ATP Amburgo: un implacabile Fils detronizza Zverev e agguanta il primo titolo 500

Dopo due set a specchio giocati outdoor, con un 6-3 per parte, il terzo si disputa al coperto e lì la lotta diventa intensissima. Arrivati al tie-break finale il francese mostra il carattere e con aggressività si viene a prendere il secondo titolo in carriera e la top 20

Dal nostro inviato ad Amburgo

[5] A. Fils b. [1] A. Zverev 6-3 3-6 7-6(1)

Sempre fedele a sé stesso. Lui spinge ed è responsabile delle proprie azioni. La paura non sembra appartenergli. Arthur Fils è il nuovo campione del Hamburg European Open. La vittoria, strappata dopo tre ore e trentatré minuti di tennis, è arrivata con il punteggio di 6-3 3-6 7-6(1) sul detentore del titolo, e testa di serie numero 1, Alexander Zverev, che rimane quindi a bocca asciutta. La delusione è tanta per il tedesco.

Uscito vincitore dagli unici due confronti diretti – un anno fa in semifinale proprio ad Amburgo e un mese fa sull’erba di Halle ai quarti di finale – il teutonico alla distanza non ha saputo porre resistenza all’estrema potenza e al coraggio del francese, che nel tie-break finale ha dilagato. Rimarranno quindi quattro i tennisti ad aver difeso questo titolo, come due resteranno le volte che Sascha è stato capace di vincerne uno back to back. Rimane, però, comunque il più vincente del 2024 con 44 vittorie.

Esulta invece il 20enne francese, che intasca il secondo titolo in carriera dopo Lyone 2023 (ATP 250). Per lui, primo alloro in un ATP 500 alla prima finale di categoria, top 20 da lunedì e quarta vittoria su dieci sfide totali contro top 10.

Le 21 palle break annullate su 22 (!!!) raccontano molto di questo ragazzo, estremamente combattivo e concentrato durante la totalità dell’incontro. I 41 vincenti contro i 23 del teutonico, poi, sono la raffigurazione della filosofia del suo tennis. Senza conseguenze. Si spinge a tutta senza guardarsi indietro.

Primo set: Fils esplode i colpi dal primo punto. Zverev, debole e a corto di energie, arranca

Pronti, via! L’Am Rothenbaum di Amburgo è pronto, non ci sono posti liberi negli spalti e, a differenza della finale di doppio vinta dalla coppia di casa Krawietz/Puetz in cui il tetto dello stadio era chiuso a causa di nuvoloni minacciosi, si gioca outdoor. Il campo, poi, è totalmente illuminato dal sole. Subito caldo Fils nell’uscita dai blocchi di partenza. Spinge sia con il dritto che con il rovescio, vince il gioco a 30 e parte in vantaggio.

Il francese non si fa intimidire dalle battute estremamente veloci di Zverev. Risponde alla grande e non ha paura neanche di sfidarlo nella diagonale del rovescio. Il transalpino ruggisce e strappa subito il servizio all’avversario. Dettando i ritmi, poi, tiene la battuta a 30 con il tedesco parecchio sulla difensiva. Sale quindi sul 3-0. Fils gioca profondissimo, vicino alle righe e Zverev, pur essendo qualche passo dietro la linea di fondo, fatica comunque a controllare. Con il servizio però trova uno spiraglio e conquista pure lui il primo game dell’incontro.

Nel quinto game il giovane tennista d’oltralpe è impreciso con il dritto e concede ai vantaggi quattro palle del contro break. Ma, in queste, è ineccepibile sia con il colpo che fino a pochi istanti prima non funzionava, ovvero il dritto, sia con il servizio. Zverev ci ha provato a rientrare, ma non ci è riuscito. Il tedesco cerca con insistenza l’angolo sinistro di Fils, consapevole della sua supremazia dal lato destro del campo. In ogni caso, il teutonico non riesce a limitare i danni e offre palla break. Qui, però, lo assiste il servizio con un ace provvidenziale.

Subito dopo però, un po’ a sorpresa, Zverev si dirige verso la panchina e chiede il medical timeout a causa di un colpo di sole che deve avergli tolto un po’ di lucidità e forze. Al rientro in campo la prima continua a funzionare e conquista il gioco. Quello a perdere lucidità è invece il francese, falloso nel game successivo tanto da regalare tre palle break consecutive al beniamino di casa. Quest’ultimo spreca spedendo in corridoio svariate risposte e lascia quindi ancora dirigere il set al suo avversario, che ora conduce 5-2.

Zverev arranca. È a corto di fiato, sembra non avere energie e si piega spesso sulle ginocchia. Ciononostante, non si arrende e si procura altre palle break. Nella prima è bravo Fils a sferrare una prima vincente, nella seconda è il tedesco a buttare via l’occasione con un errore in risposta di rovescio. Il francese non perdona. Dopo poco meno di un’ora il 20enne transalpino è avanti 6-3.

Secondo set: Alla 17esima palla break Zverev concretizza e fa tesoro del vantaggio. Si va al terzo

L’idolo del pubblico cerca di riscattarsi sin da subito. Tiene il servizio a 0 e parte in manovra nella seconda frazione. Fils fa lo stesso in battuta e gli rimane appiccicato nello score. Le nuvole prevalgono sul sole e il campo perde quella lucentezza che gli apparteneva fino a pochi istanti prima. Lo stesso succede a Fils che, tutto d’un tratto, smarrisce brillantezza e finisce pure a litigare con l’arbitro per un time violation che, a detta sua, non doveva arrivare.

