WTA Brisbane: tutto facile per Sabalenka e Andreeva. Fuori Badosa e Kalinskaya
Non solo United Cup: le grandi del panorama WTA che non partecipano alla competizione a squadre miste hanno deciso di iniziare la loro stagione tennistica nel WTA 500 di Brisbane. La seconda giornata di gioco del Brisbane International presented by Evie ha confermato le aspettative riposte su alcune giocatrici, ma ha anche regalato delle sorprese. Avanzano, infatti, senza problemi la numero 1 al mondo Aryna Sabalenka e la giovane russa Mirra Andreeva; conferma le buone sensazioni con la seconda vittoria stagionale la tunisina Ons Jabeur, mentre la spagnola Paula Badosa e l’altra russa Diana Shnaider sono rimandate, dopo le inattese sconfitte. Vediamo, quindi, cosa ci ha offerto il day 2 del WTA 500 di Brisbane.
Sabalenka sugli scudi, bene Putinsteva e Andreeva
L’inizio di Aryna Sabalenka è stato quello che ci si aspettava. Sono bastati 65 minuti alla numero 1 al mondo per regolare la numero 75 WTA Renata Zarazua con un netto 6-4, 6-0. La bielorussa ha avuto bisogno di un primo set di rodaggio nel quale, dopo essere scappata sul 3-0, ha subito la rimonta di Zarazua che ha recuperato il break di svantaggio strappando a zero il servizio alla bielorussa. Dal 4-4, però, la musica è cambiata, diventando un monologo della tennista nata a Minsk. Otto game consecutivi e vittoria in ghiaccio. 23 vincenti messi a referto e il 71% di punti vinti sul proprio servizio sono i numeri che certificano il match dominato da Sabalenka, che ha messo in difficoltà Zarazua con la potenza del suo dritto.
La sua avversaria negli ottavi di finale sarà la kazaka Yulia Putintseva. La tennista nata a Mosca, allenata dall’italiano Matteo Donati, ha lottato e battuto in due set (6-2, 7-5) la statunitense McCartney Kessler.
Una sfida più dura di quanto non dica il punteggio, durata un’ora e quarantatré minuti, nella quale Putintseva è stata brava a non perdere mai il servizio, annullando le due palle break concesse a Kessler, che erano anche set point. Nel primo parziale, a piegare le gambe di Kessler è stato l’infinito terzo game, durato 16 punti, con la kazaka che ha piazzato il break alla quarta opportunità. Nel secondo set, Kessler ha prima annullato due chance di break di Putintseva e poi, come detto, è stata per due volte a un punto dal terzo set. Annullate le occasioni a favore della statunitense, Putintseva ha preso il turno e con un parziale di 8 punti a 2 ha chiuso la contesa.
Avanza anche la numero 16 al mondo Mirra Andreeva. La sedicenne di Krasnojarsk si è aggiudicata con un doppio 6-4 il derby russo contro Anna Blinkova (26 anni, 77 WTA). In entrambi i parziali, Andreeva è stata la prima a ottenere il break, per poi subire il ritorno della connazionale. Con il match tornato in parità, in entrambi i parziali, Andreeva ha nuovamente piazzato il break, controllando la sfida nonostante qualche momento di difficoltà. Complessivamente una buona prestazione in risposta della sedicenne siberiana, che attende agli ottavi una tra la ceca Linda Noskova e la romena proveniente dalle qualificazioni, Anca Todoni.
Le sorprese: out Badosa, Ostapenko e le russe
Se i primi tre match citati hanno visto le teste di serie portare a casa la sfida senza neanche cedere un set, negli altri incontri sono arrivate delle sorprese. Notizie positive arrivano dalla tunisina Ons Jabeur. Dopo la vittoria in due set nel match d’esordio contro Zheng Saisai, la tunisina ha risolto senza problemi il rompicapo rappresentato dalla testa di serie numero 14 Ekaterina Alexandrova. 6-3, 6-2 il risultato finale a favore di Jabeur.
Primo set caratterizzato da diverse palle break, con Jabeur che ne ha dovute fronteggiare quattro annullandone tre, mentre Alexandrova si è trovata ben 10 volte costretta a giocare sotto pressione, salvandosi in otto occasioni ma concedendo alla fine due break che si sono rivelati fatali. La russa ha pagato la bassissima resa con la seconda di servizio (solo 4 punti su 15 giocati). Nel secondo set, nessuna sbavatura per Jabeur: zero palle break concesse e due turni di servizio strappati a una Alexandrova che non ha quasi mai trovato la prima di servizio e ha faticato con la seconda.
Altre due russe salutano subito Brisbane. La testa di serie numero 6 Anna Kalinskaya ha ceduto con un doppio 6-3 alla statunitense Ashlyn Krueger (numero 64 WTA), mentre la testa di serie numero 5 Diana Shnaider ha perso in tre set (6-3, 4-6, 6-1) contro l’ucraina Anna Kalinina.
La sconfitta più sorprendente rimane quella della numero 12 al mondo Paula Badosa. La spagnola, testa di serie numero 4, è stata sorpresa dall’armena Elina Avanesyan. 6-3, 1-6, 6-3 il risultato a favore della numero 43 WTA, che ha portato a casa la sua settima vittoria contro una top 20 in carriera. Troppi doppi falli per la spagnola, ben sette, e una scarsa capacità di convertire le chance guadagnate. Avanesyan, infatti, ha chiuso il match salvando 13 delle 16 palle break concesse.
A chiudere l’elenco delle teste di serie che cadono all’esordio troviamo la lettone Jelena Ostapenko. In un match durato due ore e sedici minuti, la numero 15 al mondo ha ceduto il passo alla ceca Marie Bouzkova con il punteggio di 7-6(0), 6-4. Match folle con game infiniti e un inizio disastroso di Bouzkova che, dopo aver breakkato Ostapenko in apertura, ha subito un parziale di cinque giochi consecutivi. Sotto 5-1, è iniziata la rimonta della ceca, con la complicità di Ostapenko: si è arrivati al 5-5 con un set point non sfruttato dalla lettone sul proprio servizio. Il tie-break poi è stato un monologo di Bouzkova. Durante il match, da ricordare diversi siparietti di Ostapenko, polemica sia con la tecnologia che con il giudice di sedia per alcuni falli di piede chiamati. Anche il secondo set ha seguito un percorso fatto di alti e bassi: sette break in dieci game e Bouzkova che ha piazzato il decisivo nel decimo game, chiudendo al primo match point.