ATP Shanghai, Sinner: “Via la Coppa Davis dopo le ATP Finals”
Un ottimo Etcheverry ha costretto Jannik Sinner alla rimonta per passare il turno e arrivare agli ottavi di finale. Dopo la vittoria, l’azzurro ha riconosciuto l’ottimo livello del rivale soprattutto nel primo parziale, ha smentito le voci sulle sue nozze imminenti se non già avvenute (sic!), ha parlato dell’ultima settimana e del calendario ATP con un piccolo grande suggerimento e di altro ancora.
D. Quanto ti ha impressionato Tomas e come l’hai girata?
“Lui ha servito benissimo nel primo set, io ero in difficoltà in risposta. Però ho avuto le mie occasioni, non sono riuscito a sfruttarle, capita. Ho cercato di rimanere sul pezzo mentalmente. È migliorato tanto negli ultimi due anni, sono contento per lui.”
D. Sembra che tu abbia giocato di buon umore, tanti sorrisi, ti piacciono queste sfide?
“Un match complicato. In certi momenti devi stare molto attento a ciò che fai, ma è stato divertente. Anche lungo, quindi è importante avere un giorno di riposo per recuperare, sto cercando di dare la priorità a queste cose ora.”
D. Dici di averla sentita fisicamente oggi. Hai avuto una settimana piena [mercoledì scorso la finale a Pechino] e quest’anno ci sono state lamentele per il calendario ATP. Pensi che gli impegni siano troppi?
“Ci sono tanti tornei, questo è sicuro. Sarebbe ideale se dopo le ATP Finals non ci fosse la Coppa Davis, credo che cambierei questo. Per il resto possiamo scegliere, a parte i tornei obbligatori, per esempio ho scelto di giocare Pechino. Quest’anno abbiamo scelto i tornei giusti al momento giusto, quindi nessun problema per me. Capisco altri giocatori, se sei 30, 40 o 50 del mondo, devi proteggerti un po’ di più, quindi la risposta o il suggerimento sono diversi.”
D. C’è stato un bel momento nel tuo match di ieri quando ti sei sincerato delle condizioni di una raccattapalle colpita da una palla. Ne puoi parlare?
“Questi ragazzi amano ciò che fanno. Io non ho mai fatto il raccattapalle perché a quell’età non ero interessato troppo al tennis, ma senza di loro non penso sarebbe possibile giocare, ci danno una grossa mano. Dall’espressione del suo viso ho capito che sentiva un po’ male, così ho voluto controllare, ma era tutto a posto. È stato piuttosto naturale a dire il vero, quindi una bella sensazione.”
D. Scusa se esulo dal tennis, ma ci sono voci secondo cui ti saresti sposato.
“È stata una novità anche per me (ride). Ho letto che sarebbe successo dopo lo US Open No, non ho chiesto, non è successo niente, tutto inventato.”
D. Da un po’ lavori con Marco Panichi e Ulises Badio, che erano con Djokovic. Credo che tu abbia una corporatura simile a quella di Novak: per questo li hai scelti?
“Non c’è dubbio che abbiano tanta esperienza, con il numero 1 per tanti anni. Ed è un grosso aiuto che abbiano già lavorato insieme. Ci sono somiglianze con Novak, ma alla fine siamo diversi.”
D. Cosa puoi dirci del tuo prossimo match, Carballes Baena o Shelton?
“Conosco un po’ meglio Ben, abbiamo già giocato un paio di volte in più [3-1 per Jannik i precedenti con Shelton, 2-0 con RCB, ndr]. Ben ha un gran servizio e un gran dritto ed è migliorato parecchio. Con Carballes Baena è diverso, più fisico.”