Caso Rybakina-Vukov, parla Ivanisevic: “Per il momento sono ancora qui, ma è una situazione surreale”
Il nuovo capitolo del caso Rybakina riparte inevitabilmente da una definizione della Treccani, e ci riferiamo precisamente alla definizione del “Terzo incomodo”: “Chi sopraggiunge o rimane quando due vorrebbero restare soli, disturbandoli e creando intralcio o imbarazzo con la sua presenza”.
Se il ruolo del terzo incomodo avesse una faccia, uno sguardo, insomma, un physique du rôle, quella faccia non sarebbe quella di Goran Ivanisevic, che da qualche giorno si è ritrovato, senza volerlo, nel cuore di una storia assurda: quella del turbolento rapporto professionale tra la kazaka Elena Rybakina (25 anni, numero 6 del ranking WTA) e del suo storico (e, forse, attuale) allenatore, Stefano Vukov, che dopo aver accompagnato Elena (dal 2019) al vertice del tennis mondiale, fu improvvisamente licenziato prima dell’ultima edizione dello US Open, su pressione dei genitori della campionessa di Wimbledon 2022 e di molti addetti ai lavori, che puntarono il dito contro il coach di Fiume, protagonista di una serie di atteggiamenti che – secondo le accuse, sempre smentite dalla tennista – superavano il limite della violenza psicologica.
Rybakina, dopo una lunga pausa dalle gare, rientrò in campo per le Finals di Riyadh, giusto per fare presenza, annunciando a sorpresa l’ingaggio di un nome forte, Goran Ivanisevic, ex allenatore di Novak Djokovic: sembrava l’inizio di un capitolo completamente nuovo, sembrava la più classica delle ripartenze da zero, una ripartenza benedetta anche dallo stesso Nole: “Con Goran in passato abbiamo parlato spesso del talento di Elena, sono sicuro che otterranno grandi risultati insieme”.
E invece. E invece, proprio mentre stavamo ancora sparecchiando le tavole dei cenoni di capodanno, Rybakina ha confermato le indiscrezioni che avevano bussato alle orecchie delle redazioni tennistiche verso la fine del 2024, annunciando il ritorno del mentore: “Ciao a tutti, sono felice di annunciare che Stefano nel 2025 tornerà a far parte del mio team. Grazie a tutti per il supporto e auguri di buon anno”, e siamo sicuri che – esattamente in quel momento – i pensieri di Goran avranno cominciato a prendere la strada nervosa dei dubbi. Il mentore storico e discusso, il nuovo allenatore ingombrante, l’ex campionessa che vuole tornare sul trono, il primo Slam stagionale alle porte: le premesse, parliamoci chiaro, non erano esattamente quelle di una stagione serena, e mancava ancora l’ultimo colpo di scena.
La WTA, infatti, attraverso il lavoro dei propri addetti stampa, qualche giorno fa ha ulteriormente complicato questa storia, confermando, finalmente, altre voci, quelle che riguardavano una presunta squalifica-sospensione di Vukov, colpevole di aver infranto il “Codice di condotta WTA”: “Sì, Vukov al momento è ufficialmente sospeso, stiamo svolgendo un’indagine sul suo conto”.
Rybakina, in ogni caso, è rimasta aggrappata alla solita versione (“No, non mi ha mai maltrattata, non è mai successo niente del genere”) e ha poi confermato la coesistenza del doppio allenatore: Goran e Stefano, insieme, nello stesso team. Sì, ma Goran, che cosa ne pensa, di questa situazione? Lo ha intervistato Ben Rothenberg, per il nuovo portale Bounces, e Ivanisevic ha finalmente raccontato il suo punto di vista, confermando che l’annuncio a tradimento del ritorno di Vukov nel team della giocatrice kazaka lo aveva completamente colto di sorpresa: “Per il momento sono ancora qui, diciamo così, vedremo nei prossimi giorni. Aspettiamo che la WTA finisca le indagini, nel frattempo ho parlato con Elena e le ho detto tutto quello che penso. E’ una pessima situazione per tutti quanti, spero di continuare a lavorare con lei ma al momento è troppo complicato fare previsioni, aspettiamo qualche giorno. Si tratta di una situazione surreale”.
Se il ruolo del terzo incomodo avesse una faccia, uno sguardo, insomma, un physique du rôle, quella faccia non sarebbe mai e poi mai quella di Goran Ivanisevic.