"Ho giocato meglio i punti importanti", analizza l'azzurro dopo la vittoria su Tsitsipas
Matteo Berrettini è in finale per la terza volta in questa stagione dopo Marrakech e Stoccarda (quarta considerando anche il Challenger di Phoenix): l’ex numero 6 del mondo, che sta dimostrando giorno dopo giorno di poter tornare ad altissimi livelli, ha sconfitto Stefanos Tsitsipas per la prima volta su cinque confronti diretti e lo ha fatto con il punteggio di 7-6 7-5, qualificandosi per la finale dell’ATP 250 di Gstaad. Un torneo molto caro all’azzurro, che su questi campi ha vinto il suo primo titolo in carriera nel 2018 e l’ha sfiorato nuovamente nel 2022, cedendo in tre set contro Casper Ruud in finale. Berrettini, raccontando a caldo le sue sensazioni dopo la partita, si è dichiarato molto soddisfatto di star giocando già così bene nonostante i tanti mesi passati ai box causa infortunio a cavallo tra la passata stagione e quella in corso.
“Tutte le finali raggiunte sono differenti: sei anni fa qui ho giocato una finale ATP per la prima volta e fu davvero inaspettato – ha ricordato il finalista 2021 di Wimbledon –. Questa finale per me è molto speciale, soprattutto visti i tanti mesi nei quali non ho potuto competere fino a poco tempo fa. Questo è un posto a cui lego ricordi e momenti importanti della mia carriera, inoltre ho giocato molto bene questa settimana per giungere a questo punto del torneo”.
“Tsitsipas è un giocatore molto forte – ha proseguito Berrettini commentando il suo successo odierno – e sa bene come mischiare le carte, ma io sono stato un po’ più bravo nei momenti importanti. Finale con Halys? Giocammo contro a Piombino tanti anni fa, ma ricordo anche bene quanto difficile fu rispondere al suo servizio, spero che domani possa riuscirci meglio. Sarà una finale durissima: ho visto i match che ha giocato questa settimana e lui ha guadagnato confidenza con il passare dei giorni, alzando sempre più il suo livello. Mi sento pronto”, ha concluso l’italiano.
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