L’off-season di Carlos Alcaraz, tra modifiche alla racchetta e al servizio
Con nel mirino il record di precocità nel completamento del career Grand Slam, detenuto dal connazionale Rafael Nadal, Carlos Alcaraz ha lavorato duramente durante l’off season per portare al livello successivo il servizio e il dritto. Partendo dal fatto che “servizio e dritto” è forse la combinazione con più successo nel tennis odierno, è chiaro, guardando i numeri, che lo spazio di manovra per migliorare questi due colpi ci sia, specialmente per la battuta.
Durante il 2024, Carlos ha servito 265 ace e 119 doppi falli, salvato il 62% dei break points (a fronte di 105 break subiti) e le percentuali di punti vinti con la seconda e con la prima sono rispettivamente del 73% e 57%. Visti singolarmente, questi dati danno qualche suggerimento, ma rapportandoli a quelli del suo più diretto competitor, Jannik Sinner, capiamo bene la differenza tra i due. Jannik ha servito più del doppio degli ace di Alcaraz (563 in tutto), salvato il 74% dei break point (12% in più di Carlos) e vinto con prima e seconda, in ordine, il 79% e 58% dei punti. Da questi numeri capiamo che il salto di qualità è necessario, specialmente considerando la percentuale di break point salvati, statistica per cui Carlos è terzultimo nella top 10, davanti solo a Daniil Medvedev (il cui rendimento al servizio è in costante calo da qualche anno) con il 61% e Alex de Minaur, ultimo, con il 60% di break point salvati.
La modifica al servizio era arrivata inizialmente all’inizio della tournée su terra battuta, con l’eliminazione di una delle due pause durante il caricamento della racchetta; nel corso dell’off-season, ha tolto anche l’ultima restante (in cui fermava la racchetta in basso), in modo da guadagnare ritmo al momento del servizio.
Quanto al dritto, invece, Juan Carlos Ferrero ha voluto far lavorare Carlos con diverse racchette, in modo da fargli guadagnare qualche chilometro in più: stando a quanto riporta Marca, la sua Babolat, ora, è più pesante di cinque grammi (aggiunti con nastri di piombo). Secondo l’allenatore aggiuntosi al team al fianco di Ferrero, Samuel Lopez, questa piccola modifica “è un aiuto in più per colpire. Con l’accelerazione che ha, guadagnerà in potenza e peso della palla. Con la sua qualità d’impatto, con una racchetta con più peso, solo impattando la palla davanti a sé, riuscirà a sfruttare maggiormente la forza con cui arriva.”
L’appesantimento della parte neutra della racchetta è più comune per i giocatori che colpiscono piatto, come ad esempio Korda o Griekspoor, ma per Carlos potrà essere un’arma in più contro giocatori come Sinner o Zverev. Ora rimane solo da vedere se questo lavoro nell’off-season pagherà e se quindi Alcaraz riuscirà a conquistare l’Australian Open, uno dei suoi principali obiettivi del 2025, e così facendo a ribattezzare il record di velocità nella vittoria di tutti e quattro gli Slam di Rafael Nadal.