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Ferrero: “Con Carlos stiamo facendo un percorso per portarlo ad essere un giocatore da 10 in tutto”

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Da Villena – comunità autonoma valenziana -, località spagnola dove si erge la Ferrero Tennis Academy, Juan Carlos ha rilasciato un’intervista al portale iberico Punto De Break in cui ha fatto il punto sullo stato di forma di Carlitos Alcaraz, sulla preparazione invernale, sugli aspetti che maggiormente hanno curato assieme alla new-entry del team (il vice allenatore Samuel Lopez, ex coach di Carreno) e sulle motivazioni in vista dell’avvio di 2025 con lo swing australiano.

Le parole dell’ex campione del Roland Garros lasciano trasparire grande serenità e soddisfazioni per le ultime settimane di lavoro svolte, tenendo comunque ben presente lo squarcio abissale che Jannik Sinner ha aperto con il suo dirompente 2024. Mosquito difatti ci scherza su: “Non lo invitiamo più ad allenarsi qui“.

D. Come sta andando la preseason?

Juan Carlos Ferrero: “Bene, bene. Carlos è arrivato con tanta voglia, la off season è stata fondamentale per lui per staccare la spina e le due esibizioni giocate a New York e Charlotte lo hanno messo già sulla buona strada per arrivare qui all’Accademia pronto a svolgere i carichi di lavoro. Nella prima settimana ci siamo concentrati sull’adattamento fisico, oltre ad alcuni test con Babolat e Nike per le scarpe. La seconda settimana è stata invece più intensa, con tre ore in campo per ogni sessione e un allenamento decisamente più intenso. La prossima settimana inizieremo infine a giocare i punti simulando le situazioni tattiche di campo“.

D. Avete introdotto qualche tipo di novità rispetto alle preparazioni invernali delle passate stagioni?

Juan Carlos Ferrero: “La differenza sostanziale è che adesso abbiamo meno tempo, l’off-season si è ridotta drasticamente. Finire così tardi non è per niente positivo, il calendario purtroppo è molto serrato. La situazione è quella che è, l’unica cosa che possiamo fare è accettarla. Ci piacerebbe sicuramente avere più di tempo per organizzare meglio i richiami fisici durante l’anno, in modo tale da permettere a Carlos di arrivare più fresco a certi appuntamenti, ma visto che non possiamo cambiarlo…ci dobbiamo adattare“.

D. Stai lavorando su qualche aspetto specifico sul piano tecnico?

Juan Carlos Ferrero: “Stiamo cercando di modificare qualcosa al servizio, in modo tale che abbia più di ritmo di quello che riesce ad imprimere adesso. L’obiettivo è portarlo ad essere maggiormente fluido e rilassato quando va a servire. Poi gradualmente arriveremo ad appianare quei piccoli dettagli che non sempre funzionano, come la battuta da destra che vogliamo portare ad essere una soluzione micidiale nel gioco di Carlos. Dobbiamo rafforzare il suo DNA tennistico e contemporaneamente lavorare sulle sue debolezze“.

D. Qual è la sua valutazione del 2024?

Juan Carlos Ferrero: L’anno in cui vinci uno Slam è sempre un grande anno. Se ne hai vinti due… beh, è semplicemente impressionante. Vincere un Masters 1000 come Indian Wells o un ATP 500 come Pechino rafforza ancora di più la stagione, ma ovviamente c’è l’altro animale (Sinner) che ha vinto tutto quello che ha vinto“.

D. Alcuni possono pensare che non sia stata una stagione così positiva come lei l’ha descritta.

Juan Carlos Ferrero: “Noi pensiamo il contrario: è stato un anno spettacolare. Vincere un torneo del Grande Slam è molto, molto complicato, quindi vincerne due vuol dire aver fatto una stagione magnifica, anche se si possono sempre migliorare alcuni aspetti fuori dal campo e allenare certi dettagli da campo. Carlos è molto consapevole delle cose che deve e dovrà migliorare di anno in anno, lo vedo ogni giorno più maturo in tutti quegli aspetti che fanno un professionista perché rispetto al passato lo vedo fare le cose con più testa. Mi piace come sta affrontando la preseason, lo vedo molto concentrato sulle cose che vuole e deve migliorare o su tutte quelle situazioni che non sono andate come avremmo voluto quest’anno“.

