrivarci. E in questi giorni ho buone sensazioni e colpi che hanno il suono giusto». Il tabellone chiama Berrettini. Si sono allenati insieme un`infinità di volte, ma incontrati in torneo appena una (in Canada), e non era un momento felice per Matteo. In un`intervista comune alla fine della scorsa stagione, chiesero a Sinner di raccontare il match di Toronto, e lui rispose che non ricordava molto, neanche il punteggio. La risposta di Berrettini fu cento per cento in romanesco… «Cci tui, nun te ricordi, eh? M`hai smontato». Risate tra amici. Ma un derby in secondo turno non sarà facile. Sull`erba Matteo sa quasi sempre cosa fare, c`è un bel po` d`istinto a dargli fiducia, ma anche l`uso di colpi che non tutti hanno in repertorio, come il rovescio slice che cambia il ritmo agli scambi e rimbalza poco o niente. Il problema è se Matteo sarà in grado di arrivare all`appuntamento con Sinner. Jannik comincia contro Hanfmann, Berrettini se la vede invece con l`ungherese Fucsovics (sono 1-1). Non un esordio facile. La differenza più grande con il Sinner di un anno fa viene dalla sua crescita, è questa la carta da calare sul tavolo, quella che può indurre persino a pronostici che altrimenti (Alcaraz ha un
tabellone decisamente migliore di Sinner ed è campione in carica, Djokovic ancora meglio e ha appena battuto Medvedev in esibizione) non potrebbero essere supportati. Una crescita che è facile annotare dalle risposte che Sinner ormai concede con una certa frequenza nelle interviste. A l’Equipe ha parlato della sua vita senza social, lontana anni luce dal cicaleggio internettiano. «Non mi aspettavo di poter diventare così famoso in tempi tanto brevi. Ho avuto sensazioni indimenticabili quando un`intera curva dello stadio, durante una partita del Milan, ha sollevato uno striscione per salutarmi. Spero che la gente non mi veda solo attraverso i successi nello sport, ma anche per quello che sono. Mi piace essere una fonte di ispirazione, spingere sempre più bambini a prendere in mano una racchetta e giocare. Non frequento i social perché non rappresentano la verità. Mostrano solo immagini felici, possibile che tutti lo siano? Avverto i social come menzogneri, per questo me ne tengo distante». […]
“Sinner fa sempre la scelta giusta” (Piero Guerrini, Tuttosport)
La regina è ormai una presenza nelle trasmissioni di Sky Sport dedicata ai grandi eventi. E Flavia Pennetta anche dietro a un microfono conferma di avere una dote mostrata sui campi di ogni angolo del mondo, come quando conquistò l`Us Open. L’originalità e l`arguzia. Flavia ci dica, quali emozioni si provano a Wimbledon, lei che le ha vissute?
Wimbledon è la tradizione. È l`unico torneo che non ha cambiato nulla. Hanno fatto migliorie nella facility, la copertura del centrale. Però il torneo è rimasto fedele a se stesso. Le regole sono quelle non si transige. Se entri con qualcosa colorato, ti mandano in spogliatoio. Sono veramente strutturati e maniacali come con la gestione dei campi. […]
Sinner da n. 1, è favorito? Il sorteggio non lo ha aiutato.
Jannik ha un tabellone tosto, quello di Nole Djokovic è più agevole, ma bisogna vedere come sta. Ho seguito qualche scambio in questi giorni e comunque dalla parte del dritto non l`ho visto bene. E so bene che la fretta non fa mai bene. Ma Djokovic vive più di scommesse oramai, per andare avanti deve fare scommesse che lo motivino, altrimenti è più difficile trovare la voglia di continuare. Jannik ha un tabellone più tosto e quel secondo turno con Berrettini.
Il tabellone femminile?
Mi pare che Trevisan sia quella che è capitata peggio. E quest`anno fatica, non è mai facile confermarsi. Non conosco l`avversaria di Sara Errani, la Noskova. AI primo turno le altre hanno più chances di avanzare.
E del maschile che dice?
Arnaldi ha Tiafoe, fastidioso, anche Fucsovics per Berrettini non è facile. Nemmeno per Fabio (Fognini, il marito) è semplice con Koepfer. Tornando a Sinner, Alcaraz è dalla sua stessa parte e si riproporrebbe la semifinale di Parigi, con Carlos che ha un cammino più facile. Il primo che incontra è Rune, ancora meno consistente, meno equilibrato di come deve essere. Peccato, mi fa impazzire: credo abbia qualità incredibili, se fosse un po` inquadrato e trovasse un po` di serenità potrebbe essere all`altezza dei due quasi coetanei in cima al mondo, sa fare tutto.
Anche Shelton non sta crescendo come previsto, pare in confusione tattica.
Ma Shelton è più sereno, credo che prima o poi troverà un equilibrio. È già più sereno, meno condizionato. Un altro che secondo me si è perso totalmente è Sapovalov. Però nel caso del canadese mi pare una scelta: ci sono giocatori che non sono disposti a fare sacrifici tali, necessari per arrivare.
A proposito di sacrifici, Jasmine Paolini è un esempio per tutte.