Offre quindi tre palle break: la decima, l’undicesima e la dodicesima dell’incontro. Ancora una volta, però, mostra di che pasta è fatto e le cancella tutte quante con coraggio e grinta. La tredicesima, neanche a dirlo, fa la stessa fine delle altre. Siamo 2 giochi pari. Qui Zverev perde le misure con i colpi a rimbalzo, che finiscono spesso lunghi, e offre pure lui un’occasione allo sfidante. Rimedia però subito dopo con la battuta e tiene ancora il timone del set.

Giocando profondo giunge nuovamente a palla break, con Fils costretto spesso a indietreggiare. Prima centrale e missile di dritto vincente. Cancellata con carattere. Ai vantaggi ne arriva un’altra e anche questa volta è la battuta ad assistere il transalpino. Fino ad ora, siamo a 15 palle break annullate da Fils, che non si vuole fermare qua. Anche la 16esima non va – scambio combattuto risolto da un dritto vincente del francese -, ma il 17 è il numero fortunato. La testa di serie numero 5 spedisce un dritto in corridoio e Zverev, sollevato, alza le mani al cielo. L’impresa è compiuta, il break è suo.

Fils non si perde d’animo, continua a spingere a più non posso e investe Sascha con la sua potenza. Il teutonico offre ancora palla break, ma ne esce con esperienza e sale 5-2. Il sigillo tedesco viene posto con cattiveria tennistica giusto pochi minuti dopo, al quarto set point. Ricambiato il 6-3. Il vincitore del torneo si deciderà al parziale decisivo.

Terzo set: Equilibrio fittissimo tra le parti, ma al tie-break prevale la verve tennistica e caratteriale di Fils

Si rientra nel rettangolo rosso in prossimità dell’inizio della terza ora di gioco, dopo un toilet break di Fils e in seguito alla chiusura del tetto dovuta alla caduta di qualche goccia di pioggia. Il terzo parziale si giocherà quindi indoor. Nel gioco d’apertura Zverev trova profondità con i colpi e il francese si fa sorprendere. Quest’ultimo offre palla break, ma di potenza, come piace a lui, la annulla e parte 1-0.

I due iniziano a tenere i loro turni di battuta senza faticare più di tanto, contribuendo quindi a rendere l’atmosfera ancora più tesa e l’aria sempre più pesante. Gli scambi si fanno intensi e l’Am Rothenbaum prende vita. Il punteggio è stretto e dopo pochi minuti Zverev, prendendosi qualche rischio, torna a break point. Qui però è bravo Fils a lasciare andare il braccio: annulla due opportunità tedesche e tiene il vantaggio.

L’equilibrio regna sovrano. Uno attacca, l’altro difende. E viceversa. Uno contiene e l’altro spinge. Già così il match è di gran lunga il migliore della settimana. Il livello è davvero altissimo. Si procede di 30-30 in 30-30, ma alla fine è sempre il battitore a spuntarla. Il tifo entusiasta del pubblico va di pari passo con l’andamento della partita. Prima 2-2, poi 3-3, ancora 4-4 ma, allo scoccare delle tre ore di gioco, è Zverev a tornare a break point dopo un doppio fallo di Fils. Drittone a sventaglio e pericolo scampato per il francese, che obbliga così il tedesco ad andare a servire nel decimo gioco per rimanere nell’incontro.

La pioggia scende copiosa sul tetto dello stabile, così come i dritti del transalpino verso il lato del campo presidiato da Zverev, che risulta un po’ remissivo. I due vanno ai vantaggi, ma la prima testa di serie del tabellone sferra delle prime devastanti e grazie a quelle pareggia i conti nel computo di game. È poi lui ad arrivare a palla break ma, dopo una prima da sotto del francese terminata fuori di poco, spedisce la risposta in corridoio e poi lascia andare il game. Sarà quindi ancora costretto a servire per allungare la finale.

Nel cambio campo i due discutono animatamente e l’arbitro è costretto a dividerli. Si ritorna nel rettangolo da gioco sorpassati i duecento minuti di battaglia ed è ancora Fils a pressare maggiormente. Sale sullo 0-30, ma Zverev rimane lì, lotta digrignando i denti e lo costringe al tie-break.

Il francese parte in vantaggio con un serve and volley vincente e in seguito conquista un mini break spingendo dal lato del dritto sul dritto dell’avversario. Zverev sbaglia nuovamente, ma questa volta in lunghezza con il rovescio e Fils sale così 3-0. Altro serve and volley vincente – smorzata in controbalzo sublime -, poi prima esterna e allunga sul 5-0. Ingiocabile in questo tie-break il transalpino. Un rovescio lungolinea da cineteca lo catapulta al match point e con un’altra prima vincente mette fine alla partita dopo tre ore e trentatré minuti di lotta agonistica a livelli stellari. Con il punteggio di 6-3 3-6 7-6(1) il nuovo campione è Arthur Fils. Di carattere e di tennis, oggi, ha vinto meritatamente lui.