D. Firmerebbe affinché ogni stagione fosse così?

Juan Carlos Ferrero: “Sì, ma continuando a migliorare quegli aspetti di cui parlavo prima. Tutti quegli alti e bassi nelle partite, per esempio, lui sa che deve migliorarli, perché è qualcosa riconducibile unicamente alla sfera mentale e non a quella tennistica. Il suo tennis ha già un livello molto alto, appena maturerà un po’ nell’impegno per il proprio miglioramento mentale compirà ulteriormente un importante step in avanti. Ogni stagione noi membri dello staff cerchiamo di migliorare sotto questo preciso aspetto, vedremo che segnali avremo in tal senso dal 2025“.

D. La gente gli chiede continuità di risultati e prestazioni, di rimanere nel Gotha anno dopo anno.

Juan Carlos Ferrero: “Cerchiamo infatti un’evoluzione continua, che non si limiti meramente al conseguimento del risultato immediato. Cosa significa nel lavoro a livello pratico? Fare un percorso per portare Carlos ad essere un giocatore che sia un ’10’ in praticamente tutto. Lui è in grado di avere picchi molto alti in alcuni aspetti ed altrettanti bassi in altri. Deve perfezionare le proprie abilità, dove è già in possesso di un livello molto alto, e migliorare i propri difetti. Ovviamente, quegli alti e bassi di cui è preda delle volte in campo asseriscono chiaramente alla sfera dei suoi limiti, ma in altri casi hanno invece a che fare con quanto tu possa essere fresco sotto l’aspetto fisico o motivato dal punto di vista mentale. Ecco perché lo motiviamo voracemente in ogni singolo torneo, per tirare fuori il suo miglior tennis ogni settimana. Solamente così si può alzare ancora di più l’asticella“.

D. Samuel Lopez si unisce alla squadra come assistente allenatore, questo rende il 2025 un punto di svolta della carriera di Alcaraz?

Juan Carlos Ferrero: “Assolutamente, l’anno sarà un po’ diverso da quest’ultimo che sta per concludersi. Saremo in due ad accompagnare Carlos ai tornei. Io sicuramente parteciperò a tutti e quattro gli Slam, tuttavia Samuel sarà con noi anche al Roland Garros e a Wimbledon. Da lì in poi vedremo di blocco in blocco come dividerci nel resto della stagione“.

D. Perché hai deciso che era giunto il momento di aggiungere una nuova voce?

Juan Carlos Ferrero: “Quando sei lì da così tanti anni, coinvolgere una persona con l’esperienza di Samuel nel team è un vantaggio per tutti. Penso che ci aiuterà, aiuterà Carlos a sentire le cose da un’altra prospettiva anche se naturalmente lavorando sempre sulla stessa linea di pensiero. Sarà certamente positivo per lui, quando si sta a contatto con una determinata persona tutto l’anno c’è sempre il rischio di odiare un po’ quella figura, perciò il cambio di scenario è spesso positivo“.

D. A proposito di quest’ultimo rilievo, in passato dichiarasti che il tuo piano inziale fosse quello di allenare Carlos per 10 anni, non oltre. Hai cambiato idea?

Juan Carlos Ferrero: “Hai una famiglia e l’impegno di passare del tempo con loro, aggiungere qualcuno alla squadra è anche un modo per prolungare la carriera di un allenatore. Ad oggi non mi pongo nessuna data... Voglio dire, non comincio a pensare che è il mio settimo anno e ne ho soltanto ancora tre davanti a me. Quando feci quella dichiarazione, precisai che fosse solo un numero simbolico. Dieci anni sono tanti, ma in questo momento non ho una data di scadenza. Siamo tranquilli, lavoriamo ogni giorno nel miglior modo possibile“.

D. Ti vedo fresco per altre sette stagioni.

Juan Carlos Ferrero: “Sono fresco come ad ogni inizio stagione (sorridendo, ndr)”.




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