Jasmine, è cresciuta tantissimo, credo si sia convinta, abbia maturato la consapevolezza di poter stare li, fare grandi cose. E le avversare iniziano a rispettarla, non è da sottovalutare. Credo poi che giocando il doppio con Errani si siano aiutate entrambe tantissimo. Sara per ritornare, avere un po` di energia, un po` di leggerezza. E Jasmine è cresciuta parlando con Sara che è molto tattica, molto mentale, avendo dovuto sopperire sempre tantissimo alle sue qualità tecniche con quelli che chiamo i giochetti. Sara è una che ti prende un po` per i fondelli. Sull`erba Jasmine è un po` meno comoda, ma è in fiducia e lo ha dimostrato a Eastbourne.
Parlava di rispetto dagli avversari. Con Sinner tanti entrano in campo in difficoltà.
Sicuramente molti entrano in campo 3-0 sotto, sanno che per batterlo, devono giocare al 110%. Jannik anche nelle giornate no fa scelte giuste. È sempre stato così, poi da fine dell`anno scorso ha maturato ulteriori certezze. Credo che Jannik entri in campo con mai sottovalutando l`avversario. È molto strutturato e ordinato, anche in confronto a un Alcaraz. Lo spagnolo oggi ha ancora più soluzioni di gioco, però va più in confusione. Del resto sono due ragazzi.. I due si sono trovati in un`epoca di passaggio che è bella per loro. I più forti si sono ritirati salvo Djokovic. Loro possono duellare in cima al mondo per dieci anni.
Come ai vostri tempi, i ragazzi dietro Sinner stanno crescendo per spirito di emulazione. Ci si spinge a vicenda?
Sì, vedere Sinner ti trascina, inevitabilmente, fa sì che gli altri ci credano sempre di più. E fa si che gli obiettivi inizino a essere più importanti. A noi un po` successe quando finalmente entrai nella top ten. Si era rotto un muro. E non credo sia stato un caso che l`anno dopo Francesca (Schiavone, ndr) abbia vinto il Roland Garros, da li in poi abbiamo ottenuto risultati di qualità di cui nessuno ci avrebbe accreditato. E credo che per i ragazzi la strada sia stata aperta da Fabio quando vinto Montecarlo. Quando uno lo vede e lo vive, comincia a dare di più, a credere sia possibile. La nostra scuola è buona del resto.
A proposito di Fognini, non molla.
È la voglia di divertirsi e il suo essere competitivo. Io non avrei mai pensato che lui facesse determinate scelte per continuare. Ora il suo unico problema è la continuità, i tempi di recupero, con il tempo ci si infortuna di più. Io cerco di sostenerlo il più possibile a un certo punto però dovrò dirgli basta, Lui ha già un suo piano post agonismo, tra golf e carriera sportive alternative. E sul tennis ha la visione, coglie il talento tra ragazzini di 15-16 anni. Ha aperto questa agenzia durante il covid e non ha sbagliato un colpo: Arnaldi, Cobolli, Gigante, una ragazzina di 13 anni che gioca molto bene. […]
“Qui tutti vogliono vincere” (Marco Di Nardo, Corriere dello Sport)
«L’anno scorso qui ho raggiunto la semifinale, so che posso giocare bene su questa superficie. La scorsa settimana è stata importante, anche se le condizioni di Halle sono diverse da quelle di Wimbledon. La classifica non conta, tutti vogliono vincere». Essere il principale favorito per il titolo non cambia l`approccio di Jannik Sinner. A Wimbledon ci sarà bisogno di portare sul campo la stessa intensità che lo ha condotto fino alla vetta del Ranking ATP, senza dare nulla per scontato. Nella giornata di domani l`altoatesino aprirà il suo torneo contro il tedesco Yannick Hanfmann, nel terzo incontro in programma sul campo 1. Niente Campo Centrale, dunque, per il leader delle classifiche mondiali. Come da tradizione, sarà invece il campione dell’ultima edizione ad aprire le danze sul Centre Court, proprio quel Carlos Alcaraz che Jannik potrebbe incrociare al penultimo atto, in una eventuale rivincita di Parigi. Novak Djokovic, che nei giorni passati ha utilizzato le sessioní di allenamento (anche con lo stesso Sinner) per testare le proprie condizioni, esordirà invece nella giornata di martedì, dedicata ai primi turni della parte bassa del tabellone: «Dicono che il suo ginocchio stia bene – ha dichiarato Jannik nella conferenza stampa che precede il torneo – anche se bisognerebbe chiederlo a lui». Tra le sfide più attese di domani ci sarà quella che vedrà Matteo Berrettini affrontare Marton Fucsovics, nel secondo incontro sul campo 12. E da lì che uscirà il nome dell`avversario di Sinner-Hanfmann al secondo round, con la possibilità di assistere a un derby azzurro di altissimo livello. Esordirà domani anche Matteo Arnaldi, impegnato nel primo incontro (ore 11 locali, le 12 in Italia) sul campo 15 contro Frances Tiafoe. Alla stessa ora aprirà il programma sul campo 16 Fabio Fognini (contro Koepfer). Infine, giocheranno in chiusura di giornata Mattia Bellucci, opposto a Ben Shelton sul campo 18, e Lorenzo Sonego, che se la vedrà con Mariano Navone sul campo 5. […] Jasmine Paolini, testa di serie numero 7, inizierà il suo cammino contro Sara Sorribes Tormo nella seconda sfida sul campo 3, cercando di conquistare la sua prima vittoria di sempre in un main draw di Wimbledon. A seguire, si affronteranno sullo stesso campo Martina Trevisan e Madison Keys, mentre Sara Errani esordirà nell`ultimo match sul campo 4 contro Linda Noskova.