Wimbledon, i residenti non ci stanno: comincia la battaglia legale sul progetto di espansione
Il comitato di residenti che sta contrastando il piano di espansione del torneo di Wimbledon – un piano che, ricordiamolo, prevede la costruzione di un nuovo stadio oltre all’aggiunta di 38 campi all’interno dello storico All England Lawn Tennis Club (AELTC) – ha formalmente avviato un’azione legale per contestare la validità della decisione del sindaco di Londra che ha di fatto convalidato il permesso per l’opera di riqualificazione del vecchio campo da golf di Wimbledon Park.
Attraverso un comunicato del 3 gennaio il comitato ‘Save Wimbledon Park’ (SWP) ha confermato che contesterà il permesso concesso dalla Greater London Authority (GLA) in un’udienza pubblica che si terrà il 27 settembre 2025, indicando l’All England Club, insieme ai consigli di Merton e Wandsworth, come parti interessate e convenute. Il comitato, entrando nel dettaglio, sostiene che “il permesso di pianificazione è viziato da errori di natura legale e di pianificazione” riguardanti in particolare i terreni del campo da golf che l’All England Club acquistò nel lontano 1993. Secondo i residenti di ‘Save Wimbledon Park’ il permesso di pianificazione e di costruzione contraddice chiaramente un principio fondamentale che impedirebbe di costruire sopra determinate aree di quel terreno, aree che teoricamente dovrebbero rimanere disponibili al pubblico: si tratta delle cosiddette aree adibite, appunto, alla “ricreazione pubblica”. I rappresentanti dell’All England Club sostengono invece che quel tipo di principio non debba essere applicato ai terreni in questione.
IL RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:
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Wimbledon: progetto di espansione a rischio
Ampliamento di Wimbledon, l’AELTC: “Le nostre intenzioni sono state fraintese”
Un giudice della High Court valuterà adesso le contestazioni legali e determinerà se ci sarà bisogno di una vera e propria revisione giudiziaria: questa fase è destinata a durare diversi mesi e qualsiasi tipo di decisione verrà rimandata al 2026. Il comitato SWP sostiene oltretutto che anche lo sviluppo e l’ampliamento del Wimbledon Park Golf Club, che l’AELTC ha acquistato nel 2018, fu portato avanti in violazione del principio di cui sopra, in quanto i cosiddetti “patti restrittivi” affermavano che tale terreno potesse essere utilizzato solamente per scopi pubblici, ricreativi e di svago.
La ‘Greater London Authority’ ha rilasciato la conferma definitiva del permesso di pianificazione a fine novembre: il vicesindaco di Londra, Jules Pipe, ha approvato le proposte dell’AELTC dopo che un rapporto di 221 pagine della GLA non ha rilevato “alcuna considerazione sostanziale che giustifichi il rifiuto del consenso”.
Un portavoce della Greater London Authority ha dichiarato: “Il sindaco ritiene che questo progetto porterà una serie significativa di benefici economici, sociali e culturali per la cittadinanza, per l’area interessata, per Londra e in generale, in senso più ampio, per tutta l’economia del Regno Unito, creando nuovi posti di lavoro e consolidando il prestigio di Wimbledon, ovvero della più grande competizione di tennis al mondo”.
L’AELTC ritiene che questo progetto consentirà al torneo di non perdere terreno nei confronti degli altri tre slam: uno dei 39 campi nuovi sarà un vero e proprio stadio che ospiterà 8mila spettatori mentre gli altri 38 consentiranno al Club di organizzare in loco anche il torneo di qualificazione. Ricordiamo che Wimbledon è l’unico dei quattro Major che è costretto a far disputare il torneo cadetto in un altro circolo e il terzo stadio dei Championships, il campo numero 2, è il terzo stadio più piccolo di tutti e quattro i tornei del Grande Slam.