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Rybakina richiama Vukov nello staff, ma la WTA blocca tutto: il coach è sotto indagine

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Si intensifica il caso Elena Rybakina-Stefano Vukov. A pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open, la kazaka ha fatto un passo indietro importante richiamando il coach italo-croato seppur in un ruolo diverso dato che la parte principale spetta a Goran Ivanisevic, ufficializzato durante le WTA Finals.

Una scelta che ha preso alla sprovvista parecchi tifosi e addetti ai lavori per due motivi: il primo è legato alla velocità con cui Elena ha cambiato idea, dato che la scelta della chiusura del rapporto era arrivata solo prima dello Us Open 2024, mentre l’altra motivazione è il comportamento dello stesso Vukov, spesso criticato non solo dai fan della kazaka ma anche dai genitori. Rybakina aveva sempre difeso l’aggressività di Vukov: “Stefano crede in me da anni e lo ha fatto prima di chiunque altro. I suoi metodi mostrano i miei successi anche negli Slam. Chi mi conosce sa che non accetterei mai un allenatore che non mi rispetta“.

Con il coach di Fiume, la classe 1999 è arrivata a raccogliere i frutti del suo lavoro e della sua crescita con diversi riconoscimenti prestigiosi come la vittoria di Wimbledon nel 2022 contro Ons Jabeur e il best ranking, ovvero il terzo posto. L’anno successivo, oltre al podio nella classifica WTA, c’è da sottolineare la finale dell’Australian Open persa con Aryna Sabalenka. Proprio alle porte dell’AO, anno scorso terminato al secondo turno dopo un tie-break clamoroso da 42 punti vinto da Anna Blinkova, Rybakina è tornata sui suoi passi richiamando Vukov con un ruolo secondario.

La scelta però è stata bloccata poiché il coach è stato sospeso dal WTA Tour essendo sotto indagine in corso per presunte violazioni del Codice di condotta sebbene Rybakina si sia sempre messa contro tutto e tutti in questo “rapporto tossico“, com’era giudicato da Pam Shriver e non solo.

In ogni caso in queste condizioni Vukov non può ottenere l’accredito per l’Australian Open e qualsiasi altro evento del circuito WTA, uno stop che dunque scombina i piani della kazaka: “Come parte della sospensione provvisoria – spiega un portavoce WTA – il signor Vukov non è idoneo a ottenere un accredito WTA in questo momento. Mentre la WTA in genere non commenta le indagini attive, riteniamo che sia necessario chiarire questa questione a causa delle recenti dichiarazioni pubbliche che travisano la situazione. Non forniremo ulteriori dettagli in questo momento“. In tutto ciò Vukov è stato breve e chiaro: Sicuramente non ha mai abusato di nessuno, trovando conferma come detto nelle parole della stessa diretta interessata.

Adesso cosa succederà? La fonte autorevole del The Athletic spiega come due fonti informate sull’indagine abbiano confermato che il consiglio WTA è nelle fasi finali della compilazione dell’indagine su Vukov e dunque la risposta definitiva potrebbe essere rilasciata nei prossimi giorni. Con l’italo-croato che non può accedere nemmeno nei campi di allenamento o nel box di Rybakina fino alla fine dell’indagine, non è da escludere che possa comunque essere presente come semplice spettatore. A breve (si spera) avremo maggior chiarezza su una questione molto più spinosa del previsto.